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La recensione di Samsung Galaxy Z Fold 5: lo capisco solo adesso

Il 20 febbraio 2019 Samsung presentava al mondo il suo Galaxy Fold.
Non era perfetto ma era rivoluzionario.
Per la prima volta dopo anni, gli smartphone acquisivano un nuovo form factor, ponendo le basi per quello che potrebbe essere il futuro dei dispositivi mobili personali.

“Potrebbe” perché il grande pubblico non ha ancora decretato il successo di questi device. Sia perché il costo rimane elevato, sia perché è molto difficile capirli senza averli utilizzati.
Sicuramente però le cose stanno cambiando: i preordini di Galaxy Z Fold 5 e Z Flip 5 sono raddoppiati rispetto ai loro predecessori, segno incontestabile dell’interesse che ormai suscitano nell’utente finale.

Vorrei però fare un passo indietro.
Ho parlato di costo e di utilizzo.
Il primo punto è tutto sommato intuitivo: Galaxy Z Fold 5 parte da 1.999 €. Non sono pochi, questo è evidente. Il Flip 5 invece richiede almeno 1.249 €. Anche qui non proprio pochi ma pari ad un top di gamma.
Il fatto è che buona parte del mercato è costituito da medi di gamma quindi tendenzialmente la gente preferisce spendere 400-500 €, se non addirittura qualcosa di meno. Questo significa che i pieghevoli potrebbero diventare popolari solo una volta abbattuti i costi che, attualmente, costituiscono sicuramente una barriera all’ingresso per buona parte della popolazione.

C’è poi la questione “utilizzo”.
Ed è qualcosa di cui ci si rende conto solo dopo aver provato i pieghevoli, e soprattutto dopo aver usato il Fold.
Mentre i flippable – quindi i device grandi come uno smartphone classico che si piegano a metà – li capiamo più facilmente, forse per famigliarità con gli altri telefoni e per i ricordi legati ai cellulari a conchiglia, i device come Samsung Galaxy Z Fold 5 sono alquanto complessi da comprendere.
Provo a spiegarmi meglio.
Il Flip fa tutto quello che fa uno smartphone normale, solo che ad un certo punto lo piegate e lo mettete in tasca. E sì, ora con il display esterno fate più cose ma non è esattamente questo il punto.
Il Fold invece è uno smartphone normale quando è chiuso ma amplia le possibilità d’utilizzo quando lo aprite.
Può sembrare un’osservazione ovvia, scontata, ma questo concetto, quello delle possibilità d’utilizzo che aumentano, lo comprendete a pieno solo quando lo usate davvero.
O per lo meno così è stato per me.

Ho guardato per anni i colleghi e gli utenti usare il Fold e ho sempre pensato che non facesse per me perché “è troppo grande” e “lo schermo ha un rapporto strano“, e invece non è vero. Dopo una settimana di utilizzo ho iniziato ad amarlo, a capire qual è il suo plus.

Perché vi dico tutto questo? Perché prima di tutto penso sia giusto dirvi che Galaxy Z Fold 5 è il primo Fold che uso intensamente e, in secondo luogo, perché prima di decidere se faccia o meno al caso vostro dovreste provare ad andare oltre la scheda tecnica, oltre tutto ciò che posso dirvi io in questa recensione.
Questo vale in generale e ancora di più nel caso di un dispositivo così particolare come il maxi pieghevole di Samsung.

La recensione di Samsung Galaxy Z Fold 5

Samsung Galaxy Fold 5 recensione

Schede tecniche alla mano, le differenze con il modello dello scorso anno non sono tantissime.
Cambia ovviamente il processore, con un più recente e performante Snapdragon 8 Gen 2 for Galaxy; cresce la luminosità dei display, calano peso e dimensioni – persino quelle dalla S Pen Fold Edition – e infine abbiamo una nuova cerniera.

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Come anticipato però, un conto sono teoria e specifiche e un conto è l’uso quotidiano quindi cerchiamo di capire com’è questo Samsung Galaxy Z Fold 5 nella vita di tutti i giorni.

