Nel mondo del blindfolded speedrunning, dove i giocatori completano videogiochi senza poter vedere lo schermo, ogni errore può essere fatale. Ma a volte, il colpo di grazia non arriva dalle mani del giocatore, bensì da un imprevisto tecnologico. Questo è esattamente ciò che è successo a Bubzia, il più celebre speedrunner di Super Mario 64 bendato, che si è trovato a un passo dal record mondiale prima di rendersi conto di un piccolo dettaglio.
Super Mario 64: Bubzia e quel tentativo di blind speed-run quasi perfetto
Il 10 febbraio, Bubzia era in corsa per battere il suo stesso record nel 70-star blindfolded speedrun. Dopo mesi di tentativi, aveva cominciato la nuova run decisamente bene, con una precisione e un tempismo eccezionali. A 20 minuti dall’inizio, era solo pochi secondi dietro il ritmo del record mondiale. Bastava un’esecuzione pulita fino alla fine per scrivere la storia. Poi, all’improvviso, la webcam si è spenta.
Nel blindfolded speedrunning, una delle regole fondamentali è la prova visiva della benda. Per garantire che il giocatore stia davvero giocando senza vedere lo schermo, è obbligatorio avere una webcam accesa puntata sul viso per l’intera durata della run. Bubzia, ignaro del guasto, ha continuato a giocare, eseguendo perfettamente ogni mossa.
Nel frattempo, la sua community si è resa conto del disastro. Chi lo seguiva in diretta ha visto la webcam spegnersi e ha capito che, anche se avesse battuto il record, il suo tentativo non sarebbe stato valido. Alcuni spettatori hanno persino sperato in un suo errore, per evitare la frustrazione di un record inutile. “Questo potrebbe essere il WR più divertente di sempre”, ha scritto ironicamente un utente in chat.
In tutto ciò Bubzia non si era accorto di nulla
Verso la fine della run, Bubzia ha commesso qualche errore che gli è costato il record per pochi secondi. Stanco e insoddisfatto, ha chiuso il gioco con un sospiro: “Non è stata una brutta run, ma non sono per niente soddisfatto.” Dopo una pausa, ha notato quel dettaglio che nessuno osava dirgli: “Oh, aspetta. La webcam è spenta?”
La scoperta ha reso la delusione ancora più pesante. Ore di preparazione, oltre un’ora di gameplay perfetto, tutto reso inutile da un semplice problema tecnico. Nonostante questo risultato tragicomico, Bubzia non ha alcuna intenzione di fermarsi. La prossima volta, però, controllare la webcam sarà il primo passo prima di iniziare a giocare.
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