Red Notice: com’è il film con Gal Gadot e Dwayne Johnson

Dopo una lunga attesa e diversi rallentamenti produttivi dovuti alla pandemia, il film originale Netflix dal budget più elevato è finalmente disponibile per tutti gli abbonati al servizio. Con il suo costo di oltre 200 milioni di dollari, Red Notice non è però una semplice operazione di immagine per dare lustro al catalogo della piattaforma grazie all’attrazione di tre stelle del calibro di Gal Gadot, Dwayne Johnson e Ryan Reynolds, ma un tentativo di dare vita a un vero e proprio franchise di punta Netflix, capace di spaziare fra commedia, avventura e azione. Dopo i successi commerciali di Una spia e mezzo e Skyscraper, Rawson Marshall Thurber si ricongiunge con The Rock per un’opera di puro e sfrenato divertimento, da lui stesso sceneggiata, che ha proprio nell’ex wrestler il proprio baricentro narrativo.

Johnson interpreta infatti John Hartley, profiler dell’FBI che si trova al centro di una sfida fra i due principali ladri d’arte al mondo, cioè Nolan Booth (Ryan Reynolds) e L’Alfiere (Gal Gadot). Gli oggetti del contendere sono le leggendarie tre uova di Cleopatra, pegno d’amore regalato da Marco Antonio alla celeberrima regina egizia (che prossimamente sarà interpretata proprio da Gal Gadot). Fra inseguimenti e colpi di scena, tradimenti e alleanze, comincia così una sfida lungo tutto il globo per mettere le mani su questi preziosi manufatti.

Gal Gadot, Dwayne Johnson e Ryan Reynolds in uno spassoso heist movie

Rawson Marshall Thurber conferma le sue abilità nella gestione di commedie corali, già evidenziate in Palle al balzo – Dodgeball e Come ti spaccio la famiglia, mettendo in scena un racconto che miscela brillantemente risate e adrenalina, traendo il meglio da un trio di protagonisti d’eccezione. A brillare è soprattutto Gal Gadot, in perfetto equilibrio fra la fisicità da eroina action da lei già portata in scena con Wonder Woman e sfumature da femme fatale da noir anni ’40. Con il passare dei minuti, emerge però il lavoro del regista e sceneggiatore sull’amore/odio fra i due protagonisti maschili, che genera squisiti momenti da buddy movie, conditi da un umorismo ben calibrato, da piacevoli battute autoironiche (come la menzione al “rivale” di The Rock Vin Diesel) e da una moltitudine di citazioni, che faranno sicuramente la gioia dei cinefili più incalliti.

Fra Indiana Jones (il viaggio intorno al mondo, l’immancabile nazismo, la x per scavare, il tema fischiettato), James Bond (il mix fra azione spericolata ed eleganza nell’abbigliamento), Jurassic Park (su cui è incentrato uno dei dialoghi più riusciti), si perde il conto dei riferimenti e degli omaggi che fanno di Red Notice un heist movie orgogliosamente derivativo ma con una propria anima, che emerge anche nei momenti più bizzarri. Merito indubbiamente della palpabile chimica fra gli interpreti, ma anche di una sceneggiatura che riesce a camminare costantemente sul sottile filo che separa una commedia brillante da una ridicola e che scivola solo quando cerca sfumature seriose non in sintonia con l’insieme, come i problemi dei protagonisti con le figure paterne, soltanto abbozzati senza troppa convinzione.

Ci sarà Red Notice 2?

Nonostante le difficoltà produttive, evidenti soprattutto in alcune location ricreate in maniera posticcia a causa della situazione sanitaria, Red Notice centra il bersaglio, riportando al pubblico una commedia sempre più difficile da vedere sul grande e sul piccolo schermo: esagerata, ricca di volti noti, popolare nell’accezione più positiva del termine e mai attraversata dall’idea di prendersi sul serio. Un progetto che si candida a diventare in breve tempo uno dei prodotti originali Netflix più visti di sempre e che con ogni probabilità avrà uno o più seguiti, sui quali l’epilogo lascia spalancato un portone.

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