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Videogiochi

Oltre ai Souls: i migliori soulslike da giocare prima di Elden Ring

Non sapete come ingannare l’attesa fino all’arrivo di Elden Ring il prossimo 25 febbraio? Perché non organizzare una maratona di videogiochi soulslike per accogliere il nuovo gioco di FromSoftware forti di ore ed ore di allenamento? Proprio per aiutarvi in questa impresa noi di Tech Princess vi proponiamo la nostra lista dei migliori videogiochi soulslike. Probabilmente morirete comunque parecchio, ma almeno lo farete con stile e con la certezza di avere un grande bagaglio culturale alle spalle.

I migliori videogiochi soulslike: come orientarsi

Prima di iniziare, una piccola premessa: dato che in questo articolo prenderemo in considerazione soltanto i soulslike, ovvero tutti quei videogiochi che prendono le mosse dalla lezione dei Souls di FromSoftware, per poi declinarla in modo diverso a seconda della sensibilità dello studio, non prenderemo in considerazione nessuno dei Souls originali.

In questa lista quindi non troverete Demon’s Souls, Dark Souls, Dark Souls 2 e Dark Souls 3 proprio per questa ragione (anche perché vincerebbero il titolo di migliori soulslike a tavolino), ma va da sé che se che se non ci avete mai giocato questi quattro titoli dovrebbero essere le vostre prime scelte, dato che contengono l’essenza stessa di questo genere videoludico. Dei titoli che invece troveranno spazio in questo articolo sono prodotti come Bloodborne, prodotti da FromSoftware, ma non Souls in senso stretto.

Per ulteriore chiarezza, ecco gli elementi che terremo in considerazione per identificare i videogiochi presenti in questa lista:

  • Alta difficoltà
  • Esplorazione basata sul concetto di Risk & Reward (grande rischio = grande ricompensa)
  • Checkpoint che resettano nemici e mondo di gioco
  • Valuta di gioco ottenibile tramite l’uccisione di nemici e che si può perdere alla morte del personaggio
  • Combattimento strategico, idealmente basato su indicatore della stamina

Fatte le dovute premesse, entriamo subito nel merito dei migliori videogiochi soulslike secondo Tech Princess.

Bloodborne

Cominciamo dall’elefante nella stanza, ovvero con Bloodborne, a tutti gli effetti il primo e uno dei migliori videogiochi soulslike, sviluppato da FromSoftware in persona. Non sorprende che questo titolo, uscito nel 2015, sia tuttora una delle perle meglio costruite del genere, anche in virtù dei suoi nobili natale e dell’eccelsa direzione artistica guidata da Hidetaka Miyazaki.

Bloodborne prende le distanze dalle atmosfere dei precedenti titoli della software house, senza rinunciare alla atmosfere cupe e oscure che caratterizzano i lavori recenti dello studio. Il titolo inizia trasportandoci nel bel mezzo di Yarnham, una città gotica dalla origini misteriose, elemento che già si pone in diretto contrasto con le estetiche medioevali dei Souls.

A Yarnham ha sede la Chiesa della Cura, un’istituzione che fa uso di un presunto sangue curativo in grado di curare ogni male; tra le strade della città però serpeggia uno strano morbo, capace di trasformare gli uomini in belve ferali, e starà a noi, novelli cacciatori di bestie, ripulire i vicoli cercando contemporaneamente di carpire i segreti che si celano dietro questa bizzarra epidemia.

Con Bloodborne FromSoftware cambia completamente setting, optando per un’immaginario gotico e vittoriano che fa l’occhiolino, per i temi trattati, agli scritti di H.P. Lovecraft; un’ispirazione che si fa sempre più evidente mano a mano che si procede nell’avventura.

Anche sotto il profilo del gameplay il gioco cambia totalmente l’impostazione rispetto ai Souls. In primo luogo sparisce quasi completamente il concetto di scudo, sostituito qui da un’arma da fuoco in grado di interrompere e lasciare i nemici vulnerabili ad un contrattacco. In seconda battuta poi, Bloodborne pone particolare importanza sulle schivate, che qui si trasformano in un veloce dash utile tanto per evitare le offensive nemiche tanto per continuare ad attaccare le nostre vittime senza mai fermarci.

