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I farmaci diventano smart

Intervista a Giorgio Dell’Erba, CEO e fondatore dell’azienda specializzata in elettronica flessibile

Cos’è l’elettronica flessibile? Lo abbiamo scoperto grazie a un’intervista esclusiva a Giorgio Dell’Erba, CEO e fondatore di FLEEP Technologies, azienda che si occupa proprio di indagare tutti i possibili ambiti di utilizzo di un’elettronica basata non più sul silicio ma sui polimeri di carbonio.

FLEEP Technologies: etichette smart per inalatori. E molto altro

Giorgio Dell’Erba mi spiega anzitutto quando e come nasce FLEEP Technologies.

Si tratta di un’azienda spin-off dell’IIT (Istituto Italiano di Tecnologia), che è la prosecuzione ideale degli studi di dottorato affrontati dallo stesso Dell’Erba a partire dal 2013. Studi che il futuro CEO e fondatore dell’azienda inizia a guardare in un’ottica commerciale dal biennio 2015/2016.

FLEEP Technologies nasce nel maggio del 2019 a opera di tre cofondatori (oltre a Dell’Erba, Paolo Colpani e Mario Caironi) e un anno dopo, nel maggio del 2020, oltre a raddoppiare il direttivo riceve un finanziamento di 900.000 euro.

La tecnologia sviluppata da FLEEP Technologies

Oggi i microchip, mi spiega Dell’Erba con un esempio, si basano sul silicio, un materiale duro e fragile.

La grande evoluzione su cui sta lavorando FLEEP Technologies è quella di pensare a un’elettronica basata non più sul silicio ma su polimeri di carbonio. Si avrà dunque a che fare con plastiche modificabili, isolanti, conduttori e semiconduttori.

Siamo di fronte all’elettronica flessibile. E i circuiti elettronici flessibili che ne derivano sono producibili mediante tecniche di stampa tradizionali. Oltre che applicabili su qualunque materiale.

FLEEP Technologies

Ambiti di utilizzo

Quindi? Quali i vantaggi dell’elettronica flessibile? Dell’Erba mi pone la seguente domanda retorica, ben conscio di possedere la risposta corretta: come competere col silicio, se le prestazioni di un’elettronica basata sui polimeri del carbonio raggiungono oggi gli stessi livelli che il silicio garantiva negli anni Settanta del Novecento?

Ed ecco arrivare la risposta: non si tratterà di competere col silicio, ma di inventarsi utilizzi alternativi, complementari. Forti di due vantaggi.

Il primo è la sostenibilità. Ogni oggetto contenente silicio va smaltito come rifiuto speciale, a differenza della plastica.

Secondo vantaggio: l’elettronica flessibile permette di rendere smart oggetti che originariamente non lo erano. Dopo di che Giorgio mi fa un esempio concreto.

logo FLEEP Technologies

Etichetta contadosi per gli inalatori

L’esempio è il fiore all’occhiello di FLEEP Technologies. Il prototipo vincitore nella categoria Freestyle Demonstrator alla OE-A Competition 2021, creato dall’azienda milanese, è un’etichetta intelligente contadosi per inalatori a dose controllata (come quelli per chi soffre d’asma).

Come funziona

L’etichetta intelligente è un sistema elettronico integrato completamente stampato su substrato plastico, realizzato con un formato idoneo per l’applicazione sui più comuni contenitori per gli inalatori a dose controllata disponibili in commercio.

Il sistema integra transistor organici a una sottile pellicola a ridotto impatto ambientale, stampati per applicazioni di elettronica analogica e digitale, così come un sensore tattile stampato, una batteria ultrasottile stampata e un display elettroforetico.

L’etichetta è controllata da un design circuitale basato sulla piattaforma proprietaria PrintIC di FLEEP Technologies. Il cui nucleo è basato su circuiti organici interamente realizzati con materiali organici funzionali.

Il sistema può essere facilmente piegato e avvolto intorno al contenitore dell’inalatore, e una sovrapposizione grafica potrà nascondere la presenza dell’elettronica.

L’obiettivo del prodotto è duplice: prevenire l’esaurimento indesiderato del farmaco, e favorire la corretta somministrazione autonoma di trattamenti farmacologici.

FLEEP Technologies

Nel presentare il prototipo dell’azienda, Dell’Erba ha dichiarato: “Siamo entusiasti di aver presentato questo prototipo, che dimostra come la tecnologia che stiamo sviluppando sia adatta alla realizzazione di complessi sistemi stampati su substrato flessibile, integrando diversi dispositivi e processi ed eliminando qualsiasi fase di assemblaggio dei componenti elettronici.

L’integrazione di più dispositivi sullo stesso substrato è alla base della crescita e del successo dell’industria dell’elettronica stampata e flessibile e FLEEP Technologies è impegnata nello sviluppo in questa specifica direzione tecnologica”.

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Altri possibili scenari

Giorgio Dell’Erba conclude la chiacchierata telefonica accennando ad altri due progetti cui sta lavorando FLEEP Technologies, che palesano ancor meglio le potenzialità dell’elettronica flessibile.

Il primo consiste nella produzione di etichette applicabili a farmaci e alimenti (un esempio quanto mai quotidiano: il cartone del latte), che segnali da quanto tempo il prodotto è stato aperto. Non solo: essendo in grado di intercettare la temperatura tramite un sensore, il sistema potrà rimodulare la scadenza in base all’esposizione a temperature elevate. Per restare al nostro esempio: un cartone del latte rimasto ore fuori dal frigo scadrà prima rispetto alla data riportata sull’etichetta.

Altro affascinante progetto, da utilizzare in ambito sportivo, è il cerotto per monitorare il livello di glucosio degli atleti. Oggetto quanto mai prezioso per gli sportivi che praticano endurance, e destinato a migliorare dispositivi già in commercio.

L’estensore di questo articolo – maratoneta amatore – lo attende con malcelata ansia.

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Claudio Bagnasco

Claudio Bagnasco è nato a Genova nel 1975 e dal 2013 vive a Tortolì. Ha scritto e pubblicato diversi libri, è co-fondatore e co-curatore del blog letterario Squadernauti. Prepara e corre maratone con grande passione e incrollabile lentezza. Ha raccolto parte delle sue scritture nel sito personale claudiobagnasco.com

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