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Si va verso l’euro digitale: ecco la proposta di legge della Commissione Ue

Presentato un quadro normativo

L’estensore di questo articolo è pervicacemente fedele al cartaceo: legge con difficoltà gli e-book, e quando fa un biglietto ferroviario online è convinto che il treno in questione non partirà mai.

Autoironia a parte, è del tutto ovvio (e meritorio) che si andrà verso la smaterializzazione di tutti i ticket e di tutte le transazioni. Questo passaggio porterà notevoli conseguenze sul piano della tutela ambientale (ci sarà un notevole risparmio di carta e inchiostro), delle norme igieniche (ce ne siamo tristemente accorti col Covid) e su quello della sicurezza: pensiamo alla tracciabilità di ogni movimento contabile.

E a proposito di moneta, la Commissione Ue ha appena presentato una proposta di legge sull’euro digitale. O più precisamente, un quadro normativo che attribuisce alla Banca centrale europea la facoltà di emettere l’euro in versione (anche) digitale. Vediamo di cosa si tratta.

Digital composite of finger pointing to euro signs

La proposta della Commissione Ue

L’iter è ancora lungo, ma intanto la Commissione Ue ha fatto il primo passo concreto.

Ha cioè presentato una proposta legislativa sul corso legale della valuta, per garantire la sua accettazione nel territorio comunitario. La proposta, come dicevamo, istituisce inoltre il quadro giuridico per l’euro digitale, che affiancherà il contante.

Due valute alla pari

L’euro digitale sarà emesso dalla Banca centrale europea. Affiancherà e non sostituirà il contante, con cui potrà sempre essere scambiato.

Lo ha confermato Paolo Gentiloni, commissario europeo all’Economia. Gentiloni ha detto: “Il contante in euro e l’euro digitale saranno convertibili alla pari”. E ha specificato che “dove un commerciante dovrà accettare sia il contante che l’euro digitale, il cliente avrà il diritto di scegliere con quale forma di soldi pubblici da pagare”.

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Cos’è l’euro digitale

L’euro digitale sarà una “valuta digitale emessa dalla Banca centrale europea”, spiega la Commissione Ue.

Equivalente al contante, sarà distribuito da banche e altri prestatori di servizi di pagamento. Avrà corso legale, cioè sarà disponibile per tutti i cittadini e residenti europei e nell’area dell’euro non potrà essere rifiutato in alcuna transazione commerciale.

A differenza delle carte di credito, non accettate ovunque, l’euro digitale sarà spendibile in tutta l’Eurozona, e i pagamenti saranno sempre inviati e ricevuti istantaneamente, 24 ore su 24, 7 giorni su 7, 12 mesi all’anno.

Anzi, una moneta digitale comunitaria affrancherebbe dai grandi circuiti di pagamento d’Oltreoceano, come Visa e MasterCard.

Come si pagherà con l’euro digitale

Ma come si pagherà, in concreto, adoperando l’euro digitale?

I pagamenti si effettueranno tramite la normale interfaccia bancaria online della propria banca di riferimento.

Ma l’idea è quella di approntare un’app ad hoc. L’applicazione, gratuita, funzionerebbe sia online che offline, come un portafoglio digitale. E si potrà pagare ovunque: sugli e-commerce come nei negozi fisici.

La garanzia della BCE

Il fatto che l’euro digitale sarà una moneta della Banca centrale europea ne garantisce l’intercambiabilità al valore nominale con euro contante.

Ma anche la stabilità: ecco la differenza sostanziale con le criptovalute. Che, come ben sappiamo, possono subire forti fluttuazioni in breve tempo (e il loro scambio col denaro in contanti non è sempre garantito).

Fabio Panetta, membro del consiglio direttivo della BCE e futuro governatore della Banca d’Italia, ha detto: “Sarà un mezzo di pagamento accessibile a tutti, ovunque e gratuitamente, stimolerà la concorrenza in Europa e tutelerà la privacy”.

I tempi di attuazione

Di euro digitale si parla da anni, come testimonia un nostro articolo del 2021.

Ma solo adesso, con la proposta della Commissione Ue, si è fatto il primo concreto passo in avanti. Tuttavia, la proposta seguirà il consueto iter: dovrà essere approvato da Parlamento europeo e Consiglio, dopo di che la BCE deciderà quando emetterlo.

Si parla comunque di una data non vicinissima: occorrerà probabilmente attendere sino al 2028.

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Il sito della BCE

Esiste da tempo una sezione del sito delle Banca centrale europea sull’euro digitale.

Non ci sembra aggiornatissima, ma già nella home si possono leggere gli intenti di questa operazione. “Stiamo pensando di introdurre una valuta digitale della banca centrale in Europa per rispondere alla crescente domanda di pagamenti elettronici sicuri e affidabili.

Una moneta digitale emessa dalla banca centrale sarebbe un’ancora di stabilità per il sistema monetario e quello dei pagamenti. Un euro digitale rafforzerebbe anche la sovranità monetaria dell’area dell’euro e la concorrenza e l’efficienza del settore dei pagamenti europeo.”

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Claudio Bagnasco

Claudio Bagnasco è nato a Genova nel 1975 e dal 2013 vive a Tortolì. Ha scritto e pubblicato diversi libri, è co-fondatore e co-curatore del blog letterario Squadernauti. Prepara e corre maratone con grande passione e incrollabile lentezza. Ha raccolto parte delle sue scritture nel sito personale claudiobagnasco.com

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