Altro elemento di grande pregio del gioco sono le armi, le Trick Weapons, in grado di trasformarsi e cambiare completamente le mosse da una forma all’altra, cosa che rende combattere un piacevole gioco al massacro. Ciliegina sulla torta, infine, è il Regain System, che si permette di recuperare la nostra salute attaccando il nemico subito dopo essere stati colpiti. Bloodborne è disponibile in esclusiva PS4 e, tramite retrocompatibilità su PS5, e rimane tuttora uno dei punti più alti mai raggiunti da FromSoftware, tanto a livello artistico che di gameplay.

Salt & Sanctuary

Salt & Sanctuary è uno dei primi soulslike ad essere usciti sul mercato e, come tale, è anche uno di quelli in cui è più evidente l’ispirazione ai Souls, tanto nel bene quanto nel male. Il gioco infatti, sviluppato da soltanto due persone, mette in mostra con una certa consapevole sfacciataggine quanto la sua natura sia legata indissolubilmente a Dark Souls, con alcune bossfight praticamente identiche, almeno a livello estetico, a quanto visto nel capolavoro FromSoftware.

Nonostante questo, Salt & Sanctuary trova il suo meritato spazio in questa lista dato che, al netto di questo citazionismo fuori controllo, il gioco mette in atto un evoluzione parallela del concetto di soulslike che verrà poi ripresa a piene mani da alcuni prodotti eccellenti del panorama videoludico; un’evoluzione che non sarebbe stata possibile se il gioco non fosse stato realizzato in 2D.

In questo senso Salt & Sanctuary è videogioco ibrido, a metà tra quello che normalmente considereremmo un soulslike e un metrodivania, dato che recuperare elementi fondanti di entrambi i generi mescolandoli con sapienza. Dell’impostazione Souls troviamo la perdita della valuta di gioco alla morte, l’idea di avanzamento di livello tramite quella stessa valuta di gioco, e la presenza di armi in abbondanza da sfruttare in base alle proprie caratteristiche mentali e fisiche.

Dal genere metroidvania invece il gioco riprende la già menzionata prospettiva 2D, la progressione di gioco legata all’acquisizione di determinate abilità e la mappa, enorme ed intricata, esattamente come si confà a questo tipo di videogiochi. Dulcis in fundo abbiamo un albero delle abilità che garantisce possibilità praticamente infinite in termini di gameplay e la possibilità di giocare l’intera avventura insieme ad un amico in modalità multigiocatore locale.

Salt & Sanctuary è disponibile per PlayStation 4, PlayStation Vita, Xbox One, Nintendo Switch e PC tramite Steam.

Mortal Shell

Il nostro prossimo videogioco nella lista dei migliori videogiochi soulslike è Mortal Shell, un altro videogioco indipendente e per certi versi molto più breve e sacrificato rispetto a dei suoi colleghi decisamente più illustri. Cosa ci fa in questa lista allora? Ebbene, Mortal Shell trova spazio nell’olimpo dei migliori videogiochi soulslike per due motivi specifici: la meccanica di possessione dei corpi e quella di indurimento.

Nel gioco infatti vestiamo i panni di un misterioso essere albino e dalle forme appena accennate, capace però di possedere i corpi dei morti per sfruttarne le caratteristiche. Proprio in questo modo saremo in grado di recuperare tra le strade di Fallgrim numerosi cadaveri, che costituiranno a tutti gli effetti le nostre classi giocabili, dal classico guerriero, passando per il ladro, fino ad arrivare a set up più ibridi e incentrati sulla magia o sulle armi pesanti.

In questo contesto il gioco si libera anche del concetto di scudo, dato che lo “spettro” che controlliamo è in grado di indurirsi per brevi periodi di tempo, cosa utile ad incassare i colpi senza subire danno e rispondere colpo su colpo ad ogni offensiva avversaria.

