Perché acquistare una reflex nel 2019? Questa è una domanda che mi sono fatto più volte già verso la fine del 2018, anno in cui abbiamo assistito ad una vera e propria rivoluzione nel campo fotografico. Negli ultimi anni infatti, la fotografia, sia amatoriale che professionale, sembrava andare verso un senso unico: la volontà di trovare pretesti per acquistare una reflex. In questo editoriale vorrei spiegarvi il mio punto di vista su un anno che, sono sicuro, sarà pieno di sorprese nel campo fotografico.
Ricapitoliamo
Prima di tutto però, vorrei iniziare con una di quelle digressioni che a me piacciono tanto: cosa è successo nel 2018 nel settore della fotografia? Gli avvenimenti dello scorso anno mi hanno fatto capire che questo settore così tanto creativo e artistico sta sempre più “entrando” nelle tasche e negli zaini di tutti. Questo succede perché oggi è sicuramente più facile scattare una foto e per farlo non occorre essere professionisti.
Foto scattata con una ReflexSe tanti anni fa i processi di pre-produzione, produzione e post-produzione (chiamata “sviluppo”) erano operazioni riservate a professionisti del settore, oggi è sufficiente uno smartphone economico (mi viene in mente Xiaomi Mi A2) per creare un capolavoro artistico di discreta qualità. Se però, sotto certi punti di vista, tutto questo viene spesso visto come una minaccia per i produttori di reflex e fotocamere generiche, io trovo invece che l’evoluzione della fotografia all’interno dei dispositivi mobili e tascabili sia soltanto un vantaggio per chi in realtà si sta avvicinando a quest’arte. Non a caso infatti molti produttori hanno prodotto e stanno continuando a prodotti definiti “companion“, ossia fotocamere che si comportano come l’estensione di uno smartphone e delle possibilità fotografiche già presenti nella vostra tasca. Un esempio tangibile è Fujifilm XF10, una compatta pensata per accompagnare uno smartphone, smartphone che diventa mezzo di post-produzione e condivisione.
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“Ai miei tempi” – espressione insolita, lo so, per un quasi trentenne – se volevi avvicinarti alla fotografia avevi due strade: la prima era quella di comprare la fotocamera “povero edition“, ovvero quel dispositivo da 100€ dotato di un obiettivo nascosto che, una volta accesa la fotocamera, si estendeva quasi quanto il Chrysler Building in orizzontale e che prometteva fotografie a 12 milioni di miliardi di pixel quando in realtà erano un quadrato puro, oppure contare sul supporto economico esterno (come ad esempio dei genitori) per l’acquisto diretto di una bella reflex piena di tasti che vi avrebbero fatto subito pensare “quale tra questi mi permetterà di scattare una foto?”.
Indovinate un po’ quale delle due soluzioni fu il mio inizio? Bravi, proprio la prima.
Questo però mi ha permesso di conoscere, capire, comprendere e soprattutto desiderare un prodotto più efficace e prestante. Si, perché, sempre ai miei tempi (vi parlo di circa 15 anni fa), era già arrivato il momento dei tanto odiati “selfie allo specchio con i brillantini intorno agli occhi e le cinture con le stelle” ma c’era comunque una piccola élite che credeva (e crede tuttora) nella vera fotografia e, di conseguenza, si documentava, imparava davvero tutto, si nutriva di megapixel (e megapizze), tempi d’esposizione e diaframmi e usciva ogni giorno a fare foto (anche ai gattini eh, ma intanto qualcosa imparava).
Il mio zaino fotografico circa due anni faQuesto per farvi capire che oggi lo smartphone è il buono e il cattivo allo stesso tempo, perché permette di saltare uno step nella catena della passione fotografica e dell’avvicinamento ad una fotocamera vera ma offre anche la libertà a chiunque di fotografare qualsiasi cosa priva di senso e soprattutto di regole fotografiche.
