Samsung Galaxy Note 20 Ultra recensione
Agosto è ormai da anni il mese di Galaxy Note. Samsung infatti approfitta di un periodo relativamente tranquillo per presentare al mondo uno dei suoi top di gamma, catturando così l’attenzione di milioni di appassionati. In realtà questa strategia risulta, a nostro avviso, quasi superflua: Galaxy Note, con le sue peculiari caratteristiche, ha ormai un suo pubblico consolidato che attende con trepidazione l’arrivo dell’ultimo modello.
Quest’anno i nuovi arrivati sono due. Il maggiore si chiama Samsung Galaxy Note 20 Ultra ed è l’evidente fusione tra l’S20 Ultra presentato a febbraio e Note 10 Plus, sbarcato sul mercato nel 2019. A noi è piaciuto moltissimo e vi raccontiamo perché in questa recensione.
La video-recensione
Una colorazione accattivante
Samsung Galaxy Note 20 Ultra è disponibile in 3 colorazioni differenti: Mystic Black, Mystic White e Mystic Bronze. Quest’ultimo è sicuramente il più particolare dei tre, nonché quello che abbiamo avuto modo di testare negli ultimi giorni. Inutile dire che catturerà l’attenzione di chiunque vi circondi, distinguendosi nettamente non solo dai suoi fratelli ma anche da tutto il resto della concorrenza. Non a tutti però piace: alcuni lo trovano troppo appariscente, altri troppo femminile, eppure ha l’evidente vantaggio di essere opaco. Questo significa che rispetto ai suoi fratelli non trattiene le impronte, così non dovrete passare il vostro tempo a pulirlo.
Messa da parte la colorazione, parliamo del design di Galaxy Note 20 Ultra. Il nuovo top di gamma di Samsung si presenta con le linee squadrate del suo predecessore ma eredita il modulo fotografico posteriore di S20 Ultra. Una scelta che non abbiamo particolarmente apprezzato perché rende il dispositivo un po’ instabile una volta appoggiato su una superficie piana. Non si tratta però di un ostacolo insormontabile: basta una cover per riportare tutto alla normalità.
Rispetto al modello del 2019 cambia poi la posizione dei tasti, ora spostati a destra, mentre la S Pen si trova a sinistra. Cresce invece di pochissimo il display: mentre il Note 10 Plus offriva uno schermo da 6,8″, Note 20 Ultra raggiunge i 6,9″. Il pannello, curvo ai bordi, è un Dynamic AMOLED 2X protetto dal Corning Gorilla Glass 7 e con una frequenza di aggiornamento che raggiunge i 120 Hz. Per evitare di intaccare l’autonomia del dispositivo Samsung ha deciso di optare per la modalità adattiva, lasciando all’intelligenza artificiale il compito di passare da 60 a 120 Hz quando necessario.
Non dimentichiamo poi la presenza del lettore d’impronte sotto al display, davvero rapidissimo, e la certificazione IP68 per la resistenza a polvere e acqua.
E l’ergonomia? Le dimensioni di Note 20 Ultra sono ovviamente generose ma non avrete grandissime difficoltà a gestirlo, anche se spesso avrete bisogno di entrambe le mani. Ci ha un po’ spaesati invece il cambio della S Pen ma niente a cui non sia possibile abituarsi nel giro di qualche giorno
Una S Pen migliorata
La S Pen, lo stilo abbinato a Galaxy Note, è il vero elemento distintivo di questo dispositivo. Apparentemente sembra superfluo ma, una volta abituati, lo userete sempre, non solo per gli appunti ma anche per navigare ed utilizzare qualsiasi altra applicazione.
Design e dimensioni sono le stesse del pennino di Note 10 e Note 10 Plus ma abbiamo qualche interessante novità hardware e software. Prima di tutto la latenza passa da 59 ms a 9 ms. Apparentemente un dato inutile ma vi accorgerete subito della differenza: la sensazione è praticamente la stessa della penna sulla carta, senza ritardi fastidiosi. Scrivere e disegnare diventano così ancora più naturali e difficilmente riuscirete a farne a meno.
Sul fronte software invece troviamo 5 nuove air action, ossia gesti che potete fare “in aria” tenendo premuto il tasto della S Pen. Tra questi troviamo la possibilità di tornare alla home, catturare uno screenshot e andare alla schermata precedente; in più ritroviamo le funzionalità presenti lo scorso anno come lo zoom una volta aperta la fotocamera o la possibilità di usare lo stilo per scattare una foto a distanza. Una bella comodità se non volete o potete toccare il display anche se richiedono tutte un po’ di pratica.
