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Rete unica, arriva l’accordo per integrare Tim e Open Fiber

CDP Equity, KKR, Macquarie, Open Fiber e TIM firmano il Memorandum of Understanding

Cassa depositi e prestiti, Tim e Open Fiber hanno siglato l’accordo per la rete unica in Italia. Il memorandum firmato vuole creare “un solo operatore delle reti di telecomunicazioni, non verticalmente integrato” che possa “accelerare la diffusione della fibra ottica sull’intero territorio nazionale“. In modo da portare la connessione rapida della fibra in tutto il Paese.

Rete unica nazionale, l’accordo dà il via all’integrazione di Tim e Open Fiber

Già lo scorso 2 aprile 2022 le società avevano dichiarato l’intenzione di arrivare a una rete integrata in tutto il Paese. Questo ulteriore passo fa però capire l’intenzione di arrivare a definire i dettagli in breve. Infatti, pur non vincolante, il “Memorandum of Understanding” impegna a trovare un accordo definitivo entro il 31 ottobre. Con le parti che dovrebbero ben prima arrivare a definire i dettagli: la procedura sembra sulla buona strada.

L’intesa annunciata oggi prevede un operatore controllato da CDPE e partecipato da Macquarie (azionista di Open Fiber) e KKR (azionista di FiberCop di Tim), che acceleri il dispiegamento della fibra ottica e delle infrastrutture VHCN (Very High Capacity Networks). Un obiettivo che dovrebbe rendere accessibili i servizi internet più efficienti e innovativi a tutto il mercato. Quindi sia ai privati che alle imprese e agli enti pubblici, qualcosa che gli esperti ritengono fondamentale per lo sviluppo del Paese.

L’integrazione

Secondo quanto deciso e comunicato dalle società, la scaletta è già fissata. Ci sarà una “la separazione delle attività infrastrutturali di rete fissa da quelle commerciali di TIM“. Le attività infrastrutturali (quindi la diffusione delle reti in Italia) saranno integrate con la rete controllata da Open Fiber, anche se le modalità sono ancora in fase di definizione. In questo modo Tim focalizzerà l’attenzione sui servizi e la trasmissione dati.

fibra ottica Italia

Nel Memorandum le aziende specificano che tutte le operazioni necessarie passeranno dall’approvazione della autorità competenti, sia a livello nazionale che europeo. Inoltre, resta ancora il passaggio dagli investitori: l‘assemblea degli azionisti Tim dovrà approvare il progetto entro il 31 ottobre 2022 per continuare l’operazione.

L’obiettivo quindi è arrivare a un accordo chiaro entro la fine di ottobre, idealmente anche prima (secondo quanto riportano fonti vicini ai due gruppi). Una volto definito, la CONSOB e i garanti italiani ed europei avveleranno il progetto, valutando che sia nell’interesse di noi consumatori e delle aziende che sfrutteranno la nuova rete.

Questa operazione potrebbe portare alla copertura più vasta possibile della fibra sul territorio italiano. Una connessione rapida non è solo una comodità per guardare Netflix e Disney+ senza rallentamenti. Sempre più diventa una necessità per aziende di ogni dimensione. E con il crescente uso dello smart working e la possibile della didattica a distanza per gli studenti, ogni casa può sfruttare questa risorsa.

Vi terremo aggiornati sugli sviluppi di questo importante accordo.

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Stefano Regazzi

Il battere sulla tastiera è la mia musica preferita. Nel senso che adoro scrivere, non perché ho una playlist su Spotify intitolata "Rumori da laptop": amo la tecnologia, ma non fino a quel punto! Lettore accanito, nerd da prima che andasse di moda.

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