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La recensione di Motorola Moto G 5G Plus, un medio di gamma competitivo

Performance convincenti, un sensore principale che regala qualche soddisfazione ed una buona autonomia: vi raccontiamo l'ultimo smartphone di Motorola

Motorola Moto G 5G Plus recensione

Motorola Moto G 5G Plus. Un nome piuttosto complesso da pronunciare. Probabilmente l’azienda avrebbe potuto trovare un’alternativa più semplice ma non dovete farvi scoraggiare. Dietro ad un nome che somiglia quasi ad uno scioglilingua si nasconde un prodotto sorprendentemente valido che è riuscito a farci dimenticare persino il suo prezzo. Sulla carta infatti costa 399 euro ma ha davvero poco da invidiare ai top di gamma. Ne parliamo in questa recensione.

Form factor vincente

Motorola Moto G 5G Plus recensione displayMotorola Moto G 5G Plus si presenta con un ampio display da 6, 7″, con risoluzione FullHD+, certificazione HDR10 e, soprattutto, una frequenza di aggiornamento di 90 Hz. Il risultato è uno schermo perfetto per qualsiasi tipo di contenuto, capace di offrire un’esperienza fluida ed immersiva e pienamente visibile anche sotto la luce diretta del sole.

Non aspettatevi però dimensioni eccessivamente generose. Motorola ha optato per il formato 21:9. Il dispositivo quindi risulta sufficientemente stretto da essere gestito con una sola mano, anche se perdiamo l’estrema ergonomia vista sui fratelli maggiori. I due Motorola Edge infatti potevano contare su un display curvo che favoriva ulteriormente il grip ma poco male: stiamo parlando di top di gamma che costano rispettivamente il doppio e il triplo di questo smartphone e sul mercato sono ancora pochi i device di questa fascia che propongono lo schermo curvo. 

Meno entusiasmante invece la soluzione adottata per le due fotocamere frontali. Abbiamo infatti due fori separati, posizionati a sinistra e difficilmente ignorabili. Certo, ci farete l’abitudine ma non è la soluzione più elegante tra quelle viste nell’ultimo anno.

Motorola Moto G 5G Plus recensione designSpostiamoci ora sui lati di Moto G 5G Plus dove troviamo il rapido lettore d’impronte, posizionato sul bordo di destra e facilmente raggiungibile anche da chi ha mani piuttosto piccole. Quest’ultimo funge anche da tasto di accensione e spegnimento, mentre sopra di lui troviamo il bilanciere del volume. A sinistra invece abbiamo il pulsante dedicato a Google Assistant e il carrellino per SIM e microSD. La parte inferiore invece ospita il jack da 3,5 mm, il connettore USB-C per la ricarica e lo speaker mono. Ne approfittiamo per spendere due parole sull’audio che è uno dei punti deboli dello smartphone. Il volume è piuttosto basso, il suono sbilanciato e l’esperienza piuttosto deludente a meno che usiate un paio di cuffie.

Arriviamo infine alla back cover con Motorola che propone unicamente la colorazione Surfing Blue. A noi è piaciuta: riesce a farsi notare senza essere eccessivamente sgargiante.

Moto G 5G Plus recensione: scattante e resistente

Motorola Moto G 5G Plus recensione prestazioniMoto G 5G Plus è disponibile in una sola variante: 4/64 GB. Non dovete però sottovalutarlo. I 4 GB di RAM, affiancati dal processore Snapdragon 765 5G, vi permettono di gestire serenamente ogni tipo di attività senza rallentamenti o problemi. I 64 GB di memoria a noi sono ampiamente bastati e poi, in caso di necessità, c’è sempre la microSD. 
È evidente che ci sarebbe piaciuta una versione 6/128 GB ma la combinazione attuale è comunque soddisfacente.

Promossa a pieni voti anche la batteria di questo smartphone. I suoi 5.000 mAh e l’ottimizzazione software che avevamo apprezzato anche su Motorola Edge ed Edge+ consentono al dispositivo di coprire l’intera giornata senza alcuna difficoltà anche con un uso intenso.

Sul fronte software ritroviamo Android 10 con la My UX di Motorola, un’accoppiata che funziona perfettamente e che garantisce un discreto livello di personalizzazione. L’azienda americana è riuscita a trovare anche una discreta alternativa ai collegamenti rapidi del suo top di gamma: un doppio click sul tasto di accensione vi permetterà di accedere a quest’ultimi senza difficoltà.  Naturalmente sarete voi a scegliere quali app aggiungere in base alle vostre esigenze.

