fbpx
AttualitàCulturaTech

La realtà sarà virtuale ma le ferite sono vere: incidenti domestici cresciuti del 31% con la VR!

A dirlo è un curioso rapporto di Aviva

Vediamo un po’, cari lettori: cosa risponderemmo se dovessero dirci di elencare d’istinto i principali problemi legati alla realtà virtuale? Così al volo potremmo parlare di una serie di potenzialità ancora inespresse dalla VR. O magari del costo eccessivo di alcune periferiche. Se poi volessimo spostare la questione sul piano sociale, potremmo citare il digital divide. Oppure, ancora, le urgenti questioni legate alla privacy. O, se la si volesse vedere dal versante psicologico, tutti i rischi di spersonalizzazione che le immersioni in realtà alternative a quella reale comportano.

Fuochino. Tutte cosa giustissime, certo. Tuttavia nessuno ha pensato a una cosa molto più banale, se vogliamo, ma di certo non meno dolorosa: il rapporto tra realtà virtuale e incidenti.

No, non incidenti diplomatici o battaglie legali tra i giganti tech che stanno spartendosi il metaverso. Stiamo parlando della correlazione tra la realtà virtuale e gli incidenti domestici. Del fatto, molto concreto (e forse comico, ma solo per chi non lo vive in prima persona) che, ad esempio, con un paio di visori si rischia di sbattere col famigerato mignolo del piede nell’altrettanto famigerato spigolo del mobile del soggiorno.

A indagare sul rapporto tra realtà virtuale e incidenti tra le mura di casa ha pensato Aviva. Con un report che potrà far sorridere, ma i cui esiti sono di certo sorprendenti, se non allarmanti.

La realtà virtuale e gli incidenti domestici

Il problema degli incidenti che occorrono nelle case è dato dalla grande confidenza che tutti noi abbiamo con gli spazi e con gli oggetti domestici. Se non ci sentiamo rilassati a casa nostra! E allora basta davvero un mobile spostato di pochi centimetri e un’improvvisa esigenza notturna per combinare il patatrac. Oppure una sessione – di lavoro o di gioco – nella realtà virtuale. Cosa ci dice, in questo senso, la ricerca di Aviva?

vr incidenti

Dai video sui social al report di Aviva

Aviva è una compagnia assicurativa britannica con sede a Londra, le cui filiali sono presenti in 16 Paesi, compresa l’Italia. È la sesta compagnia assicurativa più grande del mondo.

Aviva ha, diciamo così, sistematizzato un trend sempre più in voga sui social. Ovvero la piccola crudeltà di diffondere in Rete gli incidenti domestici provocati dalla realtà virtuale. O, per dire meglio, da un uso troppo disinvolto della stessa.

Aviva non è certamente interessata al lato comico o cinico della questione, ma a quello assicurativo. E i numeri che ci ha presentato, come dicevamo, lasciano a bocca aperta.

I numeri del report

Scopriamo infatti che le varie periferiche per esplorare la realtà virtuale, in mano a persone disattente, ne stanno combinando delle belle. Con una particolare “responsabilità” addebitata ai visori, venduti in circa 10 milioni di pezzi lo scorso anno, che isolano la vista dai possibili ostacoli e pericoli presenti anche a casa propria.

E così il report di Aviva ci informa del fatto che nel 2021, complice anche la realtà virtuale, gli incidenti domestici sono aumentati addirittura del 31%. Se prendiamo come riferimento il 2016, ecco che l’incremento schizza al +68%.

Incidenti: tipologie e costi

Il report di Aviva va in profondità, e ci dice anche quali sono i danni più comuni tra i gamer. Si tratta in genere di tagli e contusioni ma anche traumi e fratture.

La casistica è la più varia. Ci sono persone che sono inciampate nei fili dei giochi o, muovendosi per casa, in oggetti messi là dove non avrebbero dovuto essere. Si sono poi riscontrati in numero elevatissimo danni agli apparecchi televisivi. Spesso, spiega Aviva, le botte alla TV provengono da movimenti inconsulti di chi indossa un visore o è troppo coinvolto in un gioco. Ma non sbaglieremmo di molto se pensassimo che una percentuale dei danni ai televisori nasca da gesti di stizza di gamer sconfitti o che non hanno ottenuto la performance desiderata.

Nel report non manca nemmeno il costo medio di un incidente domestico da realtà virtuale: circa 780 euro.

Offerta

La parola ad Aviva

Sul rapporto tra realtà virtuale e incidenti domestici è intervenuta Kelly Whittington, direttrice delle denunce sulla proprietà di Aviva nel Regno Unito.

Whittington, intervistata dal Guardian, ha detto: “A mano a  mano che nuovi giochi e gadget diventano popolari, vediamo che questo si manifesta nelle denunce dei nostri clienti. In passato abbiamo visto tendenze simili che coinvolgevano console, giochi di fitness e persino con la febbre dei fidget spinner.

Questi dispositivi possono essere una grande fonte di divertimento, ma vorremmo incoraggiare le persone a essere consapevoli di ciò che le circonda e a dare un’occhiata alla loro assicurazione sulla casa, per verificare che soddisfi le loro esigenze”.

Intanto Aviva ha già fatto sapere che, dopo l’impennata di vendite di visori in concomitanza col Natale 2021, in queste prime settimane dell’anno gli incidenti domestici sono in ulteriore aumento.

Da non perdere questa settimana su Techprincess

🚪 La pericolosa backdoor di Linux, disastro sventato da un solo ricercatore
 
🎶Streaming Farms: il lato oscuro della musica, tra ascolti falsi e stream pompati
 
✈️Abbiamo provato DJI Avata 2: sempre più divertente!
 
✒️ La nostra imperdibile newsletter Caffellattech! Iscriviti qui 
  
🎧 Ma lo sai che anche Fjona ha la sua newsletter?! Iscriviti a SuggeriPODCAST!
  
📺 Trovi Fjona anche su RAI Play con Touch - Impronta digitale!
  
💌 Risolviamo i tuoi problemi di cuore con B1NARY
  
🎧 Ascolta il nostro imperdibile podcast Le vie del Tech
  
💸E trovi un po' di offerte interessanti su Telegram!

Claudio Bagnasco

Claudio Bagnasco è nato a Genova nel 1975 e dal 2013 vive a Tortolì. Ha scritto e pubblicato diversi libri, è co-fondatore e co-curatore del blog letterario Squadernauti. Prepara e corre maratone con grande passione e incrollabile lentezza. Ha raccolto parte delle sue scritture nel sito personale claudiobagnasco.com

Ti potrebbero interessare anche:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button