Uguale ma diverso

Esteticamente Galaxy Z Fold 5 e Z Fold 4 sembrano gemelli.
Per distinguerli a colpo d’occhio vi suggerisco di guardare la posizione del flash LED: se si trova a destra delle fotocamere è un Fold 5, se è sotto le fotocamere è un Fold 4.
Se invece guardate i due device da chiusi, osservandone il profilo, beh… qui le cose diventano semplici, e il merito è della nuova cerniera Flex Hinge.
Fino allo scorso anno infatti il Fold non si piegava perfettamente a metà ma rimaneva uno spazziettino in cui poi si incastravano monetine, forcine e affini, oltre naturalmente ad essere una corsia preferenziale per la polvere.
Ora le cose sono cambiate perché il device di Samsung si piega perfettamente a metà, senza lasciare alcuno spiraglio. Questa soluzione, attesa da tempo, ha inoltre permesso di ridurre lo spessore che ora si ferma a 13,4 millimetri. Un bel guadagno rispetto ai 15,8 – 14,2mm (dipende dal punto in cui lo misurate) del modello precedente. 

Samsung Galaxy Fold 5 recensione cerniera

Samsung ha sottoposto il suo Fold anche ad una leggera dieta. Perdiamo quindi 10 grammi che portano il device ad avere un peso complessivo di 253 grammi. Giusto per darvi un termine di paragone: iPhone 14 Pro Max ne pesa 240.

Galaxy Z Fold 5 rimane comunque un dispositivo solido e resistenza, con la certificazione IPX8 e scocca in vetro – il Gorilla Glass Victus 2 – e Armor Aluminum. Insomma, più leggero ma prontissima ad affrontare la quotidianità.
Ritroviamo inoltre la possibilità di tenerlo inclinato a qualsiasi angolazione tra i 75 e 115 gradi, il lettore d’impronta integrato nel tasto di accensione, il comodo bilanciere del volume e il carrellino per 2 nanoSIM.

Aperto…

Ci sono due modi di utilizzare il Fold 5: aperto e chiuso.

Aperto significa utilizzare l’ampio display Dynamic AMOLED 2X di cui è dotato: 7,6 pollici, risoluzione di 2.176 x 1.812 pixel, una frequenza di aggiornamento che arriva a 120 Hz e tutta la qualità a cui Samsung ci ha abituati negli anni. Abbiamo quindi neri profondi, tanta nitidezza e una resa del colore ottimale, con la possibilità di scegliere una delle due modalità disponibili: Vivida o Naturale.

Samsung Galaxy Fold 5 recensione display interno

Il menù vi permette anche di decidere se attivare o meno la luminosità adattiva, luminosità che per altro è aumentata rispetto allo scorso anno. Il picco è di 1750 nits, che sono tantissimi e che, soprattutto, garantiscono un’eccellente visibilità anche sotto la luce diretta del sole.
Potete anche decidere se usare i 120 Hz e il refresh rate variabile o se tenere 60 Hz fissi e poi ci sono stile, dimensione dei caratteri, layout e molto altro ancora.

Le impostazioni dello schermo interno però non si limitano alla sua resa ma sono estremamente collegate al software, la One UI 5.1. È il fiore all’occhiello di Samsung, anche e soprattutto sui pieghevoli.
Per quanto la concorrenza abbia fatto passi da gigante in questo campo, nessuno sfrutta bene l’essenza “foldable” di questi dispositivi come la One UI.
Sicuramente 5 anni di esperienza aiutano ma c’è anche una profonda conoscenza dell’utenza del Fold, delle loro esigenze, dell’uso che viene fatto di questi device.
Ecco perché il multitasking raggiunge il culmine su Galaxy Z Fold 5.
Il colosso coreano è perfettamente consapevole sul target: scegli questo specifico device se lavori in mobilità e non vuoi fare sacrifici. Devi tenere tutto sotto controllo, sempre. Devi essere veloce. E deve essere tutto semplice ed intuitivo.

Samsung Galaxy Fold 5 recensione barra attivita
La barra delle attività

Dai dati raccolti e dal know-how dell’azienda nascono funzionalità come la barra delle attività. Nella parte bassa del device infatti potete avere una serie di applicazioni scelte da voi, passando al volo da una all’altra oppure trascinandole per andare a comporre la vostra schermata ideale. Ora poi potete affiancare a queste app selezionate ben 4 applicazioni aperte recentemente. Un click e passate da una schermata all’altra. Al volo, senza esitazioni.

