Storyboard: com’è il podcast Lucky Red di Gabriele Niola

Fra le varie forme di intrattenimento audiovisivo, a vivere un momento di particolare popolarità è sicuramente il podcast, sempre più al centro delle attenzioni degli italiani. A inserirsi in questa ormai consolidata tendenza arriva Lucky Red, che a partire dal 29 settembre offre agli abbonati ad Amazon Music diversi nuovi podcast (in totale saranno ben 12), incentrati su temi e racconti di attualità, cinema, letteratura, cronaca nera, storia, politica e costume. Fra questi spicca indubbiamente Storyboard, che attraverso la voce di Gabriele Niola ci porta dietro le quinte di film particolarmente amati dal pubblico e dagli addetti ai lavori. In occasione del lancio del progetto, abbiamo avuto l’opportunità di ascoltare in anteprima il primo episodio di questo podcast, dedicato a Pulp Fiction di Quentin Tarantino.

Un film fondamentale per un progetto ambizioso, condotto con brio e competenza da uno dei più autorevoli critici cinematografici italiani. L’opera seconda di Quentin Tarantino è una vera e propria fucina di aneddoti e curiosità, ma Gabriele Niola è abile sia nella scelta di episodi non particolarmente conosciuti, sia per quanto riguarda la narrazione vera e propria, che fonde con garbo saggistica, critica cinematografica e puro storytelling. Dalle prime entusiastiche reazioni del famigerato Harvey Weinstein (futuro produttore del film con la sua Miramax) al rapporto del regista con il protagonista John Travolta, passando per le molteplici citazioni di altre opere cinematografiche, grazie a Storyboard abbiamo la possibilità di osservare un lavoro scolpito nell’immaginario collettivo come Pulp Fiction da vari punti di vista, che ci offrono un quadro ancora più completo e sfaccettato di questo cult degli anni ’90.

Storyboard: dietro le quinte del cinema con il podcast Lucky Red di Gabriele Niola

«Fare film è un inferno», recita il poster ufficiale di Storyboard. Frase che trova la propria giustificazione già nel primo episodio di questo podcast, dal momento che, nonostante la popolarità di cui gode oggi, Pulp Fiction è un fulgido esempio dell’arduo lavoro, dei paradossi, delle limitazioni e dei compromessi con cui qualsiasi opera cinematografica deve scendere a patti. Dopo questo viaggio, sarà infatti difficile guardare con gli stessi occhi a momenti indelebili nella memoria di tutti i cinefili come l’iniezione di adrenalina sullo sterno di Uma Thurman\Mia Wallace e il cameo del solito spumeggiante Christopher Walken.

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Gli appassionati dell’unico e inconfondibile universo di Quentin Tarantino potranno inoltre rinfrescarsi la memoria sulle principali fonti di ispirazione del cineasta statunitense, scoprendo o riscoprendo i punti di riferimento per il ballo sfrenato fra Mia Wallace e Vincent Vega, l’origine del Mr. Wolf di Harvey Keitel e gli svariati filoni e generi che convivono all’interno di questo capolavoro. Non manca infine una visione a 360 gradi sul panorama industriale e culturale in cui si inserisce Pulp Fiction, che da progetto sostanzialmente indipendente arriva prima agli Oscar e successivamente a cambiare Hollywood dal suo interno e a influenzare tanti altri registi postmoderni.

Se il buon giorno si vede dal mattino, con Storyboard di Gabriele Niola i cinefili possono contare su una nuova preziosa risorsa, capace di fondere due media apparentemente lontani come il cinema e il podcast in un racconto coeso e organico, ideale ponte fra intrattenimento e approfondimento.

Storyboard di Gabriele Niola debutta il 29 settembre in esclusiva su Amazon Music, per poi arrivare su tutti servizi streaming di podcast a partire dal 13 ottobre.

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