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La recensione di Sweet Transit, su steam in early access

Sweet Transit, che vedremo in questa recensione, è un gestionale sviluppato da Team17 che parte da una dinamica mai sfruttata prima nello stesso modo. Nel gioco dobbiamo far crescere e prosperare una città; solo che l’elemento principale di gameplay è il sistema ferroviario e la città si va a sviluppare attorno ad esso.

La recensione di Sweet Transit

Se dobbiamo essere onesti, quella di Sweet Transit non è stata una recensione facile. Da una parte, il gioco è ancora in early access (anche se a prima vista non sembrerebbe proprio) per cui non possiamo essere sicuri di quanti e quali cambiamenti subirà il prodotto finale. Dall’altra, il prodotto è tecnicamente molto raffinato ma giocandolo si percepisce che mancano ancora una serie di elementi di design; non ultimo, un bilanciamento finale dei parametri.

Nel suo stato attuale, Sweet transit ci è piaciuto molto, ma è molto difficile fare una stima di quanto la nostra esperienza sarà fedele al risultato finale.

Difficile chiamarlo early access

Dal punto di vista puramente tecnico è difficile, molto difficile, definire Sweet Transit un gioco ancora in via di sviluppo. Durante le nostre ore di test il gioco non è mai andato in crash e non abbiamo notato comportamenti anomali. Certo, potrebbe esserci stata stata anche una componente di fortuna; perché da quello che si legge in rete i problemi software ci sono, ma la situazione ci pare più che sostenibile.

Ci si rende conto che il gioco non è ancora completo perché facendo progredire la città ad un certo punto ci si trova con dei riquadri del menu vuoti oppure una risorsa/struttura ancora non implementata. Siccome non tutti gli strumenti sono già a nostra disposizione, il gioco diventa ripetitivo un po’ prima del previsto; almeno per ora.

recensione sweet transit gameplay

Un gioco fatto essenzialmente di meccaniche

Di solito, un gioco ci racconta anche una storia. Non è sempre obbligatorio, ma un arco narrativo che sia anche semplicissimo per dirci che abbiamo un obiettivo lo troviamo nella stragrande maggioranza dei giochi. Sweet Transit è una delle eccezioni a questa regola.

In Sweet Transit tutto quello che abbiamo sono un’ambientazione e le meccaniche di gioco. L’ambientazione, a giudicare dall’estetice di treni e palazzi, pare essere quella della frontiera americana del 1800 con qualche licenza poetica, tipo semafori e motori diesel. Però ci si ferma li; nel senso che poteva essere anche la campagna inglese dell’Inghilterra vittoriana e non sarebbe cambiato molto. La nostra impressione è che il contesto storico serva più che altro a giustificare che per gestire i treni, almeno inizialmente, è necessario minare carbone.

Tutto il resto che ci viene dato sono le meccaniche di gioco. Quando facciamo partire Sweet Transit possiamo seguire un tutorial che ci spiega come posare le ferrovie, come far andare i treni avanti e indietro e come collocare i vari palazzi sul territorio. Questo tutorial è, secondo noi, un po’ lungo ma ben organizzato anche se in qualche punto abbiamo fatto un po’ di fatica. Fatica che attribuiamo però all’interfaccia e non al tutorial stesso.

Non siamo riusciti a capire se la storia manca perché verrà aggiunta una modalità campagna in un secondo momento oppure perché il gioco semplicemente non la prevede. Sia chiaro che il secondo caso non è necessariamente un problema; esistono altri giochi simili e di grande successo che fanno la stessa scelta. Si pensi anche solo alla serie di SimCity. Diciamo giusto che se proprio avete bisogno di sentirvi trasportati attraverso una storia per immergervi nel gioco, Sweet Transit non ha, almeno per ora, questa caratteristica.

Una città che cresce attorno alle rotaie

Come già detto sopra, Team17 ha progettato Sweet Transit sulla base di un concetto che non abbiam mai visto applicato in quel modo. Il sistema di trasporto non è più un servizio che aggiungiamo alla città, ma diventa l’elemento principale e il resto si può solo che sviluppare attorno ad esso.

Giocando a SimCity, ci capitava spesso di fare delle distese di palazzi e, quando ci accorgevamo che qualcuno era disabitato sacrificavamo delle costruzioni per posare una strada o una ferrovia. Sweet Transit non può funzionare allo stesso modo.

In Sweet Transit, innanzitutto, il treno è l’unico mezzo di spostamento disponibile, e con quello bisogna fare tutto. Secondo, la posatura delle rotaie è il principale elemento strategico del gioco; perché dalla loro pianificazione dipende la disponibilità delle merci e il fatto che i lavoratori possano giungere alle fabbriche. Solo una volta che abbiamo un sistema ferroviario funzionante, allora possiamo costruirci attorno dei palazzi e far crescere la nostra città.

