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Le regole di Facebook non valgono per i VIP

Il programma XCheck assicura controlli extra nella moderazione dei contenuti per gli account celebri

Facebook sta usando un programma chiamato XCheck, che concede trattamenti speciali agli utenti VIP rispetto alle regole di moderazione dei contenuti sui social. Per persone con un determinato seguito mediatico, le regole sono ricontrollate e valutate diversamente rispetto agli utenti non famosi.

Facebook usa regole di moderazione diverse per gli utenti VIP con XCheck

Il Wall Street Journal ha rivelato alcune informazioni contenute in documenti interni che parlano del programma preferenziale di moderazione per i VIP, usato sia su Facebook che su Instagram. Normalmente, i contenuti che violino le regole sono riconosciuti dall’intelligenza artificiale o dai moderatori e rimossi. Invece chi fa parte del programma XCheck subisce un processo diverso, più raffinato.

Innanzitutto, i contenuti dei VIP non sono automaticamente rimossi dall’algoritmo di controllo. Invece restano online mentre la segnalazione arriva ai moderatori. Ma non moderatori qualsiasi, assunti attraverso ditte esterne. Tutti esperti sotto contratto direttamente con Facebook, assunti a tempo pieno e preparati a gestire situazioni delicate.

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Secondo il rapporto pubblicato dal Journal, ci sono almeno 5,8 milioni di VIP per Facebook nel 2020. Fra questi, per esempio, il calciatore brasiliano Neymar. Che nel 2019 ha postato su Facebook la foto senza vestiti di una donna che lo aveva accusato di stupro. Contenuti di questo tipo sono immediatamente rimossi di solito. Ma i moderatori “normali” non hanno potuto rimuovere il post, che è stato visto da 56 milioni di persone. Tutto a causa del programma per VIP XCheck.

Il responsabile della comunicazione per Facebook Andy Stone ha spiegato su Twitter che la pratica non è segreta. Si tratta solo di “dare un secondo strato di moderazione per assicurarsi di aver applicato le regole correttamente”. Inoltre il portavoce spiega che l’azienda sta già lavorando a “migliorare” questo sistema di whitelisting.

Stone non ha specificato il “come” di questo miglioramento. Fino a notizia contraria, dobbiamo quindi prendere atto che Facebook adotta due sistemi diversi di moderazione in base alla popolarità della persona o della pagina. Vi terremo aggiornati.

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Source
The Wall Street Journal

Stefano Regazzi

Il battere sulla tastiera è la mia musica preferita. Nel senso che adoro scrivere, non perché ho una playlist su Spotify intitolata "Rumori da laptop": amo la tecnologia, ma non fino a quel punto! Lettore accanito, nerd da prima che andasse di moda.

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