Ci sono anche i pannelli Tap Edge, così basta uno swipe dal bordo destro per aprire ciò che vi serve. E ciò che vi serve possono essere app, contatti, funzioni e molto altro ancora.

Samsung Galaxy Fold 5 pannelli edge
I pannelli edge

Sia la barra delle attività che i pannelli possono essere disattivati ma, credetemi, sarebbe un errore. La loro presenza vi permette di affiancare al volo le applicazioni fino ad un massimo di 3; sopra queste potete posizionare invece una schermata flottante che potete poi spostare dove volete. Ora poi è possibile fare un’altra cosa utilissima: spingere la finestra oltre il bordo destro o sinistra in modo che rimanga aperta e parzialmente visibile senza però occupare lo spazio riservate alle altre app.
Sappiate che è una delle novità che ho più apprezzato perché questo significa, ad esempio, ascoltare un video YouTube e, nel frattempo, consultare il browser, leggere le mail, giocare o qualsiasi altra cosa abbiate voglia di fare.

Samsung Galaxy Fold 5 multitasking
Il mulitasking a 4 app (YouTube è sul bordo destro)

Ritorna poi la possibilità di decidere se usare l’intero schermo per le app o meno, definendo il comportamento dei singoli software. Ci sono anche la modalità facile – semplificata qualora ne aveste bisogno – e l’opzione per specificare quali app volete continuare ad usare sullo schermo esterno quando chiudete il vostro Fold.

Tutte queste impostazioni vi permettono di adattare lo schermo interno del terminale alle vostre esigenze, qualsiasi esse siano. Potete quindi assecondare la vostra voglia di multitasking, dedicarvi ad attività ricreative usando tutti i suoi 7,6 pollici o ancora leggere un libro come se fosse un ebook reader.
È vero, il formato risulta ancora un po’ insolito se usato per video, film e serie tv ma in realtà ci siamo abituati abbastanza in fretta alla presenza delle bande nere sopra e sotto.

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Vi ricordo poi che Galaxy Z Fold 5 beneficia della modalità Flex, il che significa che quando lo schermo ha un’inclinazione che va dai 75 gradi ai 115 gradi vedrete cambiare la visualizzazione di alcune app. Ad esempio, la Galleria mostra sopra foto e video e nella metà inferiore i controlli, idem la fotocamera. Ci sono app di messaggistica che spostano la tastiera in basso o YouTube che tiene il video in alto e tutto il resto nell’altra metà.

Samsung Galaxy Fold 5 recensione flex mode
La modalità Flex della fotocamera

Un ultimo punto: la piega.
Sì, c’è ancora.
Sì, si sente ancora.
No, non dà fastidio. Almeno secondo me. Non era un problema prima e penso continui a non esserlo ora, anche perché le uniche volte in cui ho messo volontariamente il dito in quella zona sono state quelle necessarie ad inserire il codice per lo sblocco. Poche, visto che poi avete sia l’impronta che il volto per evitare questa tediosa seppur breve operazione.

… o chiuso?

Il display esterno è sempre un Dynamic AMOLED 2X, è sempre da 6,2 pollici ed è sempre dotato di refresh rate variabile, questa volta da 48 a 120 Hz invece che da 1 a 120 Hz come accade per lo schermo interno.

Samsung Galaxy Fold 5 recensione display esterno

Il rapporto d’aspetto è strano anche qui, è innegabile. 23,1:9 non è una proporzione che siamo abituati a vedere e sì, continua ad essere molto stretto. Però ci si abitua. Attenzione solo all’uso della cover: la Slim S Pen Case, ad esempio, include dei bordi rialzati che proteggono il pannello ma allo stesso tempo rendono forse un pochino meno agevole la scrittura.

Detto questo, con il display da 6,2 pollici ci fate tutto anche senza aver bisogno di aprire lo smartphone, dai messaggi ai social, dalle email ai video. Contrariamente a quanto accade sul Flip infatti non c’è un limite a quello che potete fare con lo schermo esterno, a parte ovviamente il multitasking avanzato che rimane riservato – per ovvi motivi di spazio – al display principale.

Segnaliamo anche in questo caso un aumento della luminosità di picco a 1750 nits con una visibilità all’aperto davvero soddisfacente.

