fbpx
CinemaCultura

L’uomo sulla strada: il nostro incontro con Aurora Giovinazzo e Lorenzo Richelmy

Irene ha 8 anni quando assiste come unica testimone alla morte del padre per mano di un pirata della strada che scappa via. Perseguitata dal senso di colpa per non riuscire a ricordare il volto dell’assassino, Irene diventa una adolescente ribelle e introversa con l’unica ossessione di farsi giustizia. Abbandona la scuola e trova lavoro nella fabbrica di proprietà del glaciale e affascinante Michele che è proprio l’uomo che era al volante dell’auto. 

L’uomo sulla strada sarà in sala dal 7 dicembre distribuito da Eagle Pictures. Protagonisti del film sono  Lorenzo Richelmy (Il talento del CalabroneLa ragazza nella nebbiaMarco Polo), e Aurora Giovinazzo (Anni da caneFreaks Out).

Il film è l’opera prima di Gianluca Mangiasciutti, che si è cimentato in un thriller il cui soggetto si è aggiudicato il Premio Solinas – Storie per il cinema.

Abbiamo avuto l’occasione di parlare de L’uomo sulla strada con Aurora Giovinazzo, Lorenzo Richelmy e il regista Gianluca Mangiasciutti. Abbiamo parlato di amore, senso di colpa e vendetta, e di come si cicatrizzano.

L'uomo sulla strada

La scelta del film e del cast

Gianluca Mangiasciutti: “Questo film aveva un po’ tutti gli elementi che desideravo per un’opera prima, per un debutto. È un thriller un po’ atipico. È un film emozionante che parla di temi che possono essere l’amore, la redenzione, quindi sono cose attualissime, che accadono nella vita di tutti i giorni nella vita di ogni persona, quindi nella sua semplicità ha dentro di sé cose stupende”. 

“Perché ho scelto Aurora? Ci conosciamo da anni, un po’ la sua vena recitativa, un po’ la sua esplosività nel recitare, essendo un film fisico, trattando di sport, di nuoto agonistico comunque ho pensato fin da subito che potesse essere la protagonista perfetta per questo film”. 

“Lorenzo mi ha colpito subito al provino, secondo me lui incarnava Michele perfettamente, ed è stato il primo che ho visto; a suo modo ha avuto anche dei piccoli svantaggi rispetto ad altri attori perché poi mi sono anche livellato mano mano con gli altri provini, nonostante questo l’ha fatta franca su tutti gli altri”. 

L’uomo sulla strada: il personaggio di Irene

Aurora Giovinazzo: “Anche io sono una ragazza molto rabbiosa, istintiva, cocciuta, introversa. Non è stato semplice, però era tutto nelle mie corde, sopratutto dal punto di vista fisico; ho un bellissimo rapporto con lo sport, quindi dovendo fare la nuotatrice è stato molto bello per me. Ed è stato anche un modo per immergermi meglio nel personaggio, mentre dal punto di vista caratteriale ho provato sensazioni bellissime. Abbiamo studiato con l’acting coach, anche insieme a Lorenzo, quindi è stato tutto molto bello e intenso. Abbiamo trovato i colori giusti da dare al personaggio di Irene, ed è uscito in maniera molto naturale e istintiva, com’è lei”. 

Il rapporto tra attori e regista

Aurora Giovinazzo: “Abbiamo iniziato a parlare del personaggio e del progetto molto tempo prima di cominciare le riprese quindi lui mi ha fatto capire bene il personaggio, quello che voleva da me, quello che voleva da tutti noi. Forse un po’ ansioso, anche sul set, è normale, ma ero ansiosa anch’io per questo progetto, ci tenevo tanto, quindi posso comprendere perfettamente. Volevamo tutti realizzare un progetto bello, infatti devo dire che sono molto orgogliosa, e anche di Gianluca”. 

L’evoluzione del personaggio di Michele

Lorenzo Richelmy: “Il personaggio di Michele in realtà ha avuto un cambiamento che non si vede in scena nel film, chiaramente è un uomo con una grande cicatrice, il grande trauma dell’incidente. Quindi noi incontriamo Michele che ha già un cambiamento in atto, ma la metabolizzazione del dolore evidentemente non è stata completa, anche perché trovarti davanti la figlia dell’uomo che hai ucciso può essere problematico. Quindi il passaggio non è tanto nella psicologia intera di Michele, in quanto ci sia chiaramente un’evoluzione, ma avviene nell’incontro tra i due, per questo è un film che tratta il senso di colpa ma non solo il senso di colpa, tratta dell’amore, ma non si può dire che è un film sull’amore soltanto, quindi io sono molto contento di questo ruolo”. 

L’uomo sulla strada: il nostro incontro con Aurora Giovinazzo, Lorenzo Richelmy e Gianluca Mangiasciutti

L'uomo sulla strada

“Il lavoro che abbiamo fatto con Gianluca è stata una grande preparazione, poi nel momento in cui dovevamo girare, c’era molta fiducia nei nostri confronti, da attori, e questa è una cosa bellissima, molto rara. E questa fiducia ha fatto sì che l’evoluzione di entrambi i personaggi venisse fuori dai personaggi stessi, e non dalla sceneggiatura”. 

