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Rimuovere i caricabatterie dalle confezioni degli smartphone fa davvero bene all’ambiente?

Apple pubblica i suoi numeri: risparmiate 861.000 tonnellate di metalli

Apple ha sempre giustificato la sua decisione di rimuovere i caricabatterie dalla confezione dei nuovi iPhone 12 come una scelta ecosostenibile, per impattare meno sull’ambiente. Alla presentazione dell’ultima generazione di smartphone, infatti, la società di Cupertino ha dichiarato che ogni famiglia ha molti caricatori inutilizzati e inserirne uno nuovo nella confezione sarebbe stato inutile dal punto di vista funzionale e dannoso per l’ambiente. Gli utenti, fin dall’inizio, hanno pensato che la sostenibilità fosse solo una giustificazione, ma dopo sei mesi Apple ha deciso di pubblicare un report dove si mostrano i benefici ambientali della mancanza dei caricabatterie di iPhone 12.

Apple ha risparmiato 861.000 tonnellate di rame, stagno e zinco rimuovendo i caricabatterie dalle confezioni di iPhone 12

Ebbene sì, quella che sembrava solo una giustificazione per poter tagliare alcuni costi di produzione, ha invece avuto i suoi frutti dal punto di vista dell’ecosostenibilità. Apple, infatti, ha pubblicato l’Environmental Progress Report 2021, il suo report annuale dove solitamente annuncia i progressi ambientali dell’anno appena concluso. Nel report si può notare quanto la rimozione dei caricabatterie di iPhone 12 abbia impattato positivamente. Sono state infatti risparmiate 861.000 tonnellate di rame, stagno e zinco.

Apple, inoltre, riducendo sensibilmente le dimensioni della confezione dei nuovi iPhone, ha potuto risparmiare anche la carta e la plastica usate per l’imballaggio. Nel report si legge come l’utilizzo della plastica per gli imballaggi, dal 2015, sia stata ridotta del 65%. Questa riduzione ha permesso di diminuire le emissioni della produzione e del trasporto, poiché le confezioni più piccole consentono di trasportare molti più iPhone in un solo bancale. Per la precisione il 70% in più di confezioni di iPhone 12.

caricabatterie iphone 12 e 12 pro

Tutte le iniziative di Apple per ridurre le emissioni hanno permesso di passare dal picco di 38,4 milioni di tonnellate di CO2 emesse nel 2015 a 22,6 milioni di tonnellate del 2020. Una differenza immensa, che porta la mela morsicata a prevedere l’annullamento totale delle emissioni entro il 2030. Inoltre Apple ha ridotto anche l’energia utilizzata dai suoi prodotti per una diminuzione totale di 13,9 milioni di kWh nel 2020. Il report completo è disponibile visitando il sito ufficiale di Apple.

Dopo Apple, tante altre aziende hanno rimosso l’alimentatore a muro dalle proprie confezioni

Apple, come per molte altre cose – ad esempio l’introduzione del notch – ha fatto da apripista nella questione della rimozione dei caricabatterie dalle confezioni. Dopo di lei, molte altre aziende hanno intrapreso questa strada che punta alla sostenibilità e a ridurre l’impatto ambientale. Xiaomi, poche settimane dopo la presentazione di iPhone 12, ha avvisato che il suo Xiaomi 11 sarebbe arrivato senza alimentatore a muro.

A ruota anche Samsung ha presentato la sua gamma Galaxy S21 senza alimentatore e senza auricolari in confezione, sempre per ridurre al minimo l’impatto sull’ambiente. Ma la lista continua ancora, come i nuovi smartphone di Nokia presentati pochi giorni fa e Huawei, che ha recentemente avvisato che eliminerà i caricabatterie dalle sue confezioni.

samsung galaxy s21

Si tratta anche di una scelta economica?

Non c’è alcun dubbio che alla base di queste decisioni ci sia il desiderio di impattare meno, con i propri prodotti, sull’ambiente. Però alcuni – possiamo dire molti – consumatori scettici pensano che dietro ci sia anche una scelta economica. Produrre meno caricatori, infatti, riduce i costi per le aziende. Ma per gli utenti?

Almeno per quanto riguarda Samsung e Apple, si è quasi costretti a comprare separatamente il caricabatterie. Sì, perché le due aziende includono in confezione un cavo dati con uscita USB Type-C e raramente in casa abbiamo un alimentatore a muro con questo standard. Questo significa che, se anche ci fosse un risparmio sull’acquisto dello smartphone, comunque il consumatore dovrebbe affrontare una spesa aggiuntiva. La soluzione sarebbe offrire uno sconto per gli alimentatori, almeno al lancio dello smartphone – alcune aziende già lo fanno, ma non tutte – e standardizzare la modalità di ricarica. Come abbiamo visto, rimuovere i caricabatterie dalle confezioni riduce davvero l’impatto sull’ambiente, ma c’è la necessità di offrire al consumatore una soluzione per evitare che tutti i benefici si annullino con l’acquisto separato di un alimentatore.

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Source
PhoneArena

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