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Dentro la Canzone – Juicy, il grande sogno di Notorious B.I.G.

"It was all a dream"

“It was all a dream”. Una frase che automaticamente rimanda a quel “I have a dream” di Martin Luther King, ma con un tocco di malinconia in più. Al passato. Comincia così Juicy di Notorious B.I.G., con un sogno del passato e una delle opening line più iconiche della cultura hip-hop.

No, quello di Biggie non era solo un sogno. Si realizzerà eccome, seppur per un breve periodo. Giusto il tempo di consegnarsi alla storia della musica rap, poco prima di essere assassinato. Proprio come quell’altro, che con lui si contendeva lo scettro di Re dell’hip-hop.

La storia di Juicy: da James Mtume a Notorious B.I.G.

Siamo nel 1993, e a New York, presso i The Factory Studios, si sta lavorando all’album di debutto di un ventunenne di cui si parla un gran bene. Background? La strada. Occupazione? Sulla carta d’identità ci sarebbe scritto disoccupato, ma solo perchè spacciatore non è considerato un lavoro. Colore della pelle? Nero.

Il suo nome di battesimo sarebbe Christopher George Latore Wallace, decisamente impraticabile per uno che viene dal ghetto. Difatti tutti lo chiamano Biggie, dato che è alto come un cestista e grosso come un buttafuori da night. Ma Biggie, a 21 anni, ha già conosciuto la galera. È stato da poco rilasciato per spaccio. E ha anche una figlia, nata mentre era dentro. Capisce che esistono strade diverse per guadagnarsi da vivere, finanche nel ghetto. E se hai un talento per la musica, certe strade le trovi (o loro trovano te). Nasce così la leggenda di Notorious B.I.G.

Ma torniamo ai The Factory Studios. L’album di debutto ha già un nome, si chiama Ready to Die. Profetico. Tra i brani in lavorazione c’è anche Juicy che, come spesso accade nel mondo rap che oggi definiamo old-school, nasce da un campionamento. Nel caso specifico ci lavora il produttore Sean Combs (a.k.a. Puff Daddy) che sceglie una canzone composta da James Mtume per la sua omonima band. Il brano si chiama Juicy Fruit. Mai scelta fu più azzeccata.

Trasportato da un brano spudoratamente funk, Biggie scrive un testo che, senza paura di essere smentiti, potremmo definire il suo capolavoro. Seppur giovane e proveniente dalla strada, Notorious ha capacità espressive fuori dal comune. Decide quindi di raccontare la sua storia, le sue umili origini e l’improbabile ascesa alla fama. E lo mette in chiaro fin da subito, prima ancora di iniziare a cantare. Difatti Juicy si apre con una parte parlata nel quale Notorious dice:

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“Sì, questo album è dedicato a tutti gli insegnanti che mi hanno detto che non avrei mai combinato nulla. A tutte le persone che vivevano sopra i palazzi di fronte ai quali spacciavo. A quelli che hanno chiamato la polizia quando cercavo solo di fare un po’ di soldi per sfamare mia figlia. E a tutti i neri in lotta.”

Ha solo 21 anni, ma questo disco per lui significa riscatto. È un sogno che si realizza. It was all a dream, ancora una volta.

Il significato di Juicy di Notorious B.I.G.

It was all a dream
I used to read Word Up! magazine
Salt-n-Pepa and Heavy D up in the limousine
Hangin’ pictures on my wall
Every Saturday Rap Attack, Mr. Magic, Marley Marl

La prima strofa è ricca di riferimenti alla cultura hip-hop. Biggie ci racconta il suo sogno nel mondo della musica, di quando leggeva i testi dei rapper sul Word Up! Magazine, sognando di ascoltare i Salt-n-Pepa e Heavy D (due artisti simbolo della prima ondata del genere) in una limousine. E poi ancora di quando ogni sabato accendeva la radio per ascoltare il programma Rap Attack, condotto da Mr. Magic con Marley Marl come DJ.

