Anche Microsoft si schiera a favore dell’Ucraina. E lo fa sospendendo la vendita di prodotti e servizi in Russia. Il colosso di Redmond inoltre sta interrompendo buona parte delle sue attività nel Paese guidato da Putin, in risposta alle sanzioni imposte dagli Stati Uniti.
L’azienda creata da Bill Gates diventa così l’ultima grande società tecnologica a distanziarsi dall’ingiustificata invasione dell’Ucraina, mettendo la Russia in una posizione ormai sempre più difficile. Mosca sta facendo i conti con le conseguenze dell’insensato gesto di Putin, con il Paese preso di mira dagli hacker, il rublo che perde valore e la popolazione che, nonostante blocchi e divieti, inizia a capire che quello dai media locali non è il racconto oggettivo di ciò che sta accadendo.
Tutto questo al momento non sembra far tentennare il presidente russo, che si rifiuta di porre fine ad un attacco che è già costato decine di vite umane.
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