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Signify: l’importanza del comfort visivo nelle luci di casa

Scegliere la lampadina giusta per la propria casa è fondamentale

Signify, azienda precedentemente nota come Philips Lighting, ha a cuore il comfort visivo dei propri clienti. Mai come in questa epoca è fondamentale prendersi cura dei propri occhi, tenendo sotto controllo tutti i fattori per rendere bene illuminati gli ambienti in cui ci muoviamo ogni giorno. Sono moltissimi infatti a passare buona parte della propria giornata con lo sguardo su uno schermo.

È quindi importantissimo scegliere con cura le lampadine che illuminano le stanza della nostra casa, per ridurre al minimo lo stress sui nostri occhi, per stancarli il minimo possibile e renderci più riposati. In questo sono molto utili le ricerche rilasciate in questi giorni proprio da Signify incentrate sul comfort visivo.

Signify e l’importanza del comfort visivo

La vista è uno dei sensi più importanti che abbiamo. Lo conferma la ricerca condotta da Signify, da cui risulta che ben l’86% delle persone preferirebbe rinunciare all’udito piuttosto che alla possibilità di vedere. Tuttavia solamente il 32% ne tiene effettivamente conto nella scelta delle proprie luci di casa.

Sfortunatamente ancora non esiste uno standard internazionale per la creazione di un’illuminazione che sia human-centric. Signify ha deciso di fare un passo in questa direzione, introducendo Eye Comfort, una serie di parametri da seguire per creare delle lampadine attente al comfort visivo degli utilizzatori. È questa la via che l’azienda leader mondiale nel proprio settore ha deciso di seguire per sfruttare le tantissime possibilità di innovazione offerte dalla tecnologia a LED.

Ce lo ha spiegato Corrado Massone, Marketing Manager Italy, Israel & Greece, a un recente evento per la stampa a cui abbiamo partecipato. Insieme a lui era presente anche Andrew Stockman, Professore presso l’Institute of Ophthalmology, University College London. È stato lui a guidarci alla scoperta di ciò che costituisce una buona illuminazione, che non affatichi i nostri occhi.

Signify: di cosa parliamo quando parliamo di comfort visivo?

L’illuminazione che utilizziamo quotidianamente può avere un impatto significativo sulla qualità della nostra vita. Ad esempio, controllare il colore e l’intensità dell’illuminazione nel corso della giornata può migliorare il nostro sonno, fondamentale per il benessere e la salute. Al contrario, la luce artificiale che sfarfalla e lampeggia può avere effetti deleteri sulla qualità della vita e portare a fastidio agli occhi, mal di testa e, raramente, a convulsioni. La scelta della giusta illuminazione è quindi molto importante“.

Queste parole riassumono bene ciò che abbiamo imparato dal Professor Stockman durante la sua spiegazione. A partire dal concetto di illuminazione che riproduca al meglio possibile le variazioni della luce naturale nella giornata. Durante il giorno infatti assistiamo a un cambiamento delle tonalità di ciò che vediamo che tendono a virare verso l’azzurro nei momenti di picco, per poi tornare verso sera a tonalità più calde.

Nella scelta dei nostri prodotti per l’illuminazione casalinga dobbiamo tenere conto di questo fattore. Scegliere lampadine che seguano queste trasformazioni (e possibilmente abilitare funzioni simili sui nostri device, a partire dallo smartphone) aiuta il nostro corpo a percepire meglio il passare del tempo. Questo ha un effetto molto potente sul nostro equilibrio psicofisico, aiutandoci ad avere un sonno migliore ed essere più riposati.

Altrettanto importante è scegliere luci che non abbiamo un effetto di glare, che ci abbaglia. Questo infatti è uno stress molto pesante sulla nostra vista. Una buona luce artificiale, considerato che più del 50% delle persone oggi trascorre oltre 8 ore al giorno a contatto con tale illuminazione, è quindi un fattore chiave per la nsotra salute.

Come scegliere quindi la migliore lampadina per la nostra casa?

Nonostante tutto questo, come ha rivelato Francesca Chini Product Manager LED di Signify, il consumatore è estremamente disorientato nella selezione dell’illuminazione di casa. In media si ferma a pensarci per circa 7 minuti davanti allo scaffale per poi, nel 50% dei casi, abbandonare.

Per supportarlo quindi tornano utili i sopracitati parametri per il comfort visivo scelti da Signify per il suo standard Eye Comfort. Si va dalla presenza più o meno intensa di sfarfallio (o flicker), effetto stroboscopico e abbagliamento alla considerazione del rischio Blue Light dovuto all’esposizione troppo intensa e prolungata alle luci fredde. A queste si aggiungono l’indice di Resa Cromatica per valutare la qualità del colore, il rumore udibile, dimmerabilità e regolazione e ovviamente la Temperatura Colore.

Alcuni di questi fattori intervengono direttamente in fase di produzione delle diverse lampadine, ma altri dipendono dalla scelta del consumatore, chiamato a selezionare il prodotto più adatto alle proprie necessità. Davanti allo scaffale dovremo ovviamente tenere conto della forma della lampadina e del suo attacco, in modo che sia compatibile con il dispositivo con cui la utilizzeremo, ma questo non basta.

Sarà infatti importante tenere conto dei lumen (che misurano la quantità di luce emessa) e il suo confronto con i watt del prodotto (che simboleggiano invece il suo consumo). Inoltre non possiamo non considerare la Temperatura Colore. Come anticipato, questo è chiave per riprodurre al meglio le trasformazioni della luce naturale nella nostra illuminazione. Sceglieremo quindi luci con Kelvin più alti (e quindi più tendenti all’azzurro) per la zona giorno, puntando sull’altra estremità dello spettro per la zona notte.

Tutti questi fattori sono chiaramente indicati sul packaging, in particolare ovviamente per quanto riguarda i prodotti Signify. E se poi vogliamo una cura ancora maggiore, possiamo provare alcuni esercizi di yoga per occhi, che ci possono aiutare a rilassare la nostra vista.

Per maggiori informazioni su Signify e sull’attenzione posta dall’azienda sul comfort visivo, vi invitiamo a visitarne il sito ufficiale.

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Mattia Chiappani

Ama il cinema in ogni sua forma e cova in segreto il sogno di vincere un Premio Oscar per la Miglior Sceneggiatura. Nel frattempo assaggia ogni pietanza disponibile sulla grande tavolata dell'intrattenimento dalle serie TV ai fumetti, passando per musica e libri. Un riflesso condizionato lo porta a scattare un selfie ogni volta che ha una fotocamera per le mani. Gli scienziati stanno ancora cercando una spiegazione a questo fenomeno.

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