Segnaliamo inoltre che il gioco ha ricevuto qualche mese la sua prima espansione, chiamata The Virtuos Cycle, che introduce in game meccaniche rogue like, oltre ad introdurre oltre 100 nuove abilità ottenibili esplorando nei minimi dettagli una versione rivisitata della mappa di gioco. Mortal Shell è disponibile per PlayStation 4, Xbox One, PlayStation 5, Xbox Series X/S e PC, ma badate bene: nonostante metta in gioco meccaniche interessanti, si tratta comunque di un titolo molto grezzo, da giocare solo se siete degli amanti sfegatati del genere.

Code Vein

Continuiamo la nostra carrellata con Code Vein, un titolo che per molti è già diventato il Dark Souls anime. Sviluppato da Bandai Namco, questo titolo ci permetterà di esplorare il nostro pianeta dopo un evento apocalittico che ne ha cambiato totalmente le logiche naturale, in primis a causa dell’avvento di creature simili a vampiri, che ora rappresentano la maggior parte della popolazione.

Il nostro avatar, completamente personalizzabile, fa proprio parte di loro e questo ci garantisce una vasta pletora di abilità peculiari. Il cambio di classe è innescato dai cosiddetti Blood Code, degli oggetti chiave che potremo equipaggiare dopo averli trovati nel mondo di gioco o averli ricevuti in premio dopo delle bossfight, che ci permetteranno di cambiare radicalmente il nostro stile di combattimento.

Si tratta di una meccanica che permette di sperimentare moltissimo con le risorse che il titolo ci mette a disposizione, senza contare che ognuna di questa classi mette a disposizione anche diverse abilità uniche che potremo sfruttare per farci strada tra le orde di non morti che si frappongono tra di noi e il nostro obbiettivo finale.

Anche l’intreccio narrativo è più approfondito di quanto non potrebbe sembrare ad un primo sguardo, peccato solo per l’estetica esagerata di alcuni personaggi, che spesso e volentieri va a minare l’immersione del giocatore in questo universo cupo e morente. Naturalmente non manca la modalità cooperativa multiplayer, assente al contrario il PvP.

Code Vein è disponibile per PlayStation 4, Xbox One e PC.

Blasphemous

Blasphemous è uno dei prodotti che meglio hanno saputo ibridare la classica formula dei soulslike con quella dei metroidvania. Negli anni si sono avvicendati diversi titoli che hanno cercato di far coesistere queste due anime, cercando di replicare e soprattutto migliorare, quanto visto con Salt & Sanctuary, ma in pochi ci sono riusciti in modo tanto equilibrato quanto gli sviluppatori di Blasphemous.

Il gioco è uscito nel 2019, dalle fucine di Games Kitchen e si presenta come un’avventura 2D realizzata in pixel art ambientata in un universo ispirato alla religione cristiana. Noi vestiremo i panni di un cavaliere alla ricerca della penitenza e una delle meccaniche più suggestive del titolo riguarda senza dubbio il modo in cui viene gestita la nostra morte in game.

Ad ogni morte, infatti, un Frammento della Colpa comparirà nel luogo della nostra sconfitta, ed il protagonista vedrà subire dei malus alle proprie statistiche finché non riuscirà a tornare in possesso del prezioso frammento. La mappa invece è divisa in macro aree collegate tra di loro in più punti, in pieno stile metroidvaina, e che prevede diverse sezioni di platforming per essere esplorata a dovere.

Particolarmente ben realizzato è il combat system, fatto di schivate, parate e fendenti, in grado di restituire un feedback praticamente unico nel suo genere, anche grazie ad una gestione delle hitbox a dir poco magistrale. In questo frangente dobbiamo specificare che Blasphemous è difficilmente ascrivibile nella categoria di soulslike o di metroidvania, dato che declina le caratteristiche di questi generi in modo unico (basti pensare alla valuta di gioco che non viene persa alla morte o alla mancanza di una barra della stamina tradizionale).

Nonostante questo titolo trova il suo giusto posto nella lista dei migliori soulslike, dato che l’ispirazione ai lavori di FromSoftware risulta più che evidenti in molti passaggi, specie se si considera il comparto estetico e gli elementi RPG. Blasphemous è disponibile per PlayStation 4, Nintendo Switch, Xbox One e PC.