Compreso questo discorso, e quindi il fatto che esistano davvero persone che si appassionano alla fotografia grazie ad un “banale” telefono, è giusto passare al tema principale di questo editoriale (io ve l’ho detto che amo le digressioni): è giusto acquistare una reflex nel 2019? Che si può altresì convertire in “quante reflex usciranno nel 2019?”
Tutto questo perché, come vi dicevo nell’incipit dell’articolo, il 2018 ha segnato un vero boom nella categoria delle fotocamere mirrorless, entrate a gamba tesa nel mercato fotografico tanto da costringere alcuni produttori decisamente “adagiati” sulle reflex a produrre e presentare nuovi modelli senza pentaprisma.
Per chi non lo sapesse infatti, il termine “mirrorless” si traduce esattamente in “senza specchio”, perché sono fotocamere prive del pentaprisma presente nelle reflex che è un sistema di specchi che consente per l’appunto di ottenere un “reflex”, cioè un riflesso della luce che, in questo modo, può arrivare prima nel mirino e poi sul sensore nel momento dello scatto per imprimere il tutto nella memoria (oggi) o nel rullino (un tempo).
Foto scattata con una MirrorlessA cosa serve una grande profondità di campo se non c’è un’adeguata profondità di sentimento.
– Eugene Smith
Reflex nel 2019: ne usciranno di importanti?
Sotto un punto di vista esclusivamente personale e basato sulla mia modesta esperienza in merito, potrebbe in parte essere un errore puntare su una reflex nel 2019, ma questo dipende prima di tutto dalle vostre esigenze. È sbagliato infatti dire che non è giusto acquistare una reflex piuttosto che una mirrorless o viceversa: tutto si basa sulle vostre esigenze, sul budget a disposizione e, perché no, anche su un po’ di gusto personale che non guasta mai.
Il 2018 per me è stato l’inizio del vero passaggio ad una fotocamera mirrorless, ed è stata una questione piuttosto delicata proprio perché io, da sempre Nikonista e appassionato di reflex (le sognavo quando avevo una compatta da 100€ le cui foto potevano essere paragonate a quelle della famosa fotocamera per Game Boy), ho deciso di sperimentare un sistema diverso e, per giunta, di un altro produttore.
Questo è successo perché, sempre basandomi sui miei interessi ma anche sulle richieste dei vari clienti, ho dovuto investire molto più tempo nella produzione video a discapito di quella fotografica e, per quanto i produttori possano impegnarsi a portare le tecnologie più moderne sulle reflex, le mirrorless rimarranno sempre almeno due spanne avanti per quanto concerne alcune peculiarità, come ad esempio la produzione di filmati.
Questo succede per tanti motivi, a partire dai profili colore, che includono il famoso “profilo FLAT” (dall’inglese “piatto”, cioè, in questo caso, privo di colori e da cui poi in post produzione potrete migliorare tonalità, saturazione e altro, ndr) e passando poi per una stabilizzazione migliore, un motore di autofocus più intelligente e così via. Insomma, tutte caratteristiche che sulle fotocamere mirrorless hanno fatto la differenza e stanno continuando a farla, facendo sembrare le reflex nel 2019 vecchie e appartenenti al passato.
Ovviamente le mirrorless possono anche scattare foto (ma immagino che questo lo sappiate già) e, nel momento in cui tutto questo succede, ci si trova di fronte anche a prodotti di estrema qualità, a risoluzioni altissime e che lasciano a bocca aperta (state pensando a Sony A7RIII, Panasonic S1R e Nikon Z7? Proprio loro). Insomma, a meno che non abbiate esigenze specifiche che richiedano una fotocamera con pentaprisma, perché un utente dovrebbe preferire una reflex nel 2019 al posto di una mirrorless? Sempre calcolando il fatto che quest’ultime sono molto più leggere, rapide, intelligenti, dinamiche e pronte ad accontentare più esigenze. Non sto dicendo che le fotocamere mirrorless siano più economiche, anzi, mi rendo conto che sotto ai 1000€ di budget ci sono tanti motivi (soprattutto economici) per scegliere ancora una reflex, ma, se le vostre esigenze sono superiori rispetto ad un semplice amatore, allora potreste considerare una “senza specchio”.
