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Paolo Palumbo incide un disco per pagarsi le cure per la SLA

Il giovane malato di Sla ha appena compiuto 25 anni

Paolo Palumbo è un aspirante chef e cantante che lo scorso 16 agosto ha compiuto venticinque anni.

A diciassette anni, nel 2016, Paolo ha scoperto di essere affetto da SLA (sclerosi laterale amiotrofica). Ma da allora non si è certo perso d’animo: se nel 2020 è stato ospite fuori concorso al Festival di Sanremo, oggi il venticinquenne nato a Nuoro ha inciso un disco, con i cui proventi potrà pagarsi le cure mediche (e, come vedremo, le bollette).

Ripercorriamo la vicenda umana di Paolo Palumbo, che ogni giorno sui social racconta la propria vita e una malattia, la SLA, ancora poco conosciuta.

Ma scopriamo innanzitutto la recente iniziativa artistica del giovane cantante-chef.

Il disco di Paolo Palumbo

Paolo Palumbo non si è decisamente arreso alla malattia.

L’ultima sua iniziativa è musicale. Palumbo, assieme al musicista campano Antonio Conte, ha inciso il brano “Ci sono”.

Chi vorrà ascoltare la canzone dovrà versare 23,79 euro. Dove andranno i proventi dell’iniziativa lo spiega lo stesso Paolo, attivissimo sui social: “Acquistando il mio disco mi aiuti a comprare farmaci e presidi indispensabili per la mia vita e per la mia sopravvivenza”.

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Le spese di Paolo Palumbo

Per via della sclerosi laterale amiotrofica, infatti, Paolo necessita 24 ore su 24 delle macchine. Inutile aggiungere come il recente e severo rincaro delle bollette abbia fatto il resto.

Spiega tutto Marco Palumbo, il padre di Paolo: “L’ultima bolletta della luce è stata di 2.500 euro. Ma non possiamo certo risparmiare su quello: Paolo è attaccato ai macchinari h24. Ci sono il respiratore, l’aspiratore, il computer, la pompa per l’alimentazione.”

Paolo e la musica

Ma quella di Paolo Palumbo nell’universo musicale non è un’incursione estemporanea.

Nel 2019 Paolo si è infatti presentato alle selezioni di Sanremo Giovani con “Io sono Paolo”, brano che ha scritto di suo pugno. E che ha interpretato assieme all’artista oristanese Cristian Pintus, il cui nome d’arte è Kumalibre.

La commissione musicale lo ha ammesso tra i prefinalisti di Sanremo ma non tra i finalisti. Tuttavia, la tenacia di Paolo Palumbo è stata premiata, e nell’edizione 2020 del Festival Amadeus lo ha voluto sul palco del teatro Ariston, dove la canzone è stata presentata fuori concorso nella serata del 5 febbraio. Anche Paolo, grazie a un comunicatore vocale, ha potuto intonare il brano.

Alla fine del 2020, poi, Palumbo ha pubblicato il singolo “Quella notte non cadrà” in collaborazione con un big di Sanremo, Achille Lauro.

La biografia di Paolo Palumbo

Paolo Palumbo è nato a Nuoro nel 1997 e a diciassette anni, nel 2014, ha iniziato ad accusare problemi a un arto.

Grande appassionato di cucina (il padre è chef), aveva deciso di iscriversi all’Accademia di Gualtiero Marchesi. Ma durante la preparazione per l’esame di ammissione ha avuto le prime difficoltà al braccio destro. La malattia è progressivamente degenerata, sino alla diagnosi del 2016: sclerosi laterale amiotrofica (SLA).

Paolo è assistito dal padre Marco e soprattutto dal fratello Rosario.

Paolo e i social

Paolo Palumbo è un ragazzo infaticabile. Ha pubblicato l’autobiografia “Per volare mi bastano gli occhi” e il libro “Sapori a colori”, che contiene ricette semplici e con una particolarità: possono anche essere omogeneizzate e somministrate tramite sondino.

Ha incontrato diverse personalità del mondo della politica e dello spettacolo. Credente, Paolo non ha dubbi nel collocare al primo posto per importanza il suo incontro con papa Francesco.

Ma Paolo è soprattutto un grande comunicatore attraverso la sua pagina Facebook e quella Instagram, i due social che lo mantengono a contatto col mondo. Per l’occasione del suo venticinquesimo compleanno, caduto lo scorso 16 agosto, Paolo ha scritto ai suoi oltre 100.000 follower: “Voglio gli auguri di tutti tutti tutti voi. Non avete idea del sacrificio e dei dolori che mi distruggono, ma oggi stringo i denti e tengo duro. Se volete farmi un regalo scrivete un messaggio su WhatsApp o un sms al 350.0539511. Ve ne sarò grato eternamente. Vi voglio bene. Un bacione a tutti. VIVA LA VITA!”

Ed è esattamente quello il numero da contattare da parte di chi volesse acquistare l’ultimo disco di Paolo.

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Cos’è la SLA

La SLA (sclerosi laterale amiotrofica) è una malattia neurodegenerativa progressiva che colpisce i motoneuroni, ovvero le cellule nervose cerebrali e del midollo spinale che permettono i movimenti della muscolatura scheletrica.

I motoneuroni consentono la contrazione dei muscoli volontari, coinvolti non solo nel movimento ma anche in funzioni vitali come la deglutizione, la fonazione e la respirazione.

È una malattia tipica dell’età adulta. Paolo Palumbo, infatti, è tra i più giovani malati di SLA in Europa.

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Claudio Bagnasco

Claudio Bagnasco è nato a Genova nel 1975 e dal 2013 vive a Tortolì. Ha scritto e pubblicato diversi libri, è co-fondatore e co-curatore del blog letterario Squadernauti. Prepara e corre maratone con grande passione e incrollabile lentezza. Ha raccolto parte delle sue scritture nel sito personale claudiobagnasco.com

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