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I videogiochi aumentano capacità di problem solving e creatività

Ci sono però alcuni problemi

I videogiochi sono una forma di intrattenimento sempre più diffusa e con lo svilupparsi di nuovi ambienti virtuali come il metaverso, le dinamiche del mondo del gaming sono destinate ad avere un impatto ancora più ampio. A fare il punto un’indagine di Preply con uno studio relativo all’impatto dei videogiochi. L’obiettivo dell’indagine è quello di indagare sia la percezione degli effetti su adulti e bambini sia l’uso del linguaggio negli ambienti di gioco

Secondo Preply i videogiochi aumentano capacità di problem solving e creatività

Discriminazione videogiochi

La ricerca ha coinvolto 1.400 gamer di diverse nazionalità e sottolinea l’effetto positivo dei videogiochi sulle capacità di problem solving., Tuttavia, allo stesso tempo, mette in evidenza anche la pessima influenza che hanno sul sonno.

Guardando ai bambini, i genitori credono che giocare ai videogame abbia un impatto benefico su creatività e abilità sociali, mentre il sonno si conferma uno degli aspetti più sacrificati. Lo studio mette anche a confronto competenze e conoscenze sviluppate dagli intervistati in relazione al medium videoludico, alcune delle quali importanti anche nella vita quotidiana.

Tra di esse troviamo il problem solving, la salute mentale, la capacità decisionale, la coordinazione occhio-mano e l’abilità comunicativa. Inoltre il gioco online aiuta a costruire e rafforzare amicizie tra persone diverse e permette ai giocatori di avvicinarsi di più alle lingue straniere.

L’impatto su bambini e adolescenti

L’indagine di Preply mette anche in evidenza l’impatto esercitato dai videogiochi su bambini e adolescenti. Secondo i genitori, i minori di 18 anni possono essere influenzati positivamente dai videogiochi, in particolare nei seguenti aspetti:

  • Creatività;
  • Abilità;
  • Vita sociale;
  • Problem solving;
  • Logica;
  • Salute fisica.

La ricerca ha però riscontrato anche dei rischi e dei lati negativi, in particolare legati all’esposizione dei videogiocatori a bullismo e ad altri tipi di abusi emotivi. Dalla ricerca di Preply emerge che oltre il 90% degli intervistati ha subito o assistito ad abusi emotivi mentre giocava ai videogiochi e quasi 7 su 10 hanno preso in considerazione l’idea di smettere per questo motivo.

Più videogiocatori hanno vissuto episodi di razzismo e più di 1 su 3 ha assistito a discorsi di incitamento all’odio sulle piattaforme di gioco, Per altri le molestie sono anche di tipo personale: la maggior parte degli attacchi verbali prende di mira l’identità di genere delle vittime, l’etnia e l’aspetto fisico.

Oltre ad episodi di bullismo, il 20% delle persone intervistate ammette di avere subito doxxing, ovvero la pratica di diffondere pubblicamente informazioni sensibili.

Nonostante i vari rischi e lati negativi che possiede il mondo del gaming, la comunità intervistata sembra essere preparata. Circa il 57% afferma di bloccare i bulli mentre il 49% li segnala. Per quanto riguarda i bambini, il 90% dei genitori dichiara di occuparsi della sicurezza dei figli mentre giocano e l’89% utilizza sistemi di parental control.

Per leggere l’indagine completa potete consultare il sito ufficiale.

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Veronica Ronnie Lorenzini

Videogiochi, serie tv ad ogni ora del giorno, film e una tazza di thé caldo: ripetere, se necessario.

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