Lavorativamente parlando mi ritengo estremamente fortunato per il semplice motivo che sono in possesso di una reflex di fascia alta e di una mirrorless di fascia simile (non proprio lo stesso segmento ma quasi), tuttavia, senza fare nomi di alcun tipo in questo caso, trovo ancora comodità e piacevole abitudine nella reflex per alcune specifiche situazioni di scatto, come ad esempio la ritrattistica in studio. Come qualcuno di voi saprà, quando si scatta in studio con delle monotorce è necessario chiudere il diaframma (f/13 – f/18 a seconda delle esigenze), abbassare gli iso (ISO 100) e regolare il tempo d’esposizione basandosi sul famoso “tempo di sincro X“, cioè il limite di sync dei flash da studio (che varia da modello a modello ma, di solito, è intorno a 1/200 per la maggior parte dei modelli, monotorce sportive escluse). Questo discorso però diventa piuttosto difficile con una fotocamera che ha un mirino elettronico, proprio perché una mirrorless, basandosi sui parametri che voi impostate, vi offre già l’anteprima dello scatto che ancora non avete catturato. Calcolando però i settaggi che vi ho scritto poco sopra in una situazione da studio con luci spente e flash in attesa di scattare, ciò che vedrete nel display della mirrorless (o nel mirino) sarà un fantastico quadrato nero che non vi permetterà di definire al meglio l’inquadratura, al contrario di una reflex che, avendo un mirino “classico” non si farà influenzare da nulla. Certo, la vostra obiezione potrebbe essere “basta disattivare l’anteprima avanzata dal Live View (o impostazioni simili) e si risolve“, ma è altresì vero che ciò potrebbe non essere sufficiente in alcune situazioni o potrebbe portare ad un lieve delay (ritardo, ndr) nello scatto sufficiente a farvi perdere l’attimo.
Foto scattata con una ReflexC’è poi in realtà un altro motivo che potrebbe spingervi ad acquistare una reflex nel 2019: l’ergonomia. Tale caratteristica è sempre stata intrinseca nelle reflex e soprattutto dedicata principalmente, a parere mio, ad utenti con una dimensione generosa delle mani, perché diversamente non c’è molta differenza (anzi, potrebbero esserci delle difficoltà). Questo problema potrebbe essere in parte risolto anche nelle mirrorless, in quanto esistono battery grip e, ormai, anche corpi macchina più grandi del normale, ma si parla sempre di prodotti dedicati ai professionisti e di fascia molto alta.
Pertanto, per capire se è ancora giusto acquistare una reflex nel 2019 sono tante le domande che dovreste farvi, come ad esempio “quali sono le mie esigenze?” “qual è il budget a disposizione?” “quanto è grande la mia mano?” e così via.
Personas: le avventure di GianGianni e le fotocamere
Per essere però più preciso e farvi capire al meglio il mio discorso, vorrei farvi un esempio basato sulle personas, esattamente come si fa nelle strategie di marketing, quindi inventando delle finte persone che possano far parte del target d’interesse.
Foto scattata con una ReflexSupponiamo che GianGianni sia un ragazzo di 20 anni. Va ancora a scuola ed è molto appassionato di fotografia, tanto da voler passare da uno smartphone ad una fotocamera. GianGianni sa già che scatterà molte foto perché è appassionato e soprattutto sa che è disposto a spostarsi molto per fotografare, perché apprezza paesaggi e soggetti da immortalare. GianGianni è una persona a cui piace sperimentare e vorrebbe trasformare un giorno tutto questo in lavoro, ma attualmente ha un budget “limitato” a circa 600€, messi da parte a fatica. In questo caso, il mio consiglio sarebbe quello di acquistare una mirrorless in quanto la cifra è già sufficiente a comprare un prodotto basilare di tutto rispetto, un prodotto che può permettere a GianGianni di realizzare grandi scatti e, soprattutto, di sperimentare.
