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Jacobs oro nei 100 metri a Tokyo! Chi è il nuovo re dell’atletica

Conosciamo più da vicino il protagonista di un’impresa sportiva monumentale

Marcell Jacobs oro nei 100 metri piani alle Olimpiadi di Tokyo.

Bene: se lo dicessimo a un marziano appassionato di atletica terrestre, e aggiungessimo che Jacobs è italiano, il marziano si farebbe una risata.

Invece è tutto vero. Ed è successo ieri, domenica 1 agosto, appena undici minuti dopo un altro splendido oro, quello conquistato ex aequo da Gianmarco “Gimbo” Tamberi nel salto in alto.

Quando è toccato a Jacobs, il ventiseienne italiano originario di El Paso ha strabiliato il mondo. Con il suo 9’79”, arrotondato dopo pochi attimi dai giudici a 9’80”, ha regalato all’Italia l’oro in una disciplina praticamente impossibile. Per darvi un primo parametro, nessun italiano è mai nemmeno salito su un podio olimpico in questa competizione.

E per darvene un altro, un certo Usain Bolt ha vinto l’oro alle Olimpiadi del 2016 a Rio sui 100 metri impiegando un centesimo di secondo in più del nostro Jacobs. Che da ieri è l’uomo più veloce del mondo.

Riviviamo una gara che rimarrà nella storia dell’atletica, non solo italiana. Ma ripercorriamo anche il percorso che ha portato Marcell Jacobs a un oro strepitoso, e scopriamo qualcosa in più di questo formidabile atleta.

usain bolt

Tokyo, domenica 1 agosto 2021, dalle ore 21.42 alle ore 21.50

Ieri, domenica 1 agosto 2021, alle ore 21.42 di Tokyo (14.42 italiane) Gimbo Tamberi tenta per l’ultima volta di saltare 2,39 metri, fallisce ma resta comunque primo alla pari con il qatariota Mutaz Essa Barshim: entrambi hanno saltato 2,37 al primo tentativo. A questo punto i due devono decidere: oro ex aequo o spareggio. Optano per la prima soluzione, Tamberi si scatena nei festeggiamenti, noi iniziamo a gioire con lui ma il tempo stringe.

Perché i minuti sono volati, e sta per partire la gara forse più attesa di ogni Olimpiade: i 100 metri piani, fissati per le 21.50.

Dalle ore 21.50 alle ore 21.52

C’è la solita breve presentazione degli atleti. Quando tocca al velocista italiano, in corsia 3, sono in molti i telespettatori che scorgono in Marcell Jacobs un sorriso strano. Appena abbozzato, ma netto.

L’atleta alla sua sinistra, il britannico Zharnel Hughes, non è altrettanto rilassato: sembra scalpitare in corsia 4. E infatti. Si va ai blocchi, e Hughes parte ben prima dello sparo. Un giudice lo avvicina e arriva, inequivocabile, la squalifica.

Quando si riparte, la corsia accanto a Jacobs è vuota.

Dalle ore 21.53 alle ore 21.53, 9 secondi e 80 centesimi

La seconda partenza è valida.

Jacobs, dal fisico pesante, di solito è piuttosto lento a staccarsi dai blocchi. In una gara di 100 metri, i primi venti si corrono a capo chino. Quando Jacobs risolleva lo sguardo, si trova già tra i primi. Il resto è un’apnea per tutti i tifosi italiani, e un testa a testa entusiasmante tra il nostro Marcell e lo statunitense Fred Kerley. Verso i 60 metri Jacobs passa in testa, tocca la velocità insensata di 43,3 chilometri all’ora, e il mitico telecronista Rai Franco Bragagna perde simpaticamente il controllo.

Un istante dopo, Marcell Jacobs è oro olimpico nei cento metri piani. L’uomo più veloce del mondo è italiano. Jacobs continua a correre non capisce nemmeno lui verso dove, e dopo pochi metri trova proprio Gianmarco Tamberi, ancora avvolto in una bandiera tricolore, che lo abbraccia.

Due ori magnifici nell’arco di undici minuti.

Marcell Jacobs

Marcell Jacobs alle Olimpiadi di Tokyo

La progressione che ha portato Marcell Jacobs all’oro olimpico è entusiasmante e, allo stesso tempo, impressionante.

Jacobs si presenta a Tokyo con un sontuoso 9’95”, primato italiano acquisito il 13 maggio a Savona. È il secondo atleta italiano, dopo Filippo Tortu, a scendere sotto i 10 secondi.

I 100 metri alle Olimpiadi di Tokyo 2020 iniziano sabato con le batterie. Nella sua (batteria 3), Jacobs vince piuttosto in scioltezza e, come niente fosse, piazza un 9’94”: nuovo record italiano.

Sabato mattina il nostro atleta è nella semifinale più ostica, con atleti di primo piano. La gara è velocissima, Jacobs corre bene e finisce terzo. Il tempo è strepitoso: 9’84” e nuovo primato europeo.

Passano poche ore e si arriva alle 21.53 di domenica 1 agosto. Il resto della storia lo conoscete già.

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Chi è Marcell Jacobs

Lamont Marcell Jacobs è nato a El Paso il 26 settembre 1994 da padre texano e madre italiana. Il papà, un militare, viene mandato a lavorare in Corea del Sud. Madre e figlio, anziché seguirlo, si stabiliscono a Desenzano del Garda, in provincia di Brescia.

Marcell, con doppia cittadinanza, non rinnova quella americana a partire dal 2016. Ha tre figli: Jeremy (avuto da una precedente relazione), Anthony e Meghan.

Il neo campione olimpico inizia a fare atletica a 10 anni, prediligendo inizialmente (e con ottimi risultati) il salto in lungo.

Ma dal 2018 si concentra sullo sprint. Il primo importante squillo è del 6 marzo 2021, quando in Polonia, ai campionati Europei indoor di atletica, vince nei 60 metri piani stabilendo il nuovo primato italiano.

Poi ecco arrivare il record italiano, di cui abbiamo già parlato. Ed ecco arrivare le 21.53 di domenica 1 agosto.

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Claudio Bagnasco

Claudio Bagnasco è nato a Genova nel 1975 e dal 2013 vive a Tortolì. Ha scritto e pubblicato diversi libri, è co-fondatore e co-curatore del blog letterario Squadernauti. Prepara e corre maratone con grande passione e incrollabile lentezza. Ha raccolto parte delle sue scritture nel sito personale claudiobagnasco.com

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