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Galaxy Watch: il futuro degli smartwatch targati Samsung

Il settore degli smartwatch ha visto un certo calo di popolarità nell'ultimo biennio, fatta eccezione – a quanto pare – per i sempre più apprezzati Apple Watch. Eppure ci sono società quali Google e Samsung che continuano a lavorare duramente per la realizzazione dei loro nuovi dispositivi indossabili. Oggi ci focalizzeremo sulla seconda, il colosso sudcoreano che, stando ai rumor, si appresta a lanciare il suo vociferato Galaxy Watch.

Abbiamo quindi raccolto le indiscrezioni più interessanti legate all'ipotetico device wearable, facendo un breve punto della situazione sulle sue presunte caratteristiche.

Samsung: da Gear a Galaxy Watch

Non potevamo non partire dall'enigmatico naming del futuro gadget di Samsung. Sembrerebbe, infatti, che la casa sudcoreana abbia intenzione di portare il brand Galaxy anche sulla sua gamma di smartwatch… E il marchio Gear?

La voce di corridoio è stata diffusa pochi giorni fa da Galaxy Club. Nel report pubblicato dalla testata olandese scopriamo che l'azienda avrebbe fatto richiesta per la registrazione del nuovo marchio "Galaxy Watch". Quest'ultimo sarebbe dunque apparso sul database della Korean Intellectual Property Organization, con tanto di primo logo ufficiale.

Se i rumor dovessero trovare una conferma, c'è una discreta probabilità che il brand Gear venga ufficialmente abbandonato a favore di Galaxy Watch, che diventerà a tutti gli effetti il nome della futura line-up di smartwatch di Samsung.

Come vedremo nei prossimi paragrafi, la scelta del marchio Galaxy non si limiterà a influenzare il solo naming, ma potrebbe preannunciare l'approdo di numerose novità sulla prossima gamma di dispositivi – Bixby e Samsung Pay in primis.

Galaxy Watch: fuori Tizen, dentro Wear OS

Come molti di voi già sapranno, sui più popolari device indossabili – come Gear S3 e Gear Fit 2 – prodotti da Samsung troviamo il software proprietario dell'azienda, tale Tizen.

Le più recenti indiscrezioni diffuse in rete sostengono che, con l'arrivo della prossima generazione di smartwatch, la società rimpiazzerà il suo Tizen con il più versatile Wear OS di Google. Il sistema operativo di Samsung non è certamente da buttare, vista l'ottima dotazione di app e feature e la relativa stabilità, ma l'ex Android Wear è l'unico OS in grado di offrire un supporto più costante e un più ampio pool di funzionalità.

Tra i vantaggi che Wear OS può offrire, e per i quali Tizen risulta più limitato, troviamo un vasto catalogo di app di terze parti – da Spotify a Google Maps, passando per i servizi di instant messaging – e una selezione più generosa di 'watch faces' con cui personalizzare le schermate del nostro orologio intelligente. E le novità non finirebbero qui.

Sull'ipotetico Galaxy Watch, Wear OS potrebbe introdurre anche Google Assistant, considerato (all'unanimità) l'assistente virtuale più completo disponibile sul mercato.

Certo, non dovremmo dimenticarci di Bixby, altra valida alternativa a S Voice di Tizen – dopotutto parliamo pur sempre del marchio Galaxy; tuttavia c'è da dire che quella della Grande G resta, sempre e comunque, un'IA indubbiamente più avanzata: Bixby ha ottime potenzialità, ma non potrebbe reggere un tale confronto.

Ultima, ma non meno importante, è la semplicità d'utilizzo che contraddistingue Wear OS. Il sistema operativo di Google ha ancora bisogno di qualche piccola rifinitura, ma la sua interfaccia risulta molto più immediata rispetto a quella propostaci da Tizen.

Più immediata, ma non migliore: la user experience forgiata da Samsung rappresenta tuttora uno dei sistemi d'interazione più originali – ed esteticamente più convincenti – implementati su uno smartwatch. Chissà, potremmo anche vedere un generoso update.

Galaxy Watch + Samsung Pay?

Google potrebbe anche avere proposte migliori sul fronte OS, ma Samsung resta l'attuale leader indiscusso nell'ambito dei mobile payment grazie a Samsung Pay.

Lanciato originariamente tre anni fa in Corea del Sud, la piattaforma si era proposta come un portafoglio digitale che consente agli utenti di effettuare pagamenti istantanei con il solo utilizzo del proprio device. Samsung Pay supporta entrambe le tecnologie NFC (Near Field Communication) e MST (Magnetic Secure Transmission) e, in seguito al debutto sulla linea di smartphone Galaxy, il software è approdato anche sugli smartwatch Gear.

Ebbene, dopo il lancio su Gear S2, Gear S3 e Gear Sport, Samsung Pay potrebbe far visita anche al futuro Galaxy Watch. Infatti, la possibile integrazione di Wear OS non comporterà necessariamente l'esclusione di Samsung Pay a favore di Google Pay. È vero, il gigante di Mountain View sta investendo molto sulla sua piattaforma di pagamento, ma non al punto da riuscire a replicare quanto proposto da Samsung o persino da Apple.

A questo punto si spera che anche il Galaxy Watch, proprio come il più recente Gear S3, possa integrare un chip MST che permetta di effettuare pagamenti in qualsiasi punto vendita – anche in quelli che non supportano la tecnologia NFC.

Insomma, tutto dipenderà dall'accordo che coinvolgerà Google e Samsung, alla luce della (sempre ipotetica) implementazione di Wear OS in Galaxy Watch.

Galaxy Watch: quando sarà presentato da Samsung?

Dunque: quand'è che potremo vedere l'agognato Galaxy Watch di Samsung?

Il primo evento che potrebbe ospitare un annuncio da parte della società è il keynote del 9 agosto. L'imminente conferenza stampa dovrebbe vedere la presentazione ufficiale di Samsung Galaxy Note 9, ma nulla vieta alla società di regalare al pubblico una "one more thing", che nelle nostre speranze riguarderà il futuro smartwatch.

Un'altra possibile finestra di lancio coincide con l'IFA 2018 di Berlino, la popolare kermesse dedicata all'elettronica. Con l'inaugurazione fissata per il 31 agosto, la fiera vedrà certamente la presenza di Samsung tra i suoi grandi espositori: magari la presentazione di Galaxy Watch si svolgerà in occasione di un incontro con i giornalisti.

In parole povere, entro la fine dell'anno dovremmo scoprire qualcosa in più su Samsung Galaxy Watch e sulla sua presunta esistenza. In tale occasione verremo anche a conoscenza dei piani di Google e Apple, con i rispettivi Pixel Watch e Apple Watch.

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Pasquale Fusco

A metà strada tra un nerd e un geek, appassionato di videogiochi, cinema, serie TV e hi-tech. Scrivo di questo e molto altro ancora, cercando di dare un senso alla mia laurea in Scienze della Comunicazione e alla mia collezione di Funko Pop.

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