I let my tape rock ‘til my tape popped
Smokin’ weed in Bambú, sippin’ on Private Stock
Way back, when I had the red and black lumberjack
With the hat to match

La prima frase è un gioco di assonanze. Biggie racconta di quando ascoltava la musica che amava in cassetta, e la ascoltava così tanto al punto da rovinarle. Continuando a raccontare il suo passato, ci dice che era solito fumare erba utilizzando le cartine Bambú e bere del Private Stock, un liquore a buon mercato. Completa il quadro il suo abbigliamento: una camicia di flanella a quadri rossa e nera e un cappello da baseball abbinato. Old School.

Remember Rappin’ Duke? Duh-ha, duh-ha
You never thought that hip-hop would take it this far

Rappin’ Duke è un brano parodia dell’hip-hop del 1984. La canzone, interpretata dal comico Shawn Brown, consiste in un’imitazione in chiave rap di John Wayne (il cui soprannome era proprio The Duke). Anche il “duh-ha, duh-ha” si riferisce a quel brano, in cui Brown imitava l’iconica risata dell’attore western. Come confermato dalla frase successiva, Biggie si scaglia contro quelli che credevano che l’hip-hop sarebbe durato poco, non prendendo sul serio il genere e proponendo parodie come Rappin’ Duke.

Now I’m in the limelight ‘cause I rhyme tight
Time to get paid, blow up like the World Trade
Born sinner, the opposite of a winner
Remember when I used to eat sardines for dinner

Biggie è ben cosciente delle proprie capacità di incastrare rime, e infatti lo dice nella prima frase di questa strofa. Il rapper sa che sta per esplodere, proprio come il World Trade Center. Ovviamente non si riferisce agli attentati del 2001, ma a quelli del 1993, quando un gruppo di Al-Qaeda organizzò un attacco esplosivo, poi sventato, alle Torri Gemelle.

Poi ancora un rimando alle origini: nato peccatore, l’opposto di un vincente. Quando nasci nel ghetto, in povertà, sei destinato ad arrangiarti per sopravvivere, sia lavorando nell’illegalità che “mangiando sardine per cena”.

Peace to Ron G, Brucie B, Kid Capri
Funkmaster Flex, Lovebug Starski
I’m blowin’ up like you thought I would
Call the crib, same number, same hood, it’s all good

L’ultima parte della strofa è un omaggio ai DJ e ai rapper che Biggie stima: Ron G, Brucie B, Kid Capri, Funkmaster e Lovebug Starski. Gli stessi che hanno intravisto in lui del potenziale e lo hanno sostenuto: “sto arrivando al successo proprio come mi avevate detto voi”. Ma nonostante la fama alle porte, Biggie promette di restare umile: “chiamatemi sempre a casa di mia madre, stesso numero stesso quartiere”.

You know very well (C’mon)
Who you are (Bankrolls)
Don’t let ‘em hold you down (Clothes)
Reach for the stars (Mansions)
You had a goal
But not that many (It’s all good)
‘Cause you’re the only one
I’ll give you good and plenty (’94)

Il ritornello riprende la linea melodica di Juicy Fruit di Mtume, ma con un testo diverso, più attinente al tema identitario della canzone, cantato dalle due componenti del gruppo R’n’B Total.

I made the change from a common thief
To up close and personal with Robin Leach
And I’m far from cheap, I smoke skunk with my peeps all day

Nella seconda strofa di Juicy, Notorious B.I.G. ci racconta la trasformazione in corso, il passaggio da povero a ricco. Il passaggio da criminale ad amico intimo di personaggi rilevanti, come il conduttore televisivo Robin Leach.

Spread love, it’s the Brooklyn way

Sebbene possa sembrare un concetto materialista, Biggie afferma che anche questo è amore: condividere il denaro con le persone amate. Questo è amore in stile Brooklyn, dove non si ha nulla e ci si fa bastare tutto.

