Da oggi entrano in vigore le nuove disposizioni ministeriali che fanno parte della nuova fase 2. Sono molte le novità che coinvolgono sia I privati che le imprese, vediamo cosa è possibile fare e cosa invece risulta ancora proibito.
Fase 2: cosa si può fare
Si allentano le limitazioni per quanto riguarda la mobilità e gli incontri, ecco una lista dei cambiamenti principali e come non incorrere in sanzioni:
- sono consentiti gli spostamenti all’interno della regione anche se tuttavia le singole regione potrebbero optare per regolamenti più restrittivi in base alle situazioni locali;
- all’interno della regione, per quanto riguarda gli spostamenti, non è più necessaria l’autocertificazione, sarà invece ancora obbligatoria per gli spostamenti extra regionali;
- si estende la possibilità di incontrare persone, dai parenti e congiunti agli amici, tuttavia è ancora vietato creare assembramenti di persone;
- riprendono le funzioni religiose;
- riaprono le attività economiche, produttive e sociali.
Fase 2: cosa non si può fare
Sono ancora presenti tuttavia alcune limitazioni, specialmente per gli spostamenti. Sono infatti “vietati gli spostamenti con mezzi di trasporto pubblici e privati, in una regione diversa rispetto a quella in cui attualmente ci si trova, così come quelli da e per l’estero”. Per questo ulteriore passo è necessario aspettare fino al 3 giugno.
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Le regole da rispettare per le attività
La ripartenza è comunque guidata da una serie di istruzioni per preservare la sicurezza di lavoratori e clienti. Ecco I punti fondamentali a cui attenersi:
- per qualsiasi attività si dovrà sempre privilegiare l’utilizzo di strumenti di pagamento elettronico;
- nei ristoranti la distanza minima da rispettare è di un metro, qualora siano presenti barriere fisiche tra I tavoli la distanza può essere ridotta;
- per I servizi di ristorazione la prenotazione non risulta obbligatoria ma suggerita, per un periodo di 14 giorni;
- per parrucchieri e saloni di bellezza invece la prenotazione è obbligatoria;
- negli alberghi, agriturismi ed altre strutture ricettive si deve rispettare comunque la distanza di sicurezza imposta ad almeno un metro;
- nei negozi di abbigliamento si dovranno utilizzare mascherine e guanti monouso;
- nelle palestre la distanza minima è fissata a due metri;
- nelle spiagge ogni ombrellone deve prevedere una superficie utilizzabile di almeno 10 metri quadrati, mentre tra le sdraio è prevesta una distanza minimia di 1,5 metri.
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- Ideale per attività commericali, uffici, enti pubblici, condomini o qualsiasi tipo di struttura soggetta al frequente...
Quel giretto fuori porta potrebbe costarvi caro
Per completezza di informazioni è necessario essere a conoscenza dei rischi in caso di mancato rispetto delle linee guida o delle restrizioni presenti. Per quanto riguarda la violazione delle regole, sia per le persone fisiche che per le imprese, si rischia una sanzione amministrativa da 400 a 3.000 €. Bisogna ricordare infatti che lo spostamento al di fuori della propria regione è consentito solo per comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza e per motivi di salute, ed esclusivamente a fianco di una autocertificazione. Se l’effrazione viene commessa attraverso l’utilizzo di un veicolo può addirittura aumentare di un terzo. Per quanto riguarda invece le imprese, oltre alla sanzione pecuniaria si applica anche quella accessoria ovvero la chiusura dell’attività da 5 a 30 giorni fino al ripristino delle condizioni di sicurezza.
Obbligo di restare a casa
Nonostante queste nuove direttive che permettono un più ampio respiro nella quotidianità, restano ferree le restrizioni per tutti I positivi o per coloro che hanno sintomi. In presenza di febbre oltre 37,5 gradi, o di test positivi al Covid–19 permane l’obbligo di restare a casa per preservare la propria salute e quella degli altri.
Validità del decreto e delle linee guida
Per quanto tempo verranno mantenute queste regolamentazioni? Attualmente non ci è ancora dato saperlo, ma il decreto attuale ha validità dal 18 Maggio al 31 Luglio. Dal 3 giugno spariranno anche le autocertificazioni, rimaste obbligatorie solo per spostatementi al di fuori della regione. Tutte queste norme sono direttive imposte a livello nazionale, nulla toglie che le singole regioni, in presenza di comprovate motivazioni, possano modificare le linee guida ed imporre ulteriori procedure o limitazioni. Se volete approfondire ecco il decreto ufficiale
Ultimo aggiornamento 2024-10-06 / Link di affiliazione / Immagini da Amazon Product Advertising API
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