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Test Drive di Mini Countryman elettrica: infotainment a tutto tondo

Con il suo nuovo display circolare, Mini ha trovato le dimensioni perfette per l’infotainment. Abbiamo viaggiato per un test drive da Milano a Bolzano a bordo della nuova Mini Countryman elettrica: un viaggio che ci ha fatto scoprire come la tecnologia digitale, quando ben implementata, può davvero fare la differenza.

La nostra prova di Mini Countryman elettrica

Abbiamo messo alla prova sia la versione E che la più potente SE ALL4, rimanendo piacevolmente colpiti non solo dalle prestazioni, ma soprattutto la grande personalizzazione del sistema di infotainment con display OLED rotondo e dai comodi sistemi di assistenza alla guida ADAS. Se il motore elettrico (soprattutto della SE ALL4) ci ha fatto divertire quando avevamo un po’ di strada libera davanti, il cruise control ben pensato ha reso semplicissimo superare qualche coda dovuta al maltempo. Ma andiamo con ordine.

La Mini Countryman elettrica è disponibile in due allestimenti: la versione E con trazione anteriore e motore da 150 kW (204 CV), e la SE ALL4 a trazione integrale con ben 230 kW (313 CV) di potenza. Entrambe montano una batteria da 66,5 kWh (64,6 kWh netti), che permette un’autonomia fino a 462 km per la E e 432 km per la SE nel ciclo combinato WLTP. Nell’uso pratico (spingendo anche un po’ l’auto per provarla appieno), l’autonomia ci sembra avvicinarsi più ai 350 chilometri circa — ma ovviamente dipende dall’uso. E la buona implementazione delle colonnine di ricarica nelle mappe permette di programmare i viaggi senza difficolta.

mini countryman elettrica test drive noi techpark

Noi ci siamo fermati ad Affi, dove ci sono colonnine per una ricarica rapida fino a 350kW: il tempo di un caffè e abbiamo portato la batteria da 50 a ben oltre l’80%. Secondo il sito ufficiale Mini, dovreste impiegare 6 ore e mezza per un “pieno” di elettroni in corrente alternata a 11 kW, che scendono a soli 29 minuti per passare dal 10% all’80% presso le colonnine fast in corrente continua a 130 kW.

L’infotainment fa la differenza

Saliti a bordo, l’occhio cade subito sul display rotondo al centro della plancia. All’annuncio ufficiale, eravamo rimasti un po’ scettici riguardo questa novità. Ma ci sbagliavamo di grosso: è fantastico.

La differenza rispetto a molti altri display per auto si vede già a colpo d’occhio, ammirando i neri perfetti del modernissimo schermo OLED da 240 millimetri ad alta risoluzione. La grafica è curata nei minimi dettagli per farlo risultare ancora più piacevole da osservare, per esempio con i neri perfetti della Modalità Go-Kart o le scritte nere del look Timeless, che è presto diventato il nostro preferito.

display test drive mini countryman elettrica

A proposito, le Mini Experiences Modes permettono di scegliere tra diversi stili di visualizzazione, ma non si limitano a questo. Cambiano in pieno lo stile di guida: l’opzione Go-Kart, per esempio, offre maggiore spinta e un assetto più sportivo. Cambiano anche le luci dell’abitacolo, si apre oppure si chiude il tettuccio. Insomma: cambia l’esperienza di guida appieno.

Bello e intuitivo

Ma indipendentemente dalla modalità scelta, le informazioni mostrate sono intuitive e ben integrate. La navigazione nei vari menu ricorda quello di uno smartphone, per la sua grande semplicità. E anche per le tecnologie incluse: la nostra preferita è l’integrazione della realtà aumentata per indicarvi sulla telecamera dove svoltare in svincoli complicati o nelle rotonde, semplificando la navigazione.

Buona anche l’integrazione con lo smartphone è totale, grazie alla compatibilità con Apple CarPlay e Android Auto. Abbiamo invece trovato meno responsivo l’assistente vocale intelligente, ma vista la facilità con cui l’auto si usa tramite il display touch, non c’è male.

C’è anche l’heads-up display, proiettato davanti al volante. Ma le informazioni importanti per la guida (velocità, fari, frecce, ecc.) restano visibili anche sul display circolare. Che fa dell’infotainment di questa auto il migliore che abbiamo provato. E non abbiamo nemmeno citato l’ottimo audio Harman Kardon.

