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Spotify: presto potremo saltare le pubblicità della versione Free?

A quanto pare Spotify permetterà ai suoi utenti di evitare le inserzioni pubblicitarie contenute nella sua versione gratuita, per la prima volta nella storia della piattaforma. Come gli utenti ben sapranno, queste pubblicità vengono riprodotte automaticamente tra un brano e l'altro, costringendoci ad ascoltare il contenuto per tutta la sua durata.

Presto le cose potrebbero cambiare, almeno secondo il report di Advertising Age.

Spotify Free cambia strategia per le pubblicità

Stando al reportage del suddetto portale, la possibilità di 'skippare' le pubblicità fa parte di un test inaugurato da Spotify in Australia. Con i suoi 24 milioni di abitanti, il paese oceanico rappresenta un ottimo mercato in cui condurre questo tipo di esperimento, almeno per comprendere quale sarà il miglior approccio da adottare nel resto del mondo.

In questo caso, lo scopo di Spotify è quello di capire quali sono i contenuti pubblicitari verso cui gli utenti manifesterebbero maggior interesse e quali le inserzioni che gli ascoltatori aggirerebbero tramite la nuova feature. Quest'ultima prende il nome di Active Media e non solo consentirà ai consumatori di saltare le pubblicità, ma permetterà anche agli inserzionisti di non dover pagare gli ad (audio o video) interrotti.

Si tratta indubbiamente di un rischio per Spotify, che con l'adozione di questo algoritmo rischierebbe di danneggiare i propri introiti, ma il più piccolo mercato dell'Australia – se confrontato con i mercati occidentali – limiterà gli eventuali danni.

Ci offre un quadro più chiaro Danielle Lee, Global Head of Partner Solutions presso Spotify, che parla della volontà dell'azienda di voler adattare le inserzioni ai gusti degli utenti, in modo simile a quanto svolto con la feature musicale Discover Weekly. Lee spiega:

"La nostra ipotesi è che, se possiamo usare questa feature per alimentare la nostra strategia per lo streaming, offrire un'esperienza più personalizzata e un pubblico più interessante ai nostri inserzionisti, migliorerà i risultati che possiamo garantire ai nostri marchi. […] Proprio come creiamo queste esperienze personalizzate come Discover Weekly, e la magia che ci porta ai nostri consumatori, vogliamo iniettare questo concetto nell'esperienza pubblicitaria".

Scopriremo nei prossimi mesi se la mossa di Spotify si rivelerà vincente e quali saranno le reazioni del pubblico e degli stessi inserzionisti. Nulla vieterà all'azienda di implementare la feature Active Media negli altri Paesi e consentire, così, anche agli utenti italiani di saltare le pubblicità ritenute meno interessanti. Staremo a vedere.

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Pasquale Fusco

A metà strada tra un nerd e un geek, appassionato di videogiochi, cinema, serie TV e hi-tech. Scrivo di questo e molto altro ancora, cercando di dare un senso alla mia laurea in Scienze della Comunicazione e alla mia collezione di Funko Pop.

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