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La recensione di Magic the Gathering Arena: il celebre gioco di carte arriva su mobile

Dopo il lancio della versione PC nel 2019 Magic the Gathering Arena arriva anche su mobile e ne eredita pregi e difetti

Magic The Gathering Arena è finalmente approdato sulle piattaforme mobile e ora può essere giocato ovunque ed in ogni momento. Abbiamo avuto la fortuna di provare il gioco su iPhone XR, e possiamo dire con certezza che se siete amanti del franchise non rimarrete delusi da questa sua variante in salsa digitale. L’obbiettivo che i ragazzi di Wizards of the Coast si sono preposti con questa nuova versione di MTGA è allargare la propria platea di utenti, ma anche tutti coloro che hanno già iniziato la loro avventura non rimarranno delusi. Ecco tutto ciò che dovete sapere sulla recensione di Magic the Gathering Arena.

Magic The Gathering Arena: di cosa si tratta?

MTGA è una versione digitale del famosissimo gioco di carte collezionabili, il precursore di ogni altro gioco appartenente a questo genere. Quella di creare una versione digitale del proprio prodotto è una prassi piuttosto comune all’interno di questa particolare fascia di mercato e infatti Magic The Gathering Arena era già disponibile da tempo su PC.

Con l’arrivo sui sistemi Android e iOS il titolo può finalmente essere giocato ovunque: in treno, in autobus mentre ci si gode una giornata al parco. I fan, insomma, non sono più vincolati alla postazione fissa.

Tuttavia, la funzionalità più interessante della versione mobile di MTGA è il supporto multipiattaforma, che permette ai giocatori iniziare una partita con qualsiasi avversario, a prescindere da dove quest’ultima abbia effettuato l’accesso.

Magic the Gathering Arena Recensione

Ma come si gioca a Magic?

Ebbene, il sistema di gioco ricalca in modo piuttosto fedele quello della sua controparte cartacea, mettendo il giocatore nei panni di un mago che, in quanto tale, può disporre di diverse magie.

Incantesimi, evocazioni di creature e trappole arcane sono tutti elementi che un buon stregone deve imparare ad usare con efficacia per uscire vincitore dalle più ardue battaglie.

Per scendere in campo potremo scegliere tra diverse carte associate a diversi colori, verde bianco, blu, rosso e nero. Ognuno di questi colori ha le sue caratteristiche uniche e saperle combinare per farle entrare in combo è il segreto della vittoria.

Uno stregone però non può fare assolutamente niente senza prima avere abbastanza mana, e infatti in Magic prima di poter fare qualsiasi azioni è necessario accumulare abbastanza Terre: delle carte il cui unico scopo è proprio quello di generare mana.

Tipicamente i giocatori novizi iniziano con un mazzo monocolore, per poi passare agli ibridi una volta padroneggiate le basi e ampliato il numero di carte a loro disposizione.

Le due caratteristiche che rendono Magic unico del suo genere però sono due: la prima è che le meccaniche di gioco sono completamente prive di causalità. Se escludiamo il pescaggio delle carte, infatti, tutto il resto è messo nelle mani del giocatore e su quanto quest’ultimo sia bravo ad usare le risorse a sua disposizione.

La seconda è che buona parte dell’esperienza di gioco è pensata in funzione del turno dell’avversario. E’ proprio quanto gioca il nostro rivale che dobbiamo più attenzione, stando attenti ad usare le abilità delle carte che abbiamo in campo o in mano per contrastare le mosse in arrivo. Insomma, in Magic non si è mai passivi.

Magic the Gathering Arena, la nostra recensione

Sotto il profilo delle meccaniche di gioco c’è poco da dire: MTGA è un adattamento fedelissimo del gioco di carte collezionabili. Il titolo inizia con una serie di tutorial obbligatori, pensati per accompagnare i giocatori meno esperti nella scoperta delle meccaniche di gioco e, una volta terminati propone la cosiddetta “Color Challenge”, il cui completamento è necessario per poter accedere alle modalità di gioco più avanzate.