The Moët and Alizé keep me pissy, girls used to diss me
Now they write letters ‘cause they miss me
I never thought it could happen, this rapping stuff

Altro che il Private Stock a buon mercato della prima strofa, il benessere economico gli permette ora di bere bottiglie costose (come Moët e Alizé). E poi le ragazze, quelle che neanche lo guardavano prima, ora sono tutte interessate a lui. Infine una presa di coscienza: “non avrei mai immaginato che questa cosa del rap sarebbe andata così”

I was too used to packing gats and stuff
Now honeys play me close like butter play toast
From the Mississippi down to the East Coast
Condos in Queens, indo for weeks
Sold out seats to hear Biggie Smalls speak

Dalla costa Est a quella Ovest: tutti vogliono sentire quelli che una volta era solo Biggie Smalls (il nome d’arte che adottava prima di chiamarsi Notorious B.I.G.).

Living life without fear
Puttin’ five karats in my baby girl ear
Lunches, brunches, interviews by the pool
Considered a fool ‘cause I dropped out of high school
Stereotypes of a black male misunderstood

L’affermazione “vivere la vita senza paura” si riferisce ancora al suo passato, quando ha dovuto rischiare la vita nel ghetto per sostenere sua figlia. Ora, invece, può regalarle orecchini a cinque karati. E poi ancora colazioni, brunch e interviste in piscina. E pensare che gli avevano dato del pazzo per aver lasciato la scuola. Biggie ci regala la sintesi più sincera di sempre: stereotipi di un uomo nero che non viene compreso.

Super Nintendo, Sega Genesis
When I was dead broke, man, I couldn’t picture this
50-inch screen, money-green leather sofa
Got two rides, a limousine with a chauffeur
Phone bill about two G’s flat
No need to worry, my accountant handles that

Se nella prima strofa di Juicy ci ha raccontato il passato fatto di povertà, nella terza Notorious ci parla del riscatto definitivo. Oggi ha tutto quello che neanche poteva immaginare da piccolo: le console Super Nintendo e Sega Genesis, una TV da 50 pollici, un divano costoso, due auto e addirittura una limousine. E poi un cellulare e una persona che può occuparsi dei suoi conti correnti.

And my whole crew is loungin’
Celebrating every day, no more public housin’
Thinkin’ back on my one-room shack

Il benessere economico non si misura solo in oggetti materiali: “tutti noi ora ridiamo e facciamo festa anche senza finire a dormire nei dormitori pubblici”

Now my mom pimps an Ac’ with minks on her back
And she loves to show me off of course
Smiles every time my face is up in The Source
We used to fuss when the landlord dissed us

Un benessere di cui beneficia anche sua madre, che ora può lasciare il suo lavoro e sorridere ogni volta che vede la faccia di suo figlio sul The Source (un magazine). Inoltre niente più preoccupazioni per l’affitto o lo sfratto.

No heat, wonder why Christmas missed us
Birthdays was the worst days
Now we sip Champagne when we thirsty
Uh, damn right I like the life I live
‘Cause I went from negative to positive and it’s all (It’s all good, nigga)

Con un nuovo salto nell’infanzia in povertà, Notorious B.I.G. ci racconta che a Natale e ai compleanni non c’era molto da festeggiare, dato che non c’erano soldi per i regali. Ora però tutto è cambiato: “la sete la plachiamo con lo Champagne”

And if you don’t know, now you know.

GREATEST HITS (2 LP)
  • GREATEST HITS (2 LP)
  • lp_record
  • Notorious B.I.G.

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Marco Brunasso

Scrivere è la mia passione, la musica è la mia vita e Liam Gallagher il mio Dio. Per il resto ho 30 anni e sono un musicista, cantante e autore. Qui scrivo principalmente di musica e videogame, ma mi affascina tutto ciò che ha a che fare con la creazione di mondi paralleli. 🌋From Pompei with love.🧡

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