Almeno fino al prossimo 30 giugno, la fine dello stato di emergenza non influisce sulle regole dello smart working che continua. C’è tempo fino alla fine del semestre per accedere al lavoro agile su base volontaria. Un white paper di Cefriel punta a indicare le linee guida giuste per lavorare bene in smart working. Ecco tutti i dettagli:
Come lavorare bene in smart working secondo un white paper di Cefriel
Stando ai dati dell’Osservatorio Smart Working del Politecnico di Milano, durante il periodo di completa remotizzazione, circa il 28% dei lavoratori ha sofferto di tecnostress. Contestualmente, circa il 17% ha dovuto fare i conti con l’over working.
Sul futuro dello smart working c’è, quindi, un grande dibattito ma è importante definire delle policy adeguate che lo rendano attuabile nel lungo periodo. Sulla questione, Cefriel ha pubblicato il white paper “Lavorare bene. Lo smart working come alleato”.
Tale approfondimento è a causa di Roberta Letorio e rientra nella collana di di white paper dedicati ai grandi temi legati all’innovazione digitale dell’impresa e della Pubblica Amministrazione. Sul futuro dello smart working è necessario valutare diversi elementi.
Come prima cosa, è necessario ripensare gli spazi, andando a definire luoghi in casa dedicati all’isolamento. C’è poi l’importanza di regolare i tempi di lavoro evitando di trovarsi in una situazione in cui non ci sono vincoli di orario. Da tenere conto è anche il valore delle relazioni negli ambienti lavorativi. C’è poi la necessità di un ripensamento dei modelli di leadership.
Il commento di Cefriel
Alfonso Fuggetta, CEO e direttore scientifico di Cefriel, sottolinea: “La vita in ufficio serve a creare cultura, allineamento e coaching diffuso, ma occorre considerare il fatto che il poter lavorare da remoto garantisce flessibilità e work-life balance. Trovare un equilibrio si può: la chiave del successo è definire progetti di smart working disegnati sulle esigenze delle persone, con focus sul raggiungimento degli obiettivi e bilanciamento tra le diverse necessità personali e aziendali”
Roberta Letorio, Chief Human Capital & Mobility Manager di Cefriel, aggiunge: “Lavorare bene, anche attraverso un approccio corretto allo smart working, significa saper co-costruire modalità di lavoro e interazione fluide, che cambiano insieme (e grazie) alle persone. È certamente impegnativo, sia per le piccole realtà imprenditoriali che per quelle di più grandi dimensioni, ma estremamente produttivo e gratificante”.
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