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I regali di Natale? Un quarto viene riciclato, in parte anche online

A dirlo è un’indagine del Codacons

Cari lettori di Techprincess, possiamo tutti tirare un sospiro di sollievo: il Natale è alle spalle.

No no, nessuna posizione iconoclasta verso una festa che, semmai, ci piace moltissimo. Ma possiamo rallegrarci di avere superato indenni anche per quest’anno l’inquietante incombenza dei regali. Inquietante e doppia. Da una parte infatti c’è la lista dei doni da comprare, che già corrisponde a un’impresa titanica. Quando poi si è terminato l’ultimissimo acquisto e si sta varcando la soglia di casa, veniamo visitati dall’agghiacciante immagine del pronipote della vicina di casa. Lei ci ha fatto capire di aver preso un pensierino per nostra figlia, come non ricambiare con qualcosa per il suo unico, adorato pronipote?

Altrettanto inquietante è però la lista dei regali che riceviamo. Spesso ingombranti, del tutto lontani dai nostri gusti oppure così azzeccati che… in tre amici hanno pensato bene di farci avere esattamente lo stesso identico oggetto.

Scherzi a parte, una buona percentuale dei doni natalizi ricevuti non sono graditi. Al punto che ogni anno è messo in moto un ingente riciclo dei regali di Natale.

Codacons lo ha indagato, mostrando che quest’anno l’online ha un ruolo non piccolo proprio in questo singolare riciclo.

riciclo regali di Natale

Il riciclo dei regali di Natale: la ricerca del Codacons

Il primo dato della ricerca del Codacons riguarda la percentuale dei regali per nulla o poco graditi.

Il Codacons (Coordinamento delle associazioni per la difesa dell’ambiente e dei diritti degli utenti e dei consumatori) riporta numeri sorprendenti: il riciclo dei regali di Natale riguarda un dono su quattro. E ciò significa inevitabilmente che i doni sgraditi saranno in una percentuale ben maggiore, dal momento che non certo tutti i regali che fanno storcere il naso vengono riciclati.

Un’idea di quanti regali non piacciano ce la dà un altro report, quello condotto da NielsenIQ per eBay, di cui vi abbiamo parlato in un altro articolo. Da questa indagine risulta che circa tre italiani su dieci ricevono almeno un regalo sgradito ogni Natale. Una curiosità: la categoria da cui più di ogni altra ci si aspetta di ricevere un dono poco azzeccato è rappresentata, con il 31%, da zii e cugini. Forse perché si tratta di un rapporto di parentela che spesso non prevede una frequentazione assidua. E quindi una conoscenza approfondita dei gusti individuali.

Il riciclo: dove finiscono i regali di Natale sgraditi?

Ma di un dono che ci persuade davvero poco cosa si fa?

Codacons ha indagato in modo approfondito cosa succede a quel venticinque per cento di doni che alimentano il riciclo dei regali di Natale. Quelli, per capirci, che non nascondiamo in fondo a un cassetto nella speranza che chi ce lo ha fatto non ce ne chieda mai conto.

Ebbene, ecco le percentuali che riguardano il venticinque per cento dei regali totali, quelli cioè che saranno riciclati. Circa il 50% viene ri-regalato ad altri (diversi da chi lo ha dato a noi, speriamo). Il 17% viene invece restituito ai negozi, specie se si ha la possibilità di avere in cambio denaro contante, un buono acquisto per il futuro o il cambio immediato con altri prodotti più vicini al nostro gusto.

Infine, ecco la percentuale che più caratterizza il Natale 2021: ben il 33% dei regali poco graditi viene messo in vendita online.

Il riciclo online

Ecco come Codacons motiva il fatto che ben un regalo riciclato su tre passa attraverso l’online.

La tecnologia ha modificato radicalmente le abitudini degli italiani. Se prima i regali meno azzeccati o sgraditi finivano sul fondo di un armadio o venivano riciclati o parenti o amici, oggi possono essere monetizzati attraverso piattaforme e app nate proprio allo scopo di vendere capi di abbigliamento accessori o prodotti inutilizzati.”

E quindi prende il via un mercato fiorente, che – se i conti non ci ingannano – coinvolge circa l’8% del totale dei regali acquistati per Natale (percentuale ottenuta calcolando un terzo del 25% del numero complessivo). Regali che trovano una seconda vita grazie ad app, social network e siti di e-commerce.

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Dove vendere online ciò che non piace?

Codacons non specifica i luoghi virtuali in cui avviene il riciclo dei regali di Natale.

Ma non si fatica a immaginare i nomi delle piattaforme più utilizzate. Due grandi classici sono ormai eBay (che rimane un must) e Facebook Marketplace, comodo perché contenuto nel più popolare social.

Oggi però proliferano le sempre più numerose app che permettono di vendere e acquistare oggetti di pressoché qualunque categoria merceologica. Due tra le più famose sono l’italianissima Subito e la lituana Vinted, leader nella compravendita di vestiti.

Ambito insidiosissimo, per quanto riguarda i regali di Natale, quello dei libri. Ma niente paura: con Acciobooks è possibile scambiare volumi con gli altri utenti.

NextDoor, lo dice il nome, è un’applicazione nata per favorire gli scambi tra chi abita non lontano. E ha addirittura la sezione Occasioni.

E vi abbiamo citato solo alcune delle numerosissime applicazioni adatte a ogni gusto e… a ogni oggetto di cui si desidera sbarazzarsi.

Insomma: un tempo il Natale era una festa, vuoi vedere che adesso sta diventando un business?

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Claudio Bagnasco

Claudio Bagnasco è nato a Genova nel 1975 e dal 2013 vive a Tortolì. Ha scritto e pubblicato diversi libri, è co-fondatore e co-curatore del blog letterario Squadernauti. Prepara e corre maratone con grande passione e incrollabile lentezza. Ha raccolto parte delle sue scritture nel sito personale claudiobagnasco.com

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