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Smart Working: pubblica amministrazione come Black Mirror? Ecco le pagelle per i dipendenti

La Camera dei Deputati ha appena approvato la mozione di maggioranza sulle condizioni che determinano il cosiddetto “lavoro agile” presenti nel decreto sul ritorno in presenza dal 15 ottobre. Tra le varie norme, si è fatta concreta l’opzione di un controllo serrato sulle performance dei dipendenti in smart working, che verranno valutati tramite delle vere e proprie pagelle tenenti in considerazioni vari aspetti, dalla produttività fino ad arrivare agli obbiettivi raggiunti.

Le pagelle per i lavoratori smart entreranno in vigore a partire dal prossimo 31 gennaio, data in cui le amministrazioni pubbliche dovranno preparare i nuovi Piani integrati di attività e organizzazione, nei quali verranno fissati i criteri in base ai quali valutare le prestazioni dei dipendenti. Naturalmente, la buona riuscita di un’operazione di questo genere dipenderà fortemente dal tipo di controlli che verranno effettuati sui lavoratori dipendenti.

L’idea alla base sembra quella di proporre un’idea di smart working strutturata e non improvvisata, come pare fosse successo durante i primi mesi pandemia, con monitoraggio e disciplina come capisaldi dell’intera struttura lavorativa. Come se non bastasse, nelle nuove pagelle per i dipendenti pubblici impiegati da remoto dovrebbe avere un peso anche il giudizio dei cittadini, di cui dovrebbe venire misurato il livello di soddisfazione dell’utenza attraverso specifici strumenti.

Smart Working: pubblica amministrazione come Black Mirror? Ecco le pagelle per i dipendenti

Dato che la scadenza per la definizione di quelli che saranno poi i criteri definitivi di come funzionerà nel pratico questa valutazione è ancora lontana, al momento è difficile farsi un’idea precisa dell’impatto che questo possa avere sui dipendenti pubblici.

La cosa certa è che già si possono intravedere già diversi modi in qui questa iniziativa possa andare alla deriva una volta introdotta, soprattutto nel momento in cui viene messo così tanto potere valutativo nelle mani dei consumatori finali di un servizio, la cui opinione potrebbe essere facilmente viziata da alcune condizioni endemiche e non dal lavoratore in senso stretto.

Insufficienza in pagella? La punizione è il ritorno in ufficio

Come abbiamo detto i criteri non sono ancora stati scritti, ma il disegno di legge prevede che questi ultima varino a seconda del servizio erogato, con però un’idea di fondo comune. l’abbassamento della qualità del servizio pubblico fornito in smart working farà immediatamente scattare il ritorno in presenza.

Tra le clausole previste nei nuovi contratti dei dipendenti pubblici, sottolinea la redazione di Open, come quello delle Funzioni centrali che attualmente vede Aran in trattativa con i sindacati, c’è anche quella che stabilisce «la possibile chiamata del dipendente in sede per sopravvenute esigenze di servizio con un preavviso di sole 24 ore». Fa sorridere in tutto questo che il ritorno in ufficio sia visto come la punizione definitiva, ed infatti si sono già sollevate diversi voci critiche in merito alla questione.

smart working pagelle

Stando a quanto riportato nell’ultima analisi dell’Osservatorio sullo smart working della della School of management del Politecnico di Milano, sono circa 4 milioni in tutto i dipendenti pubblici e privati che al momento lavorano da casa. L’indagine evidenzia soprattutto che per meno della metà dei lavoratori, sia del pubblico che del privato, ovvero il 39% per cento, lo smart working si è tradotto in un miglioramento della qualità della vita. Gli smart worker che hanno affermato di aver incrementato da remoto il loro livello di efficienza sono stati il 38%.

E’ innegabile insomma che la pandemia abbia innescato un notevole cambiamento nel modo in cui le persone si approcciano al lavoro, e ridurre il tutto a delle pagelle che misurano obbiettivi e produttività potrebbe non essere il modo giusto per affrontare la questione. Non resta che aspettare gennaio per scoprire come si evolverà la situazione.

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Francesco Castiglioni

Incallito videogiocatore, appassionato soprattutto di Souls e Monster Hunter, nonché divoratore di anime e manga. Scrivere di videogiochi è la mia vocazione e la porto avanti sia qui su Tech Princess che sul mio canale YouTube.

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