Il rapporto con il senso di colpa

Lorenzo Richelmy: “Tutti hanno i sensi di colpa per qualsiasi cosa, è il nostro più grande nemico. Il film è interessante nella misura in cui il senso di colpa non basta per la redenzione, per giustificare un atto deprecabile. Non basta chiedere scusa. Quindi nel film trattiamo questo argomento, e forse il messaggio che è presente nel film, non basta parlarne in maniera superficiale, non basta identificare vittima e carnefice, e poi finire li. Perché questo è quello a cui siamo abituati, rimane la cronaca, e le persone spariscono. Quindi è un film sul senso di colpa, per depotenziare anche finalmente questo senso di colpa”. 

Aurora Giovinazzo: “Per me il senso di colpa è comunque una sensazione comune a tutti, è universale, io penso che tutti noi abbiamo un minimo di senso di colpa in quello che facciamo, per le cose più importanti e le cose meno importanti. Bisogna a volta conviverci, e non è facile, bisogna saper andare oltre”. 

La costruzione della chimica in un film

Aurora Giovinazzo: “C’è uno studio, un coinvolgimento, una sinergia tra colleghi. È una cosa che nasce, cresce in maniera istintiva, naturale, anche grazie a Lorenzo con cui ho lavorato, il suo aiuto è stato fondamentale per me”. 

Lorenzo Richelmy: “Con Aurora mi sono trovato benissimo, devo dire che siamo stati molto fortunati. Quando ti trovi a fare delle scene anche emotivamente molto pesanti, avere una persona come Aurora, disposta al lavoro in maniera totale e con una profonda etica professionale, è stupendo perché è come trovare una bellissima complice”.  

La contemporaneità della vendetta e del perdono

Gianluca Mangiasciutti: “La voglia di vendetta è radicata dentro Aurora perché comunque ci immedesimiamo con un personaggio che cresce dall’età di otto anni senza un padre e questa cosa sembra non tangere nessuno, l’unica a cui interessa far luce su quel che gli è accaduto dopo anni è proprio Aurora. Quindi c’è una frustrazione, un’agonia, e una sofferenza molto tangibile”. 

Aurora Giovinazzo: “La vendetta è ciò che fa più rumore rispetto a tutto il resto. Irene si è portata avanti un peso troppo pesante, è normale che vuole in qualche modo trovare chi ha ucciso il padre, però ad un certo punto deve anche fare i conti con se stessa, perché poi diventa una sofferenza anche per lei, ha bisogno di andare avanti, anche perché non può cambiare la situazione, quindi deve accettare questa situazione. È un dolore che deve elaborare”. 

Lorenzo Richelmy: “Dal punto di vista letterario sono affezionato sia alla vendetta che al perdono. Non so se siano cose particolarmente contemporanee, viviamo in un periodo storico in cui siamo molto sedati. Vendetta e perdono secondo me sono due concetti che non si applicano bene alla società odierna. In questo film sono elementi che vengono toccati ma mai in maniera particolarmente netta, perché tra vendetta e perdono c’è una cosa che è il senso di giustizia, il personaggio di Aurora in realtà vuole giustizia”.

L’uomo sulla strada: raccontare il thriller e l’amore

Gianluca Mangiasciutti: “Thriller e amore sfociano l’uno dentro l’altro e si alternano di continuo nel film. Quindi c’è il rapporto umano, ma poi lascia spazio alla tensione che comunque emerge anche attraverso elementi che vengono man mano seminati nel film. Se vedete l’andamento narrativo del film, l’inizio è molto thriller, poi si sedimenta la tensione e viene fuori l’aspetto relazionale. Il bello è che si fondono l’uno nell’altro”. 

Da non perdere questa settimana su Techprincess

🍎Nuovi iPad e accessori: cosa aspettarsi dall’evento Apple del 7 maggio
🛒 Le migliori offerte della Amazon Gaming Week
🎮
L’emulatore Nintendo Delta sta per arrivare su iPad
🪪Social card “Dedicata a te”:cos’è e come si potrà utilizzare il bonus da 460 euro
✒️ La nostra imperdibile newsletter Caffellattech! Iscriviti qui 
🎧 Ma lo sai che anche Fjona ha la sua newsletter?! Iscriviti a SuggeriPODCAST!
📺 Trovi Fjona anche su RAI Play con Touch - Impronta digitale!
💌 Risolviamo i tuoi problemi di cuore con B1NARY
🎧 Ascolta il nostro imperdibile podcast Le vie del Tech
💸E trovi un po' di offerte interessanti su Telegram!

Lucia Tedesco

Giornalista, femminista, critica cinematografica e soprattutto direttrice di TechPrincess, con passione ed entusiasmo. È la storia, non chi la racconta.

Ti potrebbero interessare anche:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button