Samsung Galaxy Z Fold 5 recensione: non sorprende ed è giusto così

Sotto la scocca, accanto ai 12 GB di RAM e alla memoria che può essere di 256 GB, 512 GB o 1 TB, troviamo un nuovo processore: lo Snapdragon 8 Gen 2 for Galaxy di Qualcomm.
“Nuovo” si fa per dire.
È una novità per il Fold ma non per Samsung che l’ha già usato sulla S23 Series.
Le prestazioni quindi non ci sorprendono perché non sono diverse da altri top di gamma della società asiatica.
Con Z Fold 5 fate tutto, sempre.
Non rallenta, non esita, non perde per strada neanche un frame. Voi chiedete, lui esegue.

Samsung Galaxy Z Fold 5 profilo prestazioni

Sappiate che esiste una voce del menù che vi permette in qualche modo di personalizzare il device in base alle vostre esigenze. Si chiama Profilo prestazioni e prevede due voci:

  • Standard, per un bilanciamento ottimale tra performance, autonomia ed efficienza del sistema di raffreddamento;
  • Light, che invece predilige la batteria e il sistema di raffreddamento rispetto alle prestazioni.

In sostanza se volete avere qualcosina in più in termini di autonomia, potete sacrificare una minuscola parte delle performance. “Minuscola” perché la differenza è così minima da risultare impercettibile.

Ad accompagnare l’hardware troviamo la già citata One UI 5.1 basata su Android 13. Nemmeno qui avrete delle sorprese: l’interfaccia di Samsung è ottima, fluida, ricca di funzionalità e super intuitiva da usare, oltre a darvi la possibilità di scegliere i temi, cambiare i colori, modificare le icone e trovare l’Always-On Display più in linea con il vostro gusto.

Samsung Galaxy Z Fold5 Smartphone AI Pieghevole, Caricatore...
  • Fai tutto dal tuo smartphone grazie all'AI: modifica facilmente le tue foto¹⁷, ottieni una traduzione in tempo reale...
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Sì ma quindi la batteria?

Anche su questo fronte non ci sono enormi stravolgenti, anche perché la batteria è sempre la stessa, da 4.400 mAh. Anzi, in realtà sono due che, combinate, raggiungono i 4.400 mAh, come lo scorso anno.
L’autonomia quindi è pressoché identica nonostante lo Snapdragon 8 Gen 2 for Galaxy sia un pochino meno energivoro.
Tradotto in soldoni: con un uso medio si arriva a fine giornata ma non aspettatevi niente più di questo. Potete ottenere qualcosina in più rinunciando ai 120 Hz e con il profilo Light ma, volenti o nolenti, a fine giornata dovrete comunque ricaricarlo.
Ecco, questo è forse il punto più dolente di un device che su tutti gli altri fronti è incredibile: la ricarica è ancora a 25W con il cavo e a 15W senza. Ci aspettavamo qualcosa in più, anche perché altri device Samsung offrono di più.

Fermi tutti: ma la S Pen Fold Edition?

Samsung Galaxy Fold 5 recensione S Pen

La cattiva notizia è che no, anche quest’anno la S Pen non è inclusa nel Fold.
E, sempre per rimanere in tema di brutte notizie, non è venduta da sola. Quindi per portarvela a casa vi serve la Slim S Pen Case che costa 99,99 € e che trovate in 3 varianti: Nero, Sand e Blue (con la penna verde acido che abbiamo amato).

Non è un accessorio indispensabile ma, se come me siete stati “bimbi del Note”, sappiate che l’amerete.
Potete usarla per prendere appunti sull’enorme schermo interno, per disegnare, per muovervi agilmente dentro e fuori dalle applicazioni senza usare il dito.
La S Pen Fold Edition scorre veloce e sicura sul display e quest’anno è finalmente più leggera e compatta, molto simile a quella che troviamo sull’S23 Ultra.

Un’unica specifica: non funziona sul pannello esterno, solo su quello principale.

Il comparto fotografico è invariato

Galaxy Z Fold 5 sfodera lo stesso trittico posteriore dello scorso anno:

  • sensore principale Samsung da 50 megapixel con stabilizzazione ottica;
  • il Sony IMX 258 per l’ultragrandangolare, da 12 megapixel;
  • un sensore S5K3K1 per il teleobiettivo da 10 megapixel.