Ad accompagnare la nuova S Pen troviamo infine Samsung Notes, il software proprietario che vi permette di prendere appunti e che consente la sincronizzazione delle note su tutti i vostri dispositivi. Il colosso coreano ora permette il salvataggio dei file in nuovi formati, tra cui Power Point, di raddrizzare il testo e, a partire da novembre 2020, di effettuare il sync anche con Microsoft OneNote.
- La precisione di S Pen incontra la potenza di Galaxy Note20. Grazie alla versatilità del Bluetooth, il controllo...
- Prestazioni avanzate con 8GB di RAM e il potente processore Exynos 990. Puoi archiviare migliaia di foto e video ad alta...
- L'ampia batteria intelligente da 4300 mAh assicura un utilizzo prolungato senza preoccupazioni. Con la Ricarica...
Samsung Galaxy Note 20 Ultra recensione: l’hardware
È quasi inutile dirlo: Samsung Galaxy Note 20 Ultra è davvero potente. Sotto la scocca troviamo il processore Exynos 990, 12 GB di RAM e 256 o 512 GB di memoria interna. Tutto questo vi permette di svolgere ogni genere di attività, gaming compreso. Vi ricordiamo infatti che la partnership con Microsoft include anche l’ottimizzazione per Project xCloud, il servizio di giochi in streaming di Xbox che sarà disponibile a partire dal 15 settembre, incluso nell’abbonamento a Xbox Game Pass. Potrete quindi giocare su Note 20 Ultra e Note 20 a circa 100 giochi differenti, normalmente disponibili solo su PC e Xbox One.
Sul fronte connettività invece abbiamo 5G, WiFi 6, Bluetooth 5.1, GPS ed NFC, mentre l’audio è affidato allo speaker inferiore e alla capsula auricolare che garantiscono risultati davvero eccellenti. Il volume è alto e il suono pulito e bilanciato. L’esperienza d’ascolto poi non viene intaccata nemmeno coprendo accidentalmente i due altoparlanti, così non dovrete preoccuparvi di tenere lo smartphone in una posizione particolare per sentire video e musica.
Qualche parola infine per il software. A bordo ritroviamo Android 10 con la One UI 2.5 di Samsung. L’interfaccia personalizzata di Samsung ci offre non ci regala grosse sorprese. Il software è lo stesso degli altri top di gamma coreani: ritroviamo così le funzionalità della S Pen, i temi, la modalità notturna e soprattutto Samsung DeX che ora funziona anche in modalità wireless. Potete quindi utilizzare come secondo schermo le TV Samsung del 2019 e gli altri schermi dotati di Miracast.
Quanto dura la batteria?
L’autonomia non è mai stata il punto forte di Samsung Galaxy Note 10 e 10 Plus e non lo è nemmeno di Note 20 Ultra. I 4500 mAh, complice la CPU energivora e 120 Hz, vi portano a fine giornata, ma niente di più.
In compenso potete usare la ricarica rapida da 25 W e quella wireless a 15 W per dargli una botta di energia quando ne ha bisogno.
Samsung Galaxy Note 20 Ultra recensione: la fotocamera
Il comparto fotografico è davvero simile a quello di Galaxy S20 Ultra. Non solo per il modulo sporgente ma anche per i sensori che lo compongono.
Di seguito una breve tabella riepilogativa.
Samsung Galaxy Note 20 Ultra | Samsung Galaxy S20 Ultra |
Principale da 108 MP
Ultragrandangolare da 12 MP Teleobiettivo da 12 MP | Principale da 108 MP
Ultragrandangolare da 12 MP Teleobiettivo da 48 MP |
Dimensione foto: 9000 x 7000 pixel | Dimensione foto: 12000 x 9000 pixel |
Sensore Laser AF | Fotocamera 3D ToF |
Frontale da 10 mp | Frontale da 40 MP |
Ma come si comporta nella quotidianità? L’abbiamo chiesto al nostro esperto.
Il modulo a tre fotocamere offre risultati molto buoni a tutte le lunghezze focali. L’ottica ultra grandangolare da 12 MP, che spesso è quella che può creare più problematiche, mi ha colpito per la resa costante lungo tutto il fotogramma. Non si vedono cadute di luce ai bordi e la gamma dinamica è davvero buona. Questi sono aspetti molto importanti soprattutto per riprese panoramiche e di paesaggio.
