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Recensione Franz: il software di messaggistica che mi ha illuso e deluso

I difetti hanno presto superato la mia voglia di farmi piacere questo programma

Se da cellulare ci siamo tutti un po’ rassegnati all’idea di avere un’app diversa per ogni servizio di messaggistica della nostra vita, via desktop le cose non sono così lineari. Tra programmi a sé stanti, client alternativi e servizi web, c’è spesso molta più scelta e flessibilità rispetto ad uno smartphone, ma anche più confusione e inefficienza. In questo panorama di caos e “disperazione” (almeno per persone come me, che vorrebbero un modo di passare facilmente da un servizio all’altro, in maniera fluida e senza sforzo), è apparsa l’austriaca Franz. Un programma apparentemente in grado di risolvere tutti i miei “problemi”, che ha sollevato le mie speranze e che alla fine è riuscito… a deludermi incredibilmente. Ma partiamo dall’inizio.

Tutti a bordo di Franz

I servizi installati sono mostrati in una barra laterale (1). Selezionando un servizio, questo si aprirà nella schermata principale dell’applicazione (2)

Franz è un software disponibile per Windows, MacLinux che integra al suo interno molte applicazioni di messaggistica, da quelle più comuni a quelle più particolari. WhatsappTelegramFacebook MessengerSlack, ma anche Workplace di FacebookHangoutsDiscordSkype. Sono oltretutto presenti anche programmi che non sono strettamente di messaggistica, come client email (Gmail, Outlook), social (LinkedIn, Twitter) e molti altri ancora.

Per ogni servizio installato è possibile impostare un’icona personalizzata, decidere se disattivarlo temporaneamente e gestire le notifiche. E qui troviamo il primo di tutta una serie di problemi: non è possibile disattivare in maniera selettiva l’audio delle notifiche rispetto all’audio del servizio stesso. Questo vuol dire che non è possibile scegliere di disattivare la componente “rumorosa” delle notifiche senza rinunciare a sentire vocali e file audio. Ma andiamo per ora oltre questo difetto, sul quale potreste passare sopra abilitando l’audio ai servizi ma mutando il suono delle notifiche di Franz a livello di sistema.

Il software offre alcune funzionalità aggiuntive per gli utenti che scelgono di pagare 4€ al mese o 36€ all’anno, diventanto quindi ‘Supporter‘. Nello specifico abbiamo:

  • supporto ad applicazioni custom aggiuntive
  • la possibilità di utilizzare proxy correttori ortografici
  • nessuna pubblicità
  • i workspace, ovvero la possibilità di aggregare i servizi in base al loro utilizzo (Vita privata, Lavoro, Hobby, etc etc…) per evitare sovrapposizione e migliorare la produttività

Gli utenti free non sono però solo esclusi da queste funzionalità aggiuntive, ma, in maniera simile a Spotify free, hanno anche un handicap, ovvero la sospensione temporanea del software. Di tanto in tanto, in particolar modo passando da un altro programma a Franz dopo un certo periodo di tempo, quest’ultimo ci farà attendere una decina di secondi prima di poter utilizzare un qualsiasi servizio, invitandoci a passare alla versione ‘premium’. Una caratteristica comprensibile, visto che le licenze sono le uniche entrate dell’azienda, ma sicuramente molto irritante, sopratutto se dobbiamo rispondere velocemente ad un messaggio.

Una bella copertina non salva un brutto libro

Nonostante i difetti appena visti, nel complesso il programma sarebbe anche ben costruito e facilmente personalizzabile, con il codice parzialmente disponibile su GitHubuna community attiva dietro e un costo, se si fosse interessati alle funzionalità premium, tutto sommato contenuto. Il problema, però, sono proprio i servizi offerti, il cuore dell’applicazione intorno ai quali tutto dovrebbe essere costruito.

Telegram su Franz: perché lo spazio per digitare è così piccolo?

I client presenti, infatti, nei casi migliori sono semplicemente la versione web del servizio integrata a forza con il resto del software. È questo il caso di Telegram, dove mancano molte delle opzioni di personalizzazione presenti nella versione desktop, tra cui le opzioni di archiviazione degli allegati e la modalità notte.

Nei casi peggiori, invece, il servizio è semplicemente un sito web, non diverso dall’utilizzare direttamente il browser. Ad esempio, il Gestore delle Pagine di Facebook è una finestra di navigazione aperta sul social network, dalla quale potremo sì gestire il nostro profilo, ma con nessun vantaggio (ed anzi alcune scomodità) rispetto al farlo dal browser.

Alcuni client sono addirittura peggiori della loro controparte web: ad esempio Skype, che via browser è ormai abbastanza completo e con poco da invidiare rispetto alla versione desktop, su Franz permette di scrivere nelle chat, ma non di effettuare chiamate o videochiamate, letteralmente lo scopo principale del servizio.

Franz non risolve neanche il problema dei consumi, tipico del tenere molte applicazioni aperte insieme al browser. Non sostituisce infatti quest’ultimo, che utilizzeremo comunque per la maggior parte del tempo, e ha un impatto sulla batteria paragonabile, lanciandosi oltretutto da solo all’avvio del computer e rimanendo aperto in background a meno di non chiuderlo forzatamente nei periodi di non utilizzo.

Non esistono scorciatoie

E quindi, dobbiamo rinunciare all’utopia di un solo programma di grado di contenere tutti gli altri? La risposta non è così semplice, ma sicuramente la soluzione non è Franz. La compatezza e la possibilità di passare in maniera fluida da un servizio all’altro non vale la rinuncia di molte funzionalità, talmente gravi in alcuni casi da costringerci ad usare comunque il servizio in questione in maniera separata.

Per la maggior parte delle persone, poi, un programma che contiene tutti gli altri esiste già, ed è proprio il browser: la maggior parte dei servizi offre ormai una versione web, capace anche di inviare le proprie notifiche. Per chi ancora sogna una programma separato dal browser, con alcune funzionalità volte ad aumentare la produttività e a diminuire le distrazioni, esistono altri programmi simili a Franz, come Rambox e Station, che sicuramente proveremo in futuro e di cui vi faremo sapere la nostra opinione.

La regola d’oro è comunque quella di provare per conto proprio le varie opzioni, per trovare quella che funziona meglio per il proprio tipo di workflow e che si adatta meglio alle proprie necessità. Sperimentate quindi senza paura e cercate la soluzione migliore per voi, ma dubitiamo la troverete in Franz.

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Autore

  • Giovanni Natalini

    Ingegnere Elettronico prestato a tempo indeterminato alla comunicazione. Mi entusiasmo facilmente e mi interessa un po' di tutto: scienza, tecnologia, ma anche fumetti, podcast, meme, Youtube e videogiochi.

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