Poi c’è Leopoldina Adalberta, ragazza di 25 anni che ha un budget molto ridotto, lavora come commessa presso un negozio di vestiti e vorrebbe una fotocamera da portare con sé in alcune esigenze ma principalmente da usare nel negozio dove lavora per scattare qualche foto di abiti o uscire e fare reportage a qualche vernissage. Per tale esigenza, e con un budget ridotto, si può acquistare una reflex economica che offrirà buone possibilità e permetterà di entrare nel modo migliore all’interno del magico mondo della fotografia con una cifra compresa tra i 300€ e i 500€.
Foto scattata con una MirrorlessLa terza personas è Adalgiso, professionista che scatta ritratti nel settore della moda e che è abituato a fotografare con reflex professionali in studio sfruttando luci continue (quindi non monotorce). Adalgiso è incuriosito dalle mirrorless e vorrebbe trovare un prodotto più portatile per i tanti eventi che lo impegnano costantemente, oltre che per i suoi numerosi shooting concettuali a luce continua. Non ha particolari problemi di budget e pretende il massimo della qualità. Per Adalgiso una mirrorless potrebbe essere una “boccata d’aria” o di novità che riuscirebbe ad accontentarlo in termini di risparmio di peso e spazio, così può viaggiare con uno zaino più leggero o con una borsa dedicata più piccola.
L’esempio delle personas è servito, come serve nel marketing, ad evidenziare il reale target consigliato per un tipo di fotocamera, che sia essa una reflex o una mirrorless. Ciò che però non dovete assolutamente dimenticare è che, a prescindere dalla qualità, dal prezzo e dalle vostre esigenze, non è (quasi) mai la fotocamera a fare il fotografo. È il fotografo che capisce il mezzo che ha a disposizione e lo adatta per creare capolavori. Non dimenticatevi che i veri fotografi del passato catturavano capolavori con l’ausilio di “macchinari” estremamente complicati da usare e che richiedevano non solo grande esperienza ma anche una buona fetta di tempo per lo sviluppo. Oggi abbiamo tra le mani importanti rivoluzioni tecnologiche e spesso ci lamentiamo che “14 fps di scatto non sono sufficienti per la fotografia sportiva” (quando è assolutamente falso) o che “la fotocamera ci ha messo più di 0,25 secondi per mettere a fuoco un soggetto che si muove a 80km/h in una pista“.
Non dimenticatevi che, tantissimi anni fa, per scattare una foto illuminata da un flash era necessario non solo fare tutto a mano con incredibile conoscenza ma anche incendiare della polvere di magnesio per generare il lampo.
Foto scattata con una MirrorlessReflex nel 2019: le mie conclusioni
In conclusione, credo che il mercato delle mirrorless sia quello su cui puntare nel 2019 proprio perché finalmente tutti i produttori si sono decisi ad investire in questa tecnologia (al contrario di ciò che molti pensavano) e, di conseguenza, stiamo conoscendo fotocamere estremamente portatili e leggere ma in grado di offrire funzionalità incredibili. Sto parlando della fantastica qualità di scatto di Nikon Z7 (praticamente una Nikon D850 portatile), della favolosa raffica della Sony A9 e del superlativo stabilizzatore di Panasonic S1 / S1R, in grado di far impallidire qualsiasi gimbal esterno che normalmente dovreste avere per fare video in movimento. Pertanto si, ci sono alcuni motivi per acquistare una reflex nel 2019, ma anche altri per non farlo. La vera risposta può però arrivare soltanto da voi, dalle vostre esigenze e dal vostro budget. Se pensate che la fotografia possa diventare la vostra più grande passione o addirittura il vostro lavoro, non abbiate paura a “buttarvi”, ma fatelo sempre con la cognizione mentale di un amore incondizionato verso qualcosa che deve diventare parte integrante di voi stessi e che non può limitarsi ad un impegno sporadico soltanto quando ne avrete voglia.
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