Detto questo, il sistema è ovviamente progettato per spingerci ad occupare tutto lo spazio disponibile. Una città molto grande ha bisogno di molte risorse per funzionare. Per avere più risorse servono, naturalmente, più impianti di produzione. Per aumentare gli impianti e farci arrivare i lavoratori devo estendere il mio sistema ferroviario, e questo mi costerà ulteriori risorse.

Sulle strategie migliori per la posatura delle rotaie preferiamo non dirvi nulla. Sarebbe solo uno spoiler, visto che uno dei piaceri del gioco è appunto quello di capire come ottimizzare al meglio il sistema ferroviario.

recensione sweet transit UI

Lo stato attuale di sviluppo

Abbiamo già detto che si fa fatica a definire Sweet Transit un gioco in early access. E ve lo confermiamo. È anche vero però che giocandoci un minimo di sbavature sui bordi saltano fuori. Nessuna di queste però si può classificare come un problema grave: sono tutte cose che andranno a posto con i vari aggiornamenti software o con il progredire del processo di sviluppo.

I controlli sono assolutamente all’altezza della situazione ma, secondo noi, l’interfaccia potrebbe beneficiare di una revisione perché ci sono stati un paio di punti durante il tutorial in cui abbiamo passato del tempo a chiederci “e adesso dove dobbiamo cliccare?”. Il sistema di menu è facile da usare ma c’è secondo noi un po’ di spazio per renderlo più intuitivo.

La posatura dei binari funziona in maniera egregia mentre quella dei palazzi ha ancora spazio per diventare un po’ più scorrevole. Se, come qualcuno di noi, siete maniaci dell’ordine, ci sono alcune composizioni su cui potreste dover trafficare un po’.

Progredendo nel gioco ci si trova a volte con degli elementi mancanti nell’interfaccia. Qualcosa dovrà essere aggiunto in futuro e, per ora, c’è un segnaposto. Non è bellissimo visivamente, ma non ce la sentiamo neppure di definirlo un problema. In fondo, stiamo parlando di un gioco in early access.

Sull’interfaccia grafica, dopo un po’ di discussione, pensiamo sia meglio non sbilanciarci. Allo stato attuale è fatta molto bene, in alta definizione e ha degli elementi che ci hanno ricordato a volte The Sims. Tuttavia, abbiamo visto una evoluzione tale per cui potrebbe subire ancora molti cambiamenti (tutti in meglio); pertanto, ha poco senso trovarle difetti in questo momento.

La cosa importante, secondo noi, è che la parte centrale del gioco, ovverosia il gameplay, ci è sembrato definitivo, stabile e molto ben congeniato. E, in fondo, l’esperienza di gioco è data da quello.

Già disponibile il primo aggiornamento

A ottobre 2022 è uscito un aggiornamento in corso d’opera per Sweet Transit. Nonostante il gioco sia ancora in sviluppo le novità sono tali da giustificare un annuncio dedicato. Le novità principali sono due: l’introduzione dell’acciaio come risorsa e un migliore controllo della difficoltà del gioco. L’acciaio arriva, ovviamente, accompagnato da una serie di strutture per la sua lavorazione e ne rende a sua volta disponibili atre; come i ponti ferroviari in acciaio.

A queste due novità si affiancano un po’ di migliorie sull’interfaccia, qualche altro cambiamento minore e le immancabili correzioni dei bug.

La recensione di Sweet Transit in sintesi

Sweet transit, che abbiamo visto in questa recensione, è un gioco senz’altro molto promettente: fa leva su una meccanica usata in maniera innovativa e Team17 sta producendo un gioco con la qualità che da sempre li contraddistingue. In tutta onestà, è difficile capire da subito che si tratta di un gioco in early access. Ce ne si accorge solo progredendo, quanto il contenuto esplorabile finisce un po’ prima del previsto e il gioco perde di vivacità.

È sicuramente un gioco che consigliamo a tutti di provare, soprattutto agli appassionati di manageriali. Il costo non è particolarmente oneroso ma forse, visto lo stato attuale, qualcuno preferirà aspettare qualche piccolo sconto su Steam.

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Dario Maggiorini

Un boomer con la passione dei videogiochi fin dai tempi di rogue e nethack. Alla fine sono riuscito a farne un lavoro sospeso tra Techprincess e l'accademia. Ho speso gran parte della mia vita a giocare, il resto l'ho sprecato.

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