Si notano passi in avanti rispetto a S20 Ultra anche per quanto riguarda il sensore con teleobiettivo. Si tratta di un 5x ottico strutturato con un sistema periscopico e che può raggiungere con un sistema ibrido i 50x. Samsung rinuncia quindi ai 100x ma continua a chiamare anche questo “Space Zoom”. Ovviamente alla massima estensione i risultati lasciano molto a desiderare, quasi fossimo davanti a qualcosa di astratto. Ma con Note 20 Ultra, rispetto a S20 Ultra, anche in questo astratto c’è del dettaglio che ci permette di avere più che una vaga idea di ciò che si è fotografato. Anche qui, quindi, ottimo il lavoro lato software in casa Samsung. I risultati a 5x sono ottimi e come rimangono di buona qualità anche a 15 o 20x.
Ed eccoci alla fotocamera principale. Ritroviamo i 108 milioni di pixel di S20 Ultra, ma soprattutto troviamo un aggiornamento per quanto riguarda l’autofocus. Il nuovo sistema laser è più veloce e preciso. Parlando di qualità, invece, il consiglio è quello di lavorare sfruttando l’ormai famoso pixel binning per contare su dei pixel più grandi di quelli originali e quindi far incamerare al sensore più luce. I risultati saranno più gradevoli. Un classico di Samsung è quello di avere immagini leggermente troppo sature e troppo contrastate: con Note 20 Ultra, è vero che in alcuni casi il contrasto è forse troppo marcato, ma è anche vero che nella maggior parte dei casi che abbiamo esaminato le fotografie sono ben bilanciate e naturali.
Infine, anche sulle fotografie notturne ho notato un netto miglioramento. Con Note 20 Ultra, alla stessa sensibilità di S20, le immagini sono migliori sotto tutti i punti di vista. La luce è uniforme da bordo a bordo e quindi tutti gli elementi della scena sono ben visibili. Manca chiaramente del dettaglio, ma ad alte sensibilità e con sensori così piccoli è difficile chiedere più di quanto offra Note 20 Ultra.
In conclusione ho trovato le immagini realizzate con Note 20 Ultra davvero piacevoli, ma quello che più di tutto mi ha colpito è stato l’incredibile lavoro dal punto di vista software. Il modulo principale è di base la stesso di S20, ma i risultati premiano sicuramente Note 20 Ultra.
Samsung Galaxy Note 20 Ultra: scheda tecnica
Come sempre prima di trarre le dovute conclusioni, rivediamo le specifiche tecniche del dispositivo:
Dimensioni: 164,8 x 77,2 x 8,1 mm
Peso: 208 g
Display: 6,9″ Dynamic AMOLED 2X – 1440 x 3200 pixel
CPU: Exynos 990
RAM: 12 GB
Memoria: 256/512 GB
Rete: 5G – Dual SIM
Connettività: Wi-Fi 802.11 a/b/g/n/ac/ax, Bluetooth 5.1, USB-C, GPS, NFC
Batteria: 3.140 mAh
Fotocamera posteriore: 108 MP + 12 MP + 12 MP
Fotocamera anteriore: 10 MP
Video: 8K @24 fps
Sistema operativo: Android 10 con One UI 2.5
Samsung Galaxy Note 20 Ultra recensione: che bomba!
1.329 euro non sono pochi ma sicuramente Samsung Galaxy Note 20 Ultra li vale tutti. Il nuovo smartphone di Samsung offre un ottimo display, un audio davvero super, prestazioni da vero top di gamma ed una fotocamera migliorata rispetto a Galaxy S20 Ultra. In più potete contare sulla S Pen, che regala un feeling molto naturale, e sul sempre utile Samsung Dex.
Certo, non è privo di difetti: l’autonomia è ancora un tasto dolente e il modulo fotocamera posteriore continua a non convincerci. Sta a voi decidere se sono pecche sufficienti a farvi cambiare idea o se invece può diventare il vostro nuovo smartphone. A noi è piaciuto molto e non vediamo l’ora di sperimentare anche il fratello minore.
Samsung Galaxy Note 20 Ultra
Pro
- Ottimo display
- Prestazioni top
- Audio sopra la media
- Fotocamera migliorata
- S Pen comodissima
Contro
- Autonomia poco convincente
- Modulo fotocamera sporgente
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