Una guida comoda e sicura, con ottimi ADAS

La Countryman elettrica è equipaggiata con una suite completa di sistemi di assistenza alla guida di ultima generazione. Durante il nostro viaggio, abbiamo apprezzato in particolare il cruise control adattivo, che regola automaticamente velocità e distanza dal veicolo che precede — e lo fa molto, molto bene. Ma soprattutto, rende semplice usarlo: suggerisce sullo schermo il limite di velocità a cui impostarlo con un solo tocco sul volante, tenendo anche conto dei limiti diversi per la pioggia o eventuali lavori in strada.

volante mini countryman elettrica test drive

Molto utile anche il mantenimento attivo della corsia, che mantiene l’auto al centro della carreggiata intervenendo dolcemente sullo sterzo in caso di necessità. Durante una lunga coda, abbiamo dovuto semplicemente tenere una mano sul volante per superare il traffico: la velocità e la direzione le ha gestite tutti Mini.

Anche se non è un vero ADAS, dobbiamo dare merito ai sedili dell’allestimento SE ALL4 per aver superato la coda senza che ci pesasse. Infatti, integrano una funzione di massaggio lombare attivabile nei lunghi viaggi che abbiamo davvero apprezzato.

Test drive di Mini Countryman elettrica: la “S” vale il prezzo

Al volante, la Countryman elettrica si dimostra agile e scattante, con un’erogazione della potenza fluida e progressiva. Merito dei diversi driving mode selezionabili, che permettono di adattare la risposta di motore, sterzo e sospensioni al proprio stile di guida e alle condizioni della strada. La versione SE, grazie ai 313 CV e alla trazione integrale, offre un surplus di potenza che si fa sentire nelle ripartenze al semaforo e nei sorpassi, con un allungo che incolla al sedile.

Forse “incolla” è un termine un po’ troppo forte — specie se siete abituati ad auto con 500 o più cavalli. E come faceva notare la nostra collega Ileana, non è nemmeno la più scattante nel listino Mini (che ha tante opzioni per chi si vuole divertire al volante). Ma la spinta elettrica ci ha fatto divertire sia nelle ripartenze cittadine che in autostrada: la ripresa si sente anche ad alte velocità. E poi la trazione integrale ci ha convinto nelle curve, anche sul bagnato.

Mini countryman

Anche la E però non sfigura, con una guida precisa e confortevole anche nei lunghi tratti. Tuttavia, sul bagnato o in curva si nota la differenza rispetto al modello SE ALL4. Anche se il vero distacco è in ripresa: accelera velocemente, ma non tanto da attaccarvi la schiena al sedile. Dopotutto, la SE ALL4 scatta da 0 a 100 km/h in 5,6 secondi, mentre la E in 8,6 secondi. Considerando il prezzo di listino non troppo distante tra i due allestimenti, consigliamo di optare per la versione SE, soprattutto se si prevede di utilizzare spesso la Countryman per gite fuori porta nel weekend.

Elettrico con stile

Dopo oltre 400 km al volante, con una sosta per la ricarica presso una colonnina fast nell’area di servizio di Affi, la nostra prova della Mini Countryman elettrica si è conclusa con un bilancio più che positivo. Lo stile del marchio britannico resta invariato (anzi, il profilo leggermente più affusolato sul retro ci piace di più del precedente modello). Il motore elettrico è divertente senza perdere comodità, specie nella versione SE ALL4. E gli ADAS sono implementati davvero bene: soprattutto la guida one-pedal e il cruise control adattivo, che ha saputo gestire ogni tipo di situazione sulle strade a lunga percorrenza.

Ma la vera star è senza dubbio il sistema di infotainment con display circolare OLED: un unicum nel panorama automobilistico, che eleva l’esperienza digitale a bordo a un nuovo livello. Sotto questo profilo, sia al meglio di categoria. E come stile, siamo al meglio in senso assoluto: l’integrazione grafica del sistema ci ha davvero colpito.

Il modello è parte da 40.700 euro, mentre l’SE ALL4 da 46.900 euro. Entrambe hanno quattro allestimenti (Essential, Classic, Favoured e JCW). Una fascia di prezzo, questa, davvero piena di alternative valide. Ma Mini Countryman elettrica ha dalla sua il classico stile Mini e un comparto tecnologico che ci ha davvero stupito in positivo durante il test drive. Vi consigliamo di andare sul sito ufficiale di Mini e farvi incuriosire. Se amate il DNA Mini, è da provare.

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Autore

  • Stefano Regazzi

    Il battere sulla tastiera è la mia musica preferita. Nel senso che adoro scrivere, non perché ho una playlist su Spotify intitolata "Rumori da laptop": amo la tecnologia, ma non fino a quel punto! Lettore accanito, nerd da prima che andasse di moda.

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