The Surge e The Surge 2

Dagli sviluppatori di Lords of the Fallen, abbiamo ricevuto anche la serie The Surge, che rifinisce l’offerta ludica della prima avventura soulslike di casa Deck 13. Ambientati in un futuro fantascientifico popolato da cyber zombie questi due videogiochi racchiudono alla perfezione tutti i dogmi del genere videoludico di riferimento, aggiungendo diverse meccaniche inedite che ne valorizzano notevolmente il gameplay.

Entrambi i giochi ereditano il moltiplicatore di punti esperienza di Lords of the Fallen, che premia i giocatori particolarmente inclini ad assumersi grandi rischi durante l’esplorazione ed aggiungono delle meccaniche di crafting in stile Monster Hunter per permettere una personalizzazione capillare del proprio equipaggiamento.

Una delle idee migliori che questo Dark Soul sci-fi mette sul tavolo è senza dubbio quella degli smembramenti dei nemici, che diventano strategicamente utilissimi dato che in questo modo potremo mettere le mani su dell’equipaggiamento dalle caratteristiche uniche. Basta quindi prendere di mira l’arto armato di un nemico per strapparlo dal povero malcapitato e fare nostro il suo strumento di morte.

Se il primo The Surge era fin troppo simile a Lords of the Fallen in termini di narrazione e meccaniche, The Surge 2 ha migliorato notevolmente l’impasto ludico della serie, grazie ad un nuovo sistema di progressione e ad un generale miglioramento delle meccaniche di gioco che hanno reso questo filone distopico dei soulslike uno di quelli con più potenziale per il futuro.

The Surge e The Surge 2 sono disponibili su PlayStation 4, PC, Xbox One.

Star Wars Jedi: Fallen Order

E’ arrivato il momento di un’uscita relativamente recente, ma che ciò non di meno merita un posto d’onore nella lista dei migliori videogiochi soulslike. Stiamo parlando di Star Wars Jedi: Fallen Order, sviluppato da Respawn Entertainment ed uscito nel 2019. Questo gioco ha diverse frecce al suo arco, ed in questa lista è senza dubbio uno dei prodotti più interessanti.

Fallen Order è ambientato nel bel mezzo della purga Jedi messa in atto dall’impero e noi giocatori vestiremo i panni di un sopravvissuto, alla disperata ricerca di un riscatto per il suo ordine, ormai sull’orlo della distruzione. A differenza di tutti i videogiochi visti finora, questo titolo non ha una storiai particolarmente difficile da ricostruire, dato che l’intera vicenda è narrata attraverso cutscene piuttosto esaustive.

Ciò che fa di Fallen Order un soulslike è tutto nel gameplay, fatto di battaglie in cui è necessario comprendere prima di tutto il pattern del nemico per avere la meglio. Colpi di spada laser, parkour, schivate e l’uso della forza rendono l’impasto ludico del titolo estremamente strategico, con il combat system che sembra una matrimonio ben riuscito tra quello di Bloodborne e di Sekiro.

Proprio da quest’ultimo videogioco Fallen Order recupera l’idea degli attacchi non bloccabili o da parare al momento giusto, mentre buona parte dei combattimenti contro i boss si basa sull’esecuzione di attacchi e parate perfette, esattamente come abbiamo visto fare al Lupo in quel di Ashina.

Interessante anche l’esplorazione, che si basa su checkpoint e che premia i giocatori che sanno guardarsi intorno con occhio attento. Star Wars Jedi: Fallen Order è disponibile per PlayStation 4, Xbox Series X/S, PlayStation 5, Xbox One, Google Stadia e PC.

Remnant: From the Ashes

Tra i migliori soulslike in circolazione non è possibile non menzionare anche Remnant: From the Ashes, che declina la lezione di FromSoftware in chiave sparatutto. Sì, avete capito bene. Nello specifico questo titolo di Gunfire Games ci trasporta in un setting fantascientifico dalle tinte horror lovecraftiane, che contiene tutto quello che serve ad un buon soulslike, più le pistole.

