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“Ma dici a me?” Gli 80 anni del grande Robert De Niro

Oggi è il compleanno di un attore gigantesco

Quando si gioca a stilare le classifiche del miglior film della storia del cinema, si finisce sempre lì: o Quarto potere di Orson Welles, o 2001: Odissea nello spazio di Stanley Kubrick o pochi altri. E quando si fa il medesimo gioco con gli attori, la rosa dei nomi è sempre quella. E state certi che nel novero non manca mai Robert De Niro.

In una recente intervista, un improvvido conduttore ha chiesto a De Niro: “Qual è il più grande attore con cui hai mai lavorato?”. E lui, dopo una breve pausa: “Me stesso, a cui è seguito uno di quei ghigni impagabili che hanno reso leggendaria la sua figura. E che hanno mandato in visibilio il pubblico.

Insomma: oggi, giovedì 17 agosto, il grande Robert De Niro compie 80 anni. Ricordiamo brevemente un gigante della recitazione, su cui è già stato scritto e detto tutto, ma non è ancora stato scritto e detto abbastanza.

robert de niro

L’italo-americano Robert De Niro

Robert De Niro è nato a Manhattan il 17 agosto 1943, e i suoi nonni paterni erano di Ferrazzano, piccolo comune in provincia di Campobasso. Il cui cognome era in realtà Di Niro: Bob è diventato De Niro per un errore di trascrizione di un impiegato che, evidentemente, non aveva la stessa maniacale dedizione dell’attore quando deve studiare un personaggio.

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Facili battute a parte, per i suoi 80 anni Robert De Niro si è regalato un viaggio in Italia (ma si ignora se approderà anche al paese di origine).

L’inimitabile De Niro

E come si fa, nel breve spazio di un articolo, a dare conto della statura artistica di Robert De Niro? Della cura ossessiva per ogni personaggio abbiamo già accennato. A ripensare a uno dei più mitici ruoli dei suoi primi film, il Travis di quel Taxi Driver del 1976 che lo ha reso famoso in tutto il mondo, c’è già da dire molto.

Anche se De Niro prima di allora aveva già lavorato con Scorsese in Mean Streets (1973), e grazie all’interpretazione de Il Padrino – Parte II di Francis Ford Coppola (1975) si era aggiudicato l’Oscar come miglior attore non protagonista. La statuetta come miglior attore protagonista la vincerà nel 1981, quando per interpretare il pugile Jack La Motta di Toro Scatenato De Niro dovrà ingrassare di 30 chili.

Ma dicevamo di Taxi Driver: per entrare meglio nella parte, De Niro ha fatto davvero il tassista per diversi giorni, per 12 ore al giorno. E l’immortale battuta ripetuta allo specchio, “You talkin’ to me?” (tradotta in italiano con “Dici a me?”) il grande attore l’ha presa da un concerto di Bruce Springsteen, cui aveva assistito poco prima delle riprese. Così il Boss rispondeva alla folla che scandiva il suo nome.

Questi due elementi dicono moltissimo di De Niro: attenzione certosina alla costruzione del proprio personaggio ma anche antenne sempre tese a captare ciò che del mondo può essere utile al proprio mestiere.

Oltre 100 film

In questo omaggio sentimentale per gli ottant’anni di Robert De Niro permetteteci di seguire un filo più emotivo che cronologico.

De Niro ha recitato in oltre 100 film, da Tre camere a Manhattan di Marcel Carné (1965, ma De Niro appare per pochi secondi e non è accreditato) a Killers of the flower moon di Martin Scorsese, che uscirà il prossimo ottobre.

In mezzo, tanti capolavori: ricordiamo almeno, oltre ai titoli già citati, Il cacciatore di Michael Cimino (1978), Quei bravi ragazzi e Casino (Martin Scorsese, 1990 e 1995).

Assieme a diversi film in cui, quasi scherzando con il proprio mito, De Niro compare in ruoli marginali ma ipercaratterizzati (e gustosissimi): pensiamo ad esempio all’ingiustamente dimenticato Brazil di Terry Gilliam (1985) o a Jackie Brown di Quentin Tarantino (1997).

A partire dagli anni Novanta del Novecento (citazione!) sono aumentate le pellicole non memorabili in cui De Niro ha recitato. Ma sempre fornendo quella sua straordinaria capacità di entrare nel personaggio comunicando tantissimo con il minimo di movimenti possibile. Una lezione di misura, e quindi di stile, per tanti attori gigioni che creano un’insopportabile mistura tra il proprio narcisismo e il ruolo che dovrebbero ricoprire. Ma proprio de Niro ci ha spiegato che “nulla è più offensivo di un attore che recita la propria personalità”.

Robert De Niro
  • Robert De Niro, Christopher Walken, John Savage (Attori)
  • Michael Cimino (Direttore)

Tribeca Film Festival e altro

Robert De Niro non è solo un attore monumentale.

Nel 2003 è stato tra i fondatori del Tribeca Film Festival, e si è provato nel ruolo di regista due volte: in Bronx (1993) e in The Good Shepherd – L’ombra del potere (2006).

Oltre ad aver prodotto una serie di pellicole, tra cui Nemico pubblico di Michael Mann (2009) e l’ingiustamente poco noto 36 Quai des orfèvres di Olivier Marchal (2010).

Al di là del cinema, non dimentichiamo le sue spiccate simpatie per il Partito Democratico, e il suo risentimento nei confronti di Donald Trump. Che, negli ultimi anni, il nostro De Niro ha espresso pubblicamente con toni e vocaboli… senza dubbio espliciti.

Buon compleanno, grandissimo Robert De Niro.

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Claudio Bagnasco

Claudio Bagnasco è nato a Genova nel 1975 e dal 2013 vive a Tortolì. Ha scritto e pubblicato diversi libri, è co-fondatore e co-curatore del blog letterario Squadernauti. Prepara e corre maratone con grande passione e incrollabile lentezza. Ha raccolto parte delle sue scritture nel sito personale claudiobagnasco.com

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