Sulla parte frontale invece ritroviamo un Sony, l’IMX 374, da 10 megapixel mentre la fotocamera interna, sotto il display, è da 16 megapixel.

Mettiamo però da parte i numeri e concentriamoci sul risultato finale.
È evidente che la resa non può essere la stessa dell’S23 Ultra, che rimane il vero cameraphone del colosso coreano, ma vi portate a casa scatti più che interessanti con questi pieghevole.
I colori sono forse un pochino più saturi ma nel complesso il sensore principale vi regala foto dettagliate e vivaci con un buon bilanciamento del bianco; anche di notte le immagini di questo Fold 5 non sono affatto male, con la modalità Notte che conserva le ombre e tiene bene sulle alte luci.

Promossi anche l’ultragrandangolare, che tutto sommato si porta a casa un buon numero di dettagli, e lo zoom 3x, che non abusa dell’intelligenza artificiale rendendo tutto molto naturale. Volendo potete spingervi oltre con uno zoom digitale che arriva a 30x ma qui le foto diventano molto meno usabili. Quelle rare volte che l’ho usato era solo per leggere scritte molto molto lontane.

Modalità Notte a mano

Immagine 1 di 13

La recensione di Samsung Galaxy Z Fold 5: conclusioni

Samsung non ha stravolto quanto fatto con la precedente generazione.
Perché non ce n’era bisogno.

Il Fold 4 era già un eccellente pieghevole, aveva già raggiunto la maturità. Tutt’oggi rimane un validissimo prodotto per chi con lo smartphone lavora, per coloro che vogliono e hanno bisogno di più spazio, di un display più ampio.
Quindi che senso ha Galaxy Z Fold 5?
Semplice: è un altro passo avanti.
L’azienda coreana ha trovato una formula vincente che continua ad essere perfezionata. E così ora abbiamo una cerniera migliore, nessuno spazio aperto, potenza aggiuntiva sotto il cofano, una One UI che ad ogni aggiornamento ci regala funzionalità utilissime ed intuitive.

Samsung Galaxy Fold 5 piega

È vero, il prezzo di partenza non è ancora popolare ma è ampiamente giustificato dalle caratteristiche di questo sempre affascinante capolavoro di ingegneria che in 5 anni è passato dall’essere poco più di un prototipo a diventare un riferimento per chi lavora e per il settore dei foldable in generale, utilizzabile ovunque, da chiunque, in qualunque momento.

E se avete dubbi, beh… il mio suggerimento è di andare in negozio e toccarlo con mano perché vi aiuterà a comprendere meglio cosa significa usare Fold 5.

Samsung Galaxy Z Fold5 Smartphone AI Pieghevole, Caricatore...
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  • Display principale formato tablet: Apri lo straordinario display da 7,6’’¹ ideato per regalare un’esperienza...
Il device ha ricevuto l’aggiornamento della One UI che include la Galaxy AI. In aggiunta a quanto raccontato in questa recensione trovate quindi nuove funzionalità legate all’intelligenza artificiale.

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Erika Gherardi

Amante del cinema, drogata di serie TV, geek fino al midollo e videogiocatrice nell'anima. Inspiegabilmente laureata in Scienze e tecniche psicologiche e studentessa alla magistrale di Psicologia Clinica, dello Sviluppo e Neuropsicologia.

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Un commento

  1. Provo a dire la mia, da storico utente Note (ma anche Xiaomi, Oppo ecc.) passato per qualche tempo allo Z Fold 4.
    Di base, si passa il 90% del tempo sul piccolo schermo esterno, immediatamente disponibile e dunque pronto per l’uso.
    Anche perché appena passate a quello interno la batteria viene prosciugat, quindi io evitavo per quanto possibile.
    Wuesto si porta dietro il fatto di rinunciare all’uso della SPen la maggior parte delle volte (schermo esterno non supportato e cmq troppo piccolo).
    Il tutto, con uno spessore pari a 3 volte quasi un S23Ultr.

    Allo stato attuale non ha senso per me, a meno di”

    – integrare la Spen nella scocca e togliere almeno 1/2mm da chiuso di spessore totale
    – aumentare il display esterno e renderlo compatibile con Spen
    – garantire un’autonomia da aperto paragonabile a quella di S23Ultra, mentre con uso di solo display esterno dovrebbe essere superiore.

    Dato via dopo poco.

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