Trending On Streaming: Questo mondo non mi renderà cattivo, la serie ideata da Zerocalcare

L’atteggiamento critico e senza peli sulla lingua è un po’ il tratto distintivo della produzione fumettistica, vuoi che comprenda sotto il suo ombrello anche il caricaturismo e la satira delle vignette, vuoi che il disegno sia portato a rendere più immediati i simbolismi. E Zerocalcare, uno dei pochissimi vignettisti che ha saputo emergere dal mare magnum di questo mondo e diventare una delle icone pop italiane del panorama fumettistico, sta cavalcando l’onda della fama per promuovere la sua produzione e lanciare al contempo messaggi diretti e inequivocabili. Lo ha fatto con Strappare lungo i bordi, lo rifà in Questo mondo non mi renderà cattivo. Scopriamo dunque come evitare che la realtà che ci circonda annacqui le nostre esistenze, dal punto di vista di Michele Rech.

La recensione di Questo mondo non mi renderà cattivo, quando una penna torna a uccidere più di una spada

Alla penna di Zerocalcare non è sfuggito nulla. Tante sono state le sue vittime, a partire dalla grande meticolosità con cui ha sezionato le assurdità e le questioni politiche, il tutto con una lucida critica alla società capitalista imperante. In questo dramedy dove non manca il classico stampo romanesco della recitazione, anche grazie alla partecipazione della voce di Valerio Mastandrea in primis.

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Ritorna in grande stile il suo stile, per dirla con un gioco di parole. I temi difficili e pruriginosi sono qua e là in un prodotto che si pone in maniera distaccata dal precedente lavoro, Strappare lungo i bordi. Questo mondo non mi renderà cattivo gioca un po’ d’azzardo rispetto a prima e usa toni ruvidi, senza pietà e forse un po’ stereotipati in alcuni momenti. Se la critica contro la politica e lo Stato è il classico stigma dell’italiano medio, la quotidianità di Zero nell’Italia di oggi si riflette in un Paese che “meraviglioso” non è, a differenza di come recita la sigla cantata da Giancane (sarcasticamente). Proprio Zero viene subito arrestato in questa serie e deve essere sottomesso a interrogatori con Don Matteo, in un poster alla parete.

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Un gruppo di migranti è abbandonato al vicino centro di accoglienza e nessuno se ne occupa, i muri parlano attraverso la voce di manifesti allarmisti e i contrasti si fanno violenti. Cos’altro ci attende in questo panorama tutt’altro che pacifico?

La coscienza di Zero

Non solo la solita narrativa di Zerocalcare, ma anche qualche sporadica novità. C’è un nuovo personaggio che si rivela pian piano ed è lo specchio della confusione sociale. Si chiama Cesare, vecchio amico di Zero, tornato ora nel quartiere ma trovando un mondo che non riconosce più. Uno al polo opposto all’altro, i due sono però uniti forse dalle stesse insicurezze, parecchie delle quali vengono esortate dalla coscienza di Zero, l’Armadillo.

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Questo mondo non mi renderà cattivo prova a proporre diversi spunti di riflessione, tra i massimi sistemi dell’universo e lucida autocritica, le classiche domande su quanto sia giusto il nostro posto nel mondo e qualche guizzo interessante. L’originalità al vetriolo (abbastanza edulcorato) di Rech si fa sentire anche qui, ma è d’altronde quello che ci aspettavamo.

Una sorta di satira non troppo satirica, un’indelicatezza che avrebbe potuto essere meno delicata e il tentativo di insegnarci a trovare il nostro posto rimanendo superiori alla gabbia invisibile, quanto talvolta tangibile, che ci circonda.

Questo mondo non mi renderà cattivo è su Netflix

Dal 9 giugno, i primi quattro episodi su sei complessivi di Questo mondo non mi renderà cattivo sono disponibili su Netflix. Aspettiamo di vedere la parte conclusiva di questa serie, forse non attendendoci troppi stravolgimenti, ma tutto è possibile per Zerocalcare. Una serie breve e agile, che offre momenti di riflessione e commozione, senza mancare di ironia e sorrisi tra una assurdità e l’altra. La vera domanda che ci poniamo è: basteranno sei episodi in tutto per esaurire la critica al nostro Paese, senza scadere chiaramente nella retorica banale? Lo scopriremo presto, mentre cerchiamo una soluzione a come non diventare cattivi e acidi in un mondo che, perlopiù, non ci meritiamo.

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