fbpx
CulturaMotoriViaggi

Nissan X-Trail 2017: tour fra le Langhe alla scoperta del “Crossover Thinking”

Qualche giorno fa, ho avuto la possibilità di attraversare parte delle Langhe, a bordo di un Nissan X-Trail 2017.  La mia visita alla tenuta aveva uno scopo ben preciso: fare chiarezza sul concetto di “Crossover”, ma soprattutto sulla filosofia del “Crossover Thinking”.

Non sai con certezza quant’è bella l’Italia, fino a quando non la scopri. Siamo molto spesso esterofili, soprattutto quando si tratta di organizzare le vacanze, e dimentichiamo che nel nostro Paese c’è bellezza naturale ed artistica praticamente in ogni angolo.

Visitando una parte delle Langhe me ne sono resa conto ancora di più. Ho avuto l’opportunità di guidare il crossover Nissan X-Trail 2017 – evitando accuratamente le autostrade – da Torino alla Tenuta Fontanafredda. Mi sono innamorata di ogni paesaggio che incrociavo. Persino i tornanti stretti ed umidi mi hanno emozionata (ed un po’ terrorizzata, ma questi sono dettagli).

Prima di tutto, cos’è un crossover?

La parola “crossover” è entrata a far parte, ormai da qualche anno, dei termini utilizzati per definire una categoria di auto. Purtroppo, capita spesso di confondere un crossover con un SUV, ma sono due cose ben diverse. Quando utilizziamo il termine “crossover” ci riferiamo ad un mix fra il tradizionale SUV e la comoda “station wagon”. Creare il mix perfetto, che affianchi la spaziosità e comodità di una station wagon al design di un SUV, non è semplice.

Nissan può definirsi a pieno titolo l’azienda pioniere in un settore fino ad allora inesistente. Sono stati proprio gli ingegneri ed i designer della realtà nipponica a mettere a punto la prima auto che offrisse le caratteristiche di un crossover.

Spesso, questo genere di automobili viene scelto dalle famiglie che desiderano vetture spaziose e comode, senza rinunciare al design e alle prestazioni di un SUV. Notoriamente, i crossover sono più piccoli dei tradizionali fuoristrada, ma la gamma Nissan include anche il celeberrimo X-Trail. Dimensioni da SUV, ma comfort da station wagon.

Alla scoperta delle Langhe a bordo di un crossover Nissan

Attraversare Torino a bordo di un’auto di grandi dimensioni non è stato il massimo, fortunatamente la parte “noiosa” del tragitto è toccata al mio collega. Poco dopo aver lasciato la città, ho chiesto di prendere io il posto da pilota. Ero molto curiosa di provare l’esperienza di guida del nuovo crossover Nissan.

L’ X-Trail 2017 che ho avuto modo di guidare è il modello con a bordo il nuovo motore  diesel 2.0 da 177 cavalli di potenza. Nonostante si tratti di un’automobile diesel piuttosto pesante, non ha avuto problemi con le ripide salite e i tornanti che costellavano il percorso. Certo, non è un benzina, ma le sue performance balzano subito agli occhi.

Un conto è testare un’autovettura in autostrada, un altro è fra stradine – spesso diroccate – prevalentemente in salita. La stabilità del crossover premium mi ha permesso di addentrarmi senza temere che l’asfalto umido, ed a tratti fangoso, potesse compromettere la tenuta della strada.

Esteticamente poi il nuovo X-Trail riprende le linee squadrate che caratterizzano questo modello ormai danni, ma le addolcisce in alcuni punti. Il colpo d’occhio è quello di un veicolo possente, ma molto accattivante. L’automobile è abbastanza alta, ma fortunatamente, a circa 30 anni, posso ancora permettermi qualche slancio fisico!

Gli allestimenti interni dell’auto che ho provato io erano il top della gamma. Totalmente in pelle le sedute del mio 5 posti (Nissan X-Trail è disponibile anche in versione 7 posti, ndr), il volante ed il vano airbag del posto pilota. A completare l’accuratezza dei dettagli, un sistema di infotainment, dotato di navigatore e comandi al volante, ed un terzo display di controllo, al centro fra tachimetro e contagiri.

Durante la mia esperienza di guida, ho sfruttato prevalentemente il navigatore satellitare, che mi ha aiutato non poco ad evitare di perdermi fra una stradina e l’altra!

Non manca nemmeno l’attenzione all’impianto audio. Belli esteticamente e dal suono pulito, è impossibile non notare gli speaker audio targati Bose. Ad aumentare il comfort uditivo, il discreto isolamento dai rumori esterni.

Il bagagliaio di Nissan X-Trail 2017 si apre e richiude elettronicamente, con l’ausilio di un pulsante. Oltre ad essere molto spazioso, caratteristica fondamentale per un crossover, ha anche alcuni scompartimenti aggiuntivi dove poter riporre oggetti più piccoli e delicati.

