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Secondo Kaspersky il 40% dei bambini italiani fornisce dati sensibili online

Secondo uno studio di Kaspersky sulla cybersecurity in Italia, i bambini tra i 5 e i 10 anni fornirebbero online numerosi dati sensibili e informazioni personali.

I bambini e il web: il rischio di esposizione dei dati sensibili online

Kaspersky, leader globale per la cybersecurity, ha commissionato a Educazione Digitale un sondaggio che ha coinvolto un campione di 1.833 bambini italiani, di età compresa tra i 5 e i 10 anni. L’indagine, condotta tra maggio e ottobre 2021, aveva lo scopo di indagare le abitudini della generazione Alpha in merito all’uso dei dispositivi tecnologici. In particolare si voleva studiare la loro consapevolezza circa i rischi nei quali potrebbero incorrere navigando in rete. Hanno collaborato all’indagine 88 scuole italiane coinvolte nel progetto Digital Security di Kaspersky

Il dato più allarmante è quello che riguarda il 40% dei piccoli intervistati. Questa percentuale, pur avendo ricevuto consigli e istruzioni da familiari e insegnanti circa i pericoli della rete, condividerebbe senza problemi dati sensibili e informazioni personali. Informazioni che comprendono indirizzo di casa, scuola e lavoro dei familiari. Dati che vengono per lo più comunicati in buona fede ad amici virtuali, mai incontrati prima. Il rischio che possano arrivare a malintenzionati però non è solo ipotetico: il 36% ha dichiarato di aver ricevuto online proposte di giochi o sfide pericolose da parte di sconosciuti.

Le abitudini online della Generazione Alpha

La generazione Alpha, oggetto dell’indagine di Kaspersky, non avendo mai conosciuto un mondo senza internet vive in una dimensione onlife. In pratica una condizione in cui la distinzione tra virtuale e reale non esiste. Questa generazione fa un uso quotidiano della rete, e considera il web un vero e proprio spazio di socializzazione. Una sorta di luogo familiare, che li accompagna in quasi ogni attività del loro quotidiano. Infatti, secondo quanto emerso dall’indagine, anche quando sono in compagnia dei loro amici, i bambini italiani non si separano mai dai loro dispositivi. Il 43% ha dichiarato di utilizzarli per fare video e foto insieme, mentre il 31% li usa per sfidarsi a giochi online o chattare con altri amici. Solo il 25% ha dichiarato che preferisce trascorre il tempo insieme ai coetanei giocando senza tablet o smartphone.

Bambine e bambini italiani accedono ai dispositivi digitali e al web in età sempre più giovane. Secondo l’indagine di Kaspersky, infatti, il 55% delle bambine e dei bambini italiani, tra i 5 e i 10 anni, possiede già un dispositivo personale. Il 20% lo utilizza più di 2 ore al giorno ogni volta che ne ha voglia con la possibilità di connettersi alla rete

L’indagine ha anche chiesto ai piccoli intervistati cosa gli piaccia di più degli strumenti digitali che hanno a disposizione. Il 34% di loro ha dichiarato che, grazie alla rete e ai dispositivi tecnologici, riesce ad entrare in un mondo tutto loro nel quale si sentono bene e a proprio agio. La possibilità di conoscere nuovi amici e condividere le proprie giornate è, invece, il motivo segnalato dal 41%. Infine, il 19% riconosce in questi device la possibilità di imparare cose nuove mentre solo al 6% non piace utilizzarli.

I bambini conoscono la rete meglio dei genitori?

I bambini di questa età sono sicuramente molto bravi nell’uso di smartphone e tablet, spesso più dei loro genitori. Tuttavia dall’indagine emerge come non conoscano realmente le potenzialità di questi strumenti, né tantomeno dispongano di quella capacità critica che consentirebbe loro di valutare adeguatamente le conseguenze delle loro azioni online e di quelle degli altri. 

Quando è stato chiesto ai bambini se sarebbero disposti a condividere informazioni e dati sensibili online come “dove vivi”, “dove vai scuola” o “che lavoro fanno i tuoi genitori” con amici virtuali mai incontrati prima, il 40% ha affermato che risponderebbe tranquillamente “perché un amico virtuale è pur sempre un amico”. Il 18% risponderebbe ma senza dare troppi dettagli mentre solo il 42% di loro ha affermato di essere consapevole che queste informazioni non andrebbero mai date a degli sconosciuti. Questo dato sorprende ancora di più se si considera che il 93% di loro ha affermato di aver ricevuto da familiari e insegnanti “tutte le informazioni necessarie circa i pericoli che potrebbero incontrare online”

L’indagine è parte del progetto di Kaspersky Digital Security che grazie alla collaborazione della piattaforma Educazione Digitale. Parte integrante della collaborazione è il libro illustrato per bambini MIDORI KUMA e la gara davvero speciale”.

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Marco Brunasso

Scrivere è la mia passione, la musica è la mia vita e Liam Gallagher il mio Dio. Per il resto ho 30 anni e sono un musicista, cantante e autore. Qui scrivo principalmente di musica e videogame, ma mi affascina tutto ciò che ha a che fare con la creazione di mondi paralleli. 🌋From Pompei with love.🧡

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