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Mars House, la prima casa digitale NFT venduta sul Pianeta Rosso

Nessun uomo ha ancora mai messo piede su Marte, eppure questa settimana è stata venduta la prima abitazione del Pianeta Rosso. Si tratta di Mars House, la casa digitale NFT (non-fungible token) acquistata alla cifra di circa 500 mila dollari. E per quanto possa sembrarvi strabiliante, si tratta dell’ennesima dimostrazione di come la compravendita di NFT sia oramai una vera e propria tendenza nel panorama delle criptovalute.

Ma cos’è davvero un “token non fungibile”? Un token unico non intercambiabile, crittografato con la firma dell’artista così da verificarne l’autenticità. In poche parole, una sorta di opera d’arte digitale. Esattamente quello che è Mars House, il progetto realizzato dall’artista Krista Kim nel corso della pandemia, con l’intento di “creare un’atmosfera curativa utilizzando la filosofia Zen Digitale“. Ma andiamo a vedere più da vicino come appare davvero la prima casa del Pianeta Rosso.

NFT mania: venduta la prima casa digitale su Marte

La vendita della Mars House è l’ennesima grande dimostrazione di come il mercato delle criptovalute (e non solo) stia cambiando radicalmente. “Arte, NFT, criptovalute … questi radicali cambiamenti e idee su come vivremo con le risorse digitali stanno diventando una realtà e creeranno un cambio di paradigma globale“. Così Krista Kim, l’artista che ha ideato il progetto, ha commentato la vendita della casa, la prima al mondo ad essere stato venduta come non-fungible token. Ad acquistarla è stato il collettivo “Art On Internet“, che ha sborsato la cifra di ben 514,557.79 dollari.

Ma cos’ha acquistato davvero il collettivo? Un file 3D da caricare sul proprio Metaverso – un mondo immersivo in 3D -, così da poter visitare la casa attraverso la realtà virtuale. E questo non preclude agli utenti la possibilità di vedere in cosa consiste davvero il progetto, dato che un video condiviso dall’artista stessa ci permette di curiosare all’interno della prima casa su Marte.

Al di là dell’aspetto artistico/architettonico – che vedremo a breve -, quello su cui vale la pena riflettere è il successo della compravendita di NFT nel mese di Marzo. Quasi un paio di settimane fa, il CEO di Twitter Jack Dorsey ha venduto il suo primo tweet come non-fungible token per la cifra di 2.9 milioni di dollari. L’11 Marzo, invece, Beeple ha venduto la prima opera da collezione come NFT per 69 milioni di dollari, il che lo ha reso uno degli artisti viventi più costosi al mondo. E infine Gucci, che ha lanciato il suo primo paio di sneakers virtuali, che possono essere comunque considerate come un token non fungibile nonostante il prezzo esiguo di una decina di dollari. È una vera e propria NFT mania. E la Mars House è solo l’ennesimo tassello di questo incredibile trend.

Mars House: uno sguardo all’interno della prima casa digitale del Pianeta Rosso

Se noi non possiamo andare su Marte, allora Krista Kim porta la prima casa digitale del Pianeta Rosso da noi. E lo fa, tra l’altro, in grande stile. Per permettere a tutti di visitare la Mars House, l’artista ha realizzato un video della durata di circa 3 minuti e mezzo in collaborazione con Jeff Shroeder, chitarrista degli Smashing Pumpkins che si è occupato della produzione della colonna sonora. Grazie alla musica, infatti, Kim ha voluto assicurare un’esperienza immersiva, che potesse rendere alla perfezione l’idea di un progetto fondato sulla filosofia Zen Digitale.

A quanto pare, la casa è realizzata su di un’altura del Pianeta Rosso, così da assicurare una meravigliosa vista sul panorama circostante. E in perfetta linea con l’obiettivo di “creare un ambiente meditativo sul nostro schermo, come un giardino zen digitale“, la Mars House è assolutamente priva di muri tradizionali. Le pareti, infatti, non sono altro che gigantesche vetrate che racchiudono uno spazio interno suddiviso in due diverse aeree: una destinata al giorno, con divano e tavolo da pranzo, ed una alla notte, che consiste in un’accogliente camera da letto matrimoniale.

Bagno e cucina non sembrano essere presenti – forse sono troppo tradizionali e non servono davvero nella vita sul Pianeta Rosso -. Sappiamo però che la casa è corredata di meravigliosi mobili in vetro temprato realizzati in Italia, ed anche di un angolo esclusivamente dedicato all’arte digitale. “Tutti dovrebbero installare nella propria casa un muro a led per l’arte Nft. Questo è il futuro e Mars House dimostra la bellezza di questa possibilità“. Così l’artista commenta la scelta di uno spazio per la nuova versione di opere da collezione.

Infine, per non farsi mancare nulla, la casa è dotata anche di una splendida piscina con tanto di lettini e divanetti. Sia mai che qualcuno voglia mettersi in costume per godersi le temperature del Pianeta Rosso, che oscillano attorno a – 14° nei mesi più caldi dell’anno. In ogni caso, deve essere comunque uno spettacolo splendido quello visto dal lettino della Mars House. E se non ci credete, provatelo voi stessi.

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Chiara Crescenzi

Editor compulsiva, amante delle serie tv e del cibo spazzatura. Condivido la mia vita con un Bulldog Inglese, fonte di ispirazione delle cose che scrivo.

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