In generale, l’esperienza di guida mi è piaciuta particolarmente perché mi sentivo sicura e circondata dal massimo del comfort. Mille stradine tortuose, ma il premio finale è stato l’arrivo alla meravigliosa Tenuta Fontanafredda.

Alle tenute Fontanafredda per conoscere un posto incantevole

La Tenuta Fontanafredda é incredibilmente bella, una corte che sembra costruita per essere il set di un film. La bella giornata ci ha permesso di godere appieno del suo fascino. Il massimo però è stato visitare gli interni. Quelle cantine storiche dove si producono gli eccellenti vini bianchi e spumanti, che hanno reso celebre Serralunga D’Alba.

Qui è impossibile non rischiare di ubriacarsi anche solo annusando l’intenso profumo di vino che pervade praticamente tutti i locali. Ho ascoltato con piacere la storia della tenuta ed alcuni aneddoti storici. Mi hanno colpito moltissimo le segrete, i corridoi strettissimi che avevano un solo scopo: permettere al conte di Mirafiore di assecondare i suoi desideri extraconiugali. Già, perché nemmeno l’uomo che fu in grado di trasformare la Tenuta Fontanafredda in un gioiello, era immune alle tentazioni della carne!

Le segrete della Tenute Fontanafredda

Dal 2009, la celeberrima tenuta è stata acquistata dal patron di Eataly, Oscar Farinetti. È stato solo grazie al suo intervento se, dopo quasi un secolo, è stato possibile riaffiancare il nome “Mirafiore” alla Tenuta Fontanafredda. In seguito a difficoltà economiche, infatti, nel 1930 l’intera area gestita dal conte di Mirafiore fu ceduta alle banche. Il marchio “Mirafiore” venne invece venduto alla famiglia Gancia. Da allora, è stato necessario attendere molti anni prima che le due realtà fossero di nuovo insieme.

La filosofia del “Crossover Thinking” secondo Nissan ed il patron di Eataly 

Non è difficile intuire, attraverso le parole di Luisa Di Vita – direttore comunicazione di Nissan Italia – che il concetto di “crossover” va ben oltre l’idea di unire due tipologie di automobili. Per l’azienda nipponica, il “Crossover Thinking” è un filosofia da applicare continuamente. Ad esempio, la “Nissan Intelligent Mobility” nasce proprio dall’unione dei migliori sistemi di mobilità con le più innovative tecnologie in ambito di automotive. 

Alle Tenute Fontanafredda, oltre a conoscere di più sul concetto di crossover di Nissan, ho avuto modo di ascoltare le parole del fondatore di Eataly, Oscar Farinetti. Le due aziende hanno deciso di festeggiare insieme i loro decimi anniversari, rispettivamente l’arrivo sul mercato del primo Nissan Qashqai e l’apertura del primo punto vendita Eataly.

La filosofia del “crossover thinking” – stando alle parole di Farinetti – può essere applicata in tutti gli ambiti, anche nel food. Del resto, dai perfetti mix di risorse ed idee, nascono le sinergie giuste per raggiungere gli obiettivi. Probabilmente, tendiamo a darlo quasi per scontato, ma nessuna strategia aziendale può essere vincente se non costruita tenendo conto di diversi aspetti.

“Crossover Thinking” anche quando si parla di animali domestici

 

Prima di lasciare la Tenuta sono riuscita a scambiare quattro chiacchiere con Luisa Di Vita. Inevitabilmente, l’amante degli animali che é in me ha chiesto se l’automotive di Nissan fosse intenzionata a prendere in considerazione anche il benessere degli animali, che sempre più spesso si spostano con le loro famiglie.

Con mia grande sorpresa, e piacere, ho scoperto che l’azienda sta già lavorando ad un sistema in grado di offrire il massimo del comfort anche agli animali in viaggio con le loro famiglie, focalizzandosi per il momento sui cani.

Per adesso, si tratta solo di un concept, ma se dovesse essere realizzato, arriverebbe su tutta la linea crossover (quindi X-Trail, Qashqai e Juke). Dalla passerella per aiutare i cani a salire in auto, passando per l’area cibo, fino alla doccetta d’emergenza. Insomma, un’ulteriore conferma che il “crossover thinking” è a 360 gradi.

Da non perdere questa settimana su Techprincess

 

🎮 Che impatto avranno le elezioni americane sui videogiochi?
🚘 I gadget più strani delle case automobilistiche
🇨🇳 Un gruppo di ricercatori cinesi ha sviluppato un modello di IA per uso militare basato su Llama di Meta

🔍 ChatGPT si aggiorna e ora naviga sul web
Ma lo sai che abbiamo un sacco di newsletter?
 
📺 Trovi Fjona anche su RAI Play con Touch - Impronta digitale!
 
🎧 Ascolta il nostro imperdibile podcast Le vie del Tech
 
💸E trovi un po' di offerte interessanti su Telegram!

Autore

Ti potrebbero interessare anche:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button