Queste sfide vedranno i giocatori impegnati in diversi scontri PvE, che potrebbero essere meglio identificati sotto l’effige dei tutorial avanzati, che servono per sbloccare nuove carte e prendere confidenza con i mazzi monocolore di base che il gioco rende disponibile fin dall’inizio.

Magic the Gathering Arena Recensione

Le sfide dei colori in totale sono cinque e ognuna prevede una battaglia finale contro un altro giocatore (che viene completata anche qualora si perdesse).

C’è da dire che nonostante MTGA cerchi in tutti i modi di insegnare anche ai giocatori novizi le regole avanzate del gioco, se siete dei nuovi arrivati nella serie avrete comunque la vostra buona dose di problemi ad approcciare il gioco in un primo momento. Fortunatamente i ragazzi di Wizards of the Coast sembrano esserne consapevoli e hanno allestito una sezione dedicata con tanto di link a guide esterne.

Non esattamente comode da leggere, ma sicuramente esaustive.

Le modalità di gioco

Una volta finita la Color Challenge è finalmente possibile partecipare a diverse modalità di gioco, ovviamente senza considerare le partite singole classificate o contro i bot.

Per partecipare agli eventi è necessario pagare una somma in monete d’oro o gemme, le due valute del gioco, e si strutturano su una catena di match che terminano dopo aver vinto sette volte senza perdere più tre incontri.

In queste modalità ci verrà richiesto di creare un mazzo di 40 carte sul momento per poi andare in battaglia subito dopo, e c’è da dire che è estremamente divertente dover pensare al volo alle combinazioni migliori per portarsi a casa la vittoria.

Magic the Gathering Arena Recensione

Però è proprio qui che emerge il limite principale di Magic the Gathering Arena. Una volta terminati i tutorial il gioco non propone nessuna forma di campagna per ampliare il proprio mazzo (bloccato sul monocolore a meno di non comprare qualche busta di carte extra) e lanciarsi nei match online senza un minimo di preparazione post-Color Challenge è quanto meno proibitivo.

Certo, se siete luminari del mondo di Magic probabilmente riuscirete comunque a combinare qualcosa, ma se non lo foste potreste trovarvi davanti ad un muro molto difficile da scalare.

Insomma, se volete costruire un mazzo efficace è probabile che vi vedrete costretti a sborsare denaro sonante. Un concept, peraltro, perfettamente in linea con il gioco di carte fisico.

L’ottimizzazione mobile

Al netto dei lati negativi derivanti dalla formula di marketing messa in campo da Wizards of the Coast, che poi sono gli stessi del gioco su PC, la versione mobile del gioco si presenta come un adattamento di qualità.

L’iPhone su cui lo abbiamo provato non ha mai presentato fenomeni di lag e anche l’accoppiamento con gli altri giocatori avviene senza troppi rallentamenti.

Magic the Gathering Arena Recensione

Buona anche l’interfaccia dei menù, molto simile alla versione PC con qualche accorgimento qua e là per rendere la navigazione più agevole sullo schermo touch. Lo stesso discorso vale anche per il campo da gioco durante le battaglie, anch’esso quasi identico alla sua controparte fissa e dinamico al punto giusto  per valorizzare l’azione a schermo.

Magic the Gathering Arena: la recensione in poche righe

Alla luce di quanto detto è facile comprendere come Magic the Gathering Arena mobile eredita tutti i pregi e i difetti della versione PC. Tra le frecce al suo arco ha un’eccellente trasposizione delle meccaniche di gioco di Magic in un ambiente digitale e il divertimento che si può trarre dalle varie modalità di gioco.

Ad affossare la produzione invece abbiamo la scarsa accessibilità verso i nuovi giocatori e un fastidioso sbilanciato verso la componente a pagamento, che per molti potrebbe diventare un limite invalicabile.

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Francesco Castiglioni

Incallito videogiocatore, appassionato soprattutto di Souls e Monster Hunter, nonché divoratore di anime e manga. Scrivere di videogiochi è la mia vocazione e la porto avanti sia qui su Tech Princess che sul mio canale YouTube.

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