fbpx
NewsTech

Il rapporto Project Zero di Google conferma: servono 61 giorni per chiudere una falla zero day

Il recente rapporto Project Zero di Google mette in evidenza il tempo necessario ai vari produttori di software per chiudere gravi falle di sicurezza. In particolare, si fa riferimento alle falle “zero days” che sono sconosciute al produttore del software stesso e che, per questo motivo, possono rappresentare una grave minaccia. Tali falle vanno risolte nel minor tempo possibile per ridurre i rischi.

Quanto tempo ci mettono i produttori di software a chiudere le falle di sicurezza più gravi? I risultati del rapporto Project Zero di Google

Di solito, i ricercatori impegnati nel settore della sicurezza informatica attendono 90 giorni dalla comunicazione allo sviluppatore prima di rendere pubblica la falla. Allo scadere di questi 90 giorni ci sono ulteriori due settimane di “periodo di cortesia” e poi la divulgazione pubblica.

Secondo il rapporto Project Zero di Google, in media servono 61 giorni per risolvere queste falle. In totale, inoltre, l84% delle falle di sicurezza viene chiuso entro il periodo di 90 giorni dalla comunicazione. Il 10%, invece, viene risolto durante il cosiddetto “periodo di cortesia” mentre la restante parte eccede tale periodo.

Google e Linux registrano le percentuali maggiori (95% e 96% rispettivamente) per quanto riguarda i fix arrivati a 90 giorni dal rilevamento. La tabella qui di sotto riassume i risultati di tutte le principali realtà del mondo tech, da Microsoft a Apple passando per Adobe, Samsung e Mozilla.

Ecco i risultati completi evidenziati dal rapporto:

  

Da non perdere questa settimana su Techprincess

✒️ La nostra imperdibile newsletter Caffellattech! Iscriviti qui 
 
🎧 Ma lo sai che anche Fjona ha la sua newsletter?! Iscriviti a SuggeriPODCAST!
 
📺 Trovi Fjona anche su RAI Play con Touch - Impronta digitale!
 
💌 Risolviamo i tuoi problemi di cuore con B1NARY
 
🎧 Ascolta il nostro imperdibile podcast Le vie del Tech
 
💸E trovi un po' di offerte interessanti su Telegram!

Ti potrebbero interessare anche:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button