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La Russia sta per disconnettersi da Internet

La guerra tra Russia e Ucraina non è uno scontro che si svolge unicamente sul campo. Quella a cui stiamo assistendo è (anche) una cyber war, una di quelle che si combattono tanto nel mondo reale quanto in quello virtuale.
Dopo giorni di scontri con gli hacker di Anonymous e la sospensione dei servizi offerti dai colossi della tecnologia, Mosca sembra pronta alla più estrema della soluzioni: abbandonare Internet.
O meglio, abbandonare la versione globale della rete, quella che usiamo tutti i giorni e che ci permette di navigare ovunque, senza limiti.

Stando a quanto riportato su Twitter da EMPR, un media ucraino indipendente, la Russia ha chiesto di trasferire tutti i server e i domini all’interno dei confini di Stato per prepararsi alla disconnessione dall’Internet globale.
A testimoniare tutto questo ci sarebbero due pagine di documenti che descrivono nel dettaglio l’infrastruttura della nuova rete.

La prospettiva è decisamente inquietante. Prima di tutto viene violato uno dei principi di Internet, quello secondo cui l’accesso dovrebbe essere libero, sempre e comunque. In secondo luogo questo condannerebbe i russi ad un’informazione unicamente di parte e al totale isolamento dal resto del mondo.
Ma c’è di più. La Russia si prepara da anni a questa eventualità. Nel 2019 infatti Mosca aveva effettuato un test per verificare la fattibilità della cosa, spiegando che l’intento era quello di difendersi da eventuali cyber attacchi e coprendo i costi necessari alla modifica dell’infrastruttura da parte dei diversi operatori. Insomma, è evidente che sanno già come muoversi e cosa aspettarsi. La domanda è: lo faranno davvero?

AGGIORNAMENTO DELLE 11.00

Arriva la conferma da parte dei servizi di intelligence occidentali, che hanno tradotto la nota trasmessa dal viceministro dello sviluppo digitale, comunicazione e mass media Cernenko.

Questi gli 8 punti che dovranno essere rispettati:

  1. Verificare la presenza dell’accesso degli account personali degli amministratori dei domini dei siti pubblici in rete Internet. In caso di assenza dell’accesso eseguire le azioni richieste su ripristina accesso
  2. Aggiornamento e (o) rendere più complessa la politica della password, modifica password account personale del registratore dei domini, password degli amministratori di risorse pubbliche e, se possibile, introdurre fattori di autentificazione aggiuntivi per gli utenti.
  3. Passare ad utilizzare i server di DNS localizzati sul territorio della federazione russa.
  4. Cancellare da pagine HTML tutti i codici Javascript scaricati da risorse estere.
  5. In caso di utilizzo di hosting estero, spostare le risorse pubbliche posizionate su di esso verso un hosting russo.
  6. In caso di inserimento di una risorsa pubblica nella zona di dominio diverso dalla zona di dominio russo se possibile spostarlo alla zone di dominio “ru”.
  7. Comunicare a tutti gli enti dipendenti l’elenco delle misure di potenziamento delle risorse pubbliche.
  8. Informare con lettera ufficiale indirizzata al ministero dello sviluppo digitale della Russia l’esecuzione delle misure entro il 15 marzo. In caso di rifiuti che comportano indisponibilità delle risorse pubbliche segnalare al ministero dello sviluppo digitale.

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Erika Gherardi

Amante del cinema, drogata di serie TV, geek fino al midollo e videogiocatrice nell'anima. Inspiegabilmente laureata in Scienze e tecniche psicologiche e studentessa alla magistrale di Psicologia Clinica, dello Sviluppo e Neuropsicologia.

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