Esaurito temporaneamente il filone d’oro delle vicende di Mario, si va a plasmare la materia ricca e interminabile di uno dei franchise più longevi della storia videoludica; è tempo di accendere i riflettori anche sui simpatici comprimari che da decenni accompagnano il baffuto idraulico della N rossa nelle sue peripezie. Così, mentre i Super Mario Bros. si prendono una pausa dalle loro avventure, escono allo scoperto i diversi personaggi che popolano in maniera sempre più cospicua l’universo di questo franchise incredibilmente imperituro e fertile, in una carrellata di titoli sfornati anche a breve distanza fra loro.
A pochi giorni dall’uscita di Kirby e la nuova stoffa dell’eroe, esce per la portatile Switch un’altra avventura dedicata al dinosauro verde di questo universo, Yoshi’s Crafted World, disponibile dal 29 marzo. Un mondo assolutamente colorato e dal tocco originale spalanca le sue porte sulle nostre console, rivelando un lavoro dalla tecnica sempre più raffinata del team di sviluppo Good-Feel. Non perdiamo altro tempo e scopriamo insieme questo viaggio con il dinosauro alato più simpatico della serie!
A caccia di gemme e di vecchie conoscenze
Come spesso ci accade quando abbiamo tra le mani un titolo della serie di Super Mario, la trama non risulta mai particolarmente complessa. Nemmeno questa occasione smentisce la produzione di Nintendo, dove le basi della narrazione sono piuttosto lineari: la tipica atmosfera di pace e serenità che aleggia nel mondo dei coloratissimi Yoshi viene definitivamente turbata dal furto delle cinque gemme incastonate intorno al simbolo del sole dei desideri. Sono proprio Kamek e Baby Bowser a piombare dal cielo a bordo di una sorta di scopa volante e a portare via le pietre preziose, disseminandole nei diversi mondi che dovremo attraversare per recuperare il maltolto, livello dopo livello.
Dopo aver scelto uno o due dei diversi dinosauri a disposizione, a seconda della modalità single o multiplayer con cui decideremo di affrontare il gioco, ci incamminiamo su un sentiero composto da pallini gialli che ci indicano la strada e che ci porteranno all’incontro con tanti personaggi diversi, in un gioco che potremo completare man mano in scioltezza.
Questa facilità di base non è dovuta soltanto alla duplice scelta di livello di difficoltà all’inizio del gioco, ma anche alla struttura classica dei giochi di questo franchise che non stentano a perdere lustro, un’eterna giovinezza che sembra protrarsi nel tempo e una formula vincente che non sbaglia un colpo. Di fatto, abbiamo per le mani un gioco che si sviluppa in una modalità assolutamente classica: ogni livello si snoda tra diversi nemici da affrontare, tra cui le tipiche figure degli Shy Guys, meglio noti come Tipi Timidi, e altri incontri con vecchie conoscenze, che ci faranno sentire a casa, mentre raccogliamo monete, oggetti e altri premi da accumulare per completare al 100% ogni livello.
Per quanto il numero complessivo di questi livelli sia buono, non impiegheremo molto a superare ciascuno di questi, considerando anche gli incentivi che avremo a perlustrare nuovamente il percorso già fatto in precedenza, per scovare nuovi tesori da raccogliere e fare un favore ai personaggi che incontreremo, i quali ci apriranno la strada a side quest sotto mentite spoglie per allungare (di poco) la longevità di gioco.
Semplicemente rilassante
Da un punto di vista tecnico, Yoshi’s Crafted World è un platformer in 2.5D che ben ripropone quanto abbiamo già osservato in precedenza in Captain Toad: Treasure Tracker, dove le azioni che possiamo compiere sono davvero limitate ed elementari: potremo saltare e correre, oltre che lanciare oggetti, anche inaspettati, e inghiottire direttamente i nemici per sputarli come pallottole, ottenendo così nuove armi. Ma se camminare e saltare da un ostacolo all’altro ci sembrerà troppo noioso, è il momento di librarsi in aria e restare in volo anche a lungo, per raggiungere premi e ricompense nascoste, oltre che facilitarci il compito di portare a termine questa missione. Non dovremo nemmeno temere che il dinosauro decida di planare al suolo senza che lo desideriamo, rimanendo in aria per tutto il tempo che ci serve. Fino a qui dunque non ci sembra aver notato nulla di particolarmente accattivante, ma se le colonne portanti della narrazione ci sembrano deboli e abbastanza stereotipiche del genere in questione, potremo dire l’esatto opposto del comparto tecnico e grafico.
Il lavoro svolto dal team di sviluppo ha fatto sì che arrivasse sulle nostre console un gioco assolutamente fluido e godibile in ogni istante, permettendoci di godere di ogni singolo istante della partita senza doverci preoccupare di bug, problemi di framerate o di caricamento della partita, nemmeno quando dovremo passare da un mondo all’altro.
Se i comandi e le azioni da compiere non saranno numerosi da ricordare, questo concorrerà a renderli dall’assimilazione immediata e a mantenere alto il livello di naturalezza con cui ci approcciamo alla partita, senza considerare che l’intero gameplay sembra essere stato concepito per turbare al minimo l’esperienza di gioco. Nemici abbastanza facili da sconfiggere, tecniche e logiche per nulla macchinose da apprendere e capire affrontando un boss, niente vite a scalare da tenere d’occhio o ansia da prestazione nell’accumulare punti esperienza: semplicemente un viaggio che scorre da una schermata all’altra, lanciando uova, tartarughe e agganciando o meno il mirino per lanciare oggetti e conquistare punti.
L’elementare originalità della materia
Un livello di difficoltà e di concezione quasi elementare e infantile, tanto nella leggerezza con cui possiamo affrontare il gioco, quanto nella creatività che ha dato forma a questo universo. La novità, punta di diamante di questo titolo, è che veri e propri materiali sono stati usati virtualmente per creare personaggi, ostacoli e tanti altri elementi di Yoshi’s Crafted World, dove stoffa, carta, latta e altro ancora sono stati modellati appositamente per l’occasione. Le trame e le venature degli elementi usati per dare vita a personaggi e oggetti riprende un po’ il modello e lo stile di Unravel, senza però tralasciare alcun effetto speciale nei movimenti e nei suoni, perfettamente sincronizzati tra loro. Se la colonna sonora non presenta particolari tracce memorabili, è l’insieme degli effetti sonori e delle voci caratterizzanti i vari personaggi a punteggiare il gioco in modo alquanto naturale, a conferma ulteriore dell’esperienza e della passione del team che ha reso questi mondi davvero unici e assolutamente godibili, giocando ancora una volta l’invincibile asso nella manica di Nintendo.
Yoshi's Crafted World
Pro
- Grafica e framerate eccellenti e privi di bug
- Creazione originale di personaggi e oggetti con materiali reali
- Godibilità del gioco in assoluto relax
Contro
- Narrazione poco strutturata e stereotipica
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