Remnant: From the Ashes quindi è uno sparatutto in terza persona, dove si spara, certo, ma sempre con un certo dinamismo di fondo, dato che stare fermi equivale a morte certa. E quindi ecco che si schiva, si corre e si usano abilità che sfidano il confine tra scienza e fantasia. Nota di merito va data alle armi da fuoco stesse, che in molti casi presentano modalità di sparo uniche ed effetti secondari davvero divertenti.

Come se non bastasse, i ragazzi di Gunfire Games hanno fatto in modo che la campagna di gioco fosse generata proceduralmente. Proprio per questo motivo la nostra partita non sarà mai uguale a quella di altri giocatori, con tanto di boss unici per ogni run. Questa caratteristica porta gli utenti a buttarsi molto spesso in modalità multigiocatore, dato che si tratta dell’unico modo per affrontare alcune creature e di conseguenza ottenere determinate armi a loro associate.

Il punto di forza principale del gioco tuttavia è senza dubbio il suo combat system, che non solo è incredibilmente divertente, ma dà anche una discreta assuefazione, vista la difficoltà elevata e la grande quantità di armi con cui sperimentare. Remnant From The Ashes è disponibile per PlayStation 4 e Xbox One, PlayStation 5 e Xbox Series X e Series S e PC.

Nioh e Nioh 2

Chiudiamo la nostra lista dei migliori videogiochi soulslike con due videogiochi d’eccezione: Nioh e Nioh 2. Come abbiamo detto all’inizio di questo lungo articolo, un buon soulslike è un videogioco che apprende la lezione di FromSoftware e di Hidetaka Miyazaki per poi declinarla in modo unico, diventando un prodotto indipendente. Nioh ha fatto esattamente questo.

Nato negli studi del Team Ninja, in Nioh sono ancora riconoscibili tutti quegli elementi presi in prestito dai Souls, ma la software house è riuscita a modificarli tutti, rendendoli tanto familiari, quanto completamente avulsi da quanto siamo abituati a vedere in un videogioco di questo genere.

L’epitome di questo processo è chiaramente visibile nel combat system. Esattamente come nei più classici dei soulslike abbiamo una barra della stamina, qui nominata Ki, che governa l’esecuzione di ogni singola azione. Per aggiungere dinamismo al combattimento però i ragazzi di Team Ninja hanno aggiunto una meccanica chiamata Ritmo Ki, che permette di recuperare una parte di quest’ultimo tramite la pressione veloce di un tasto dopo una sequenza di attacchi, cosa che rende ogni combattimento molto più cadenzato e frenetico rispetto ad un Souls.

A questo gli sviluppatori hanno aggiunto un sistema di posture, alta, bassa e media, che regolano il parco mosse della nostra arma e una miriade di mosse speciali sbloccabili usando una determinata classe di strumenti di morte fino a raggiungere l’esperienza necessaria ad apprendere le nuove abilità. Con queste premesse il gameplay di Nioh e Nioh 2 non poteva che diventare la quinta essenza del tecnicismo ludico, ma non è finita qui.

Oltre agli elementi già descritti, entrambi i giochi hanno un sistema di crafting e looting degli equipaggiamenti estremamente profondo e incentrato sugli effetti delle abilità passiva, le quali in battaglia possono fare una notevole differenza tra la vita e la morte; senza contare poi la scelta dello Spirito Guardiano, una vera e propria evocazione da usare per i momenti più critici.

Nioh 2 in questo senso è la versione rifinita del primo capitolo, con diverse meccaniche uniche e la possibilità di trasformarsi in Yokai attraverso il proprio spirito. Se siete indecisi su quale dei due comprare vi consigliamo proprio questo secondo capitolo, dato che si tratta a tutti gli effetti di un prequel di Nioh.

Nioh e Nioh 2 sono disponibili per PlayStation 4, PlayStation 5 e PC e sono senza possibilità di errore tra i migliori e più completi soulslike in circolazione.

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Francesco Castiglioni

Incallito videogiocatore, appassionato soprattutto di Souls e Monster Hunter, nonché divoratore di anime e manga. Scrivere di videogiochi è la mia vocazione e la porto avanti sia qui su Tech Princess che sul mio canale YouTube.

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