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TCL mostra un (finto) prototipo del suo foldable a conchiglia

Che un telefono più compatto sia meglio di uno schermo più grande?

BERLINO – Al MWC 2019, ovvero nel pieno dell’hype per i dispositivi foldableTCL aveva presentato alcuni concept di cellulari pieghevoli. Ora, in occasione di IFA 2019, TCL ha mostrato, permettendo ai giornalisti di toccarlo con mano, un prototipo “finto” (nel senso di privo di componenti elettroniche interne) di un possibile foldable a conchiglia, come demo funzionale della sua cerniera DragonHinge. Ma vediamo i dettagli del “dispositivo” presentato.

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 Il foldable a conchiglia di TCL

Il termine DragonHinge indicherebbe in realtà l’insieme di tre componenti: il display AMOLED flessibile, la cerniera metallica e il software che si occupa di controllare il comportamento del telefono all’apertura e alla chiusura dello schermo.

Nel caso di questa unità di test, TCL ha dimostrato il funzionamento solo della cerniera, e al posto del display e del sistema operativo è stato semplicemente posta una stampa laminata di una schermata Home di Android.

TCL è stata chiara sul fatto che, a differenza di altri produttori, non ha intenzione di far uscire dispositivo prima del tempo, puntando sulla maturità piuttosto che sul primato. E nonostante l’assenza di funzionalità da provare, anche solo questo ‘prop’ può darci un’idea sul futuro dei foldable.

Il concetto di un telefono che, invece di passare da delle dimensioni normali a delle dimensioni da tablet, richiami i vecchi clamshell non è nuova. Oltre a TCL, anche Motorola ha anticipato la possibilità di rievocare il marchio RAZR con un suo foldable.

I vantaggi sono evidenti: in modalità aperta l’interfaccia grafica sarebbe la stessa dei telefoni non pieghevoli, riducendo i problemi nella parte di sviluppo software delle applicazioni. In modalità chiusa, invece, si avrebbe un telefono estremamente compatto, adatto ad ogni tasca e con al limite solo un mini-schermo esterno per l’ora e le notifiche da gestire.

Credits: Kyle Wiggers / VentureBeat

Nell’implementazione di TCL, il telefono non si piega esattamente a metà, lasciando il fondo dello schermo scoperto anche da chiuso. Questa porzione potrebbe essere destinata ad orologio e notifiche, ma potrebbe anche essere un punto di vulnerabilità di questo design.

Ovviamente, essendo un prototipo meccanico, questo telefono è ben lontano dall’essere finito. La data di uscita è stata vagamente fissata per il 2020, ma non è scritta sulla pietra, considerando la calma di TCL nel mostrare i suoi