Un totale di 6 fotocamere

Motorola Moto G 5G Plus recensione fotocameraMotorola Moto G 5G Plus è dotato di ben 6 fotocamere, due frontali e quattro posteriori.  Sulla back cover troviamo il sensore principale da 48 megapixel con apertura f/1,8, l’ultragrandangolare da 8 megapixel da 118°, un sensore da 5 megapixel per le macro e uno da 2 megapixel per la profondità.
Sulla parte frontale invece abbiamo 16 megapixel per l’ottica primaria e 8 megapixel per quella ultrawide.

Come scatta? Come sempre lasciamo il verdetto finale al nostro esperto di fotografia.

Esperto di fotografia

Nella maggior parte delle situazioni è buona la resa del sensore principale da 48MP, che in realtà in automatico acquisisce immagini da 12MP unendo 4 pixel in un unico e più grande quad pixel. Anche dove Motorola offre modalità specifiche in realtà è meglio sfruttare la fotocamera principale e i suoi automatismi piuttosto che affidarsi a delle soluzioni digitali che creano solo molti artefatti. L’esempio più lampante è la modalità macrofotografia: le due immagini che vi proponiamo hanno risultati molto diversi e senza ombra di dubbio quella da scartare è quella realizzata con la funzione macro attiva. Inoltre il diaframma f/1,7 della fotocamera principale offre uno sfocato di fondo piacevole da guardare.

In generale le immagini prodotte da questo Motorola G5G Plus hanno una buona gamma dinamica con una resa del colore abbastanza naturale. Si nota un’eccessiva spinta via software per aumentare il contrasto, che in alcune situazioni invece di migliorare l’immagine ne tira fuori alcuni difetti.

La modalità ritratto lavora con discreta precisione sui contorni del soggetto, riuscendo ad isolarli dallo sfondo senza creare quello stacco sgradevole e a volte pieno di imperfezioni che capita di vedere su altri smartphone.

Le immagini scattate con la fotocamera grandangolare mancano di incisione, nelle zone ai bordi del fotogramma anche i colori non sono del tutto fedeli alla realtà, mancano di saturazione. Riassumendo, la qualità dei risultati è buona solo al centro. Anche la modalità notturna non è impeccabile: il filtro antirumore lavora per pulire la fotografia e renderla gradevole sotto l’aspetto del colore, ma purtroppo è molto invasivo eliminando troppi dettagli. La conseguenza è che spesso le immagini offrono dei colori neutri ma senza la necessaria definizione.

Non stiamo parlando di uno smartphone da 1000 e passa euro e si vede, ma se ci limitiamo a fotografare con il sensore principale sono certo che potremmo toglierci diverse soddisfazioni anche con questo Motorola G5G Plus.

Motorola Moto G 5G Plus: la scheda tecnica

Dimensioni: 168 x 74 x 9 mm
Peso: 207 g
Display: 6,7″ IPS LCD – 2520 x 1080 pixel – 90 Hz
CPU: Qualcomm Snapdragon 765
GPU: Adreno 620
RAM: 4 GB
Memoria: 64 GB
Rete: 5G – Dual SIM
Connettività: Wi-Fi 802.11 a/b/g/n/ac, Bluetooth 5.1, USB-C, GPS, NFC
Batteria: 5000 mAh
Fotocamera posteriore: 48 MP + 8 MP + 5 MP + 2 MP
Fotocamera anteriore: 16 MP + 8 MP
Video: 4K @30fps
Sistema operativo: Android 10 con My UX

Motorola Moto G 5G Plus: acquistarlo oppure no?

Motorola Moto G 5G Plus ci è piaciuto parecchio. Al netto dell’audio, un po’ deludente, lo smartphone è stato in grado di svolgere in maniera egregia qualsiasi compito gli sia stato affidato. Non esita, non si tira indietro e garantisce buoni risultati in termini di performance, autonomia e fotocamera. Certo, allo stesso prezzo trovate altri device che magari si presentano nella configurazione 6/128 GB o, addirittura, 8/128 GB, ma poco male. Se lo spazio per voi non è un problema, potrebbe davvero fare al caso vostro.

Motorola Moto G 5G Plus

Pro Pros Icon
  • Ottima qualità costruttiva
  • Buone performance
  • Autonomia sopra la media
  • Fotocamera convincente
Contro Cons Icon
  • Audio sottotono
  • Solo nella versione 4/64 GB

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Erika Gherardi

Amante del cinema, drogata di serie TV, geek fino al midollo e videogiocatrice nell'anima. Inspiegabilmente laureata in Scienze e tecniche psicologiche e studentessa alla magistrale di Psicologia Clinica, dello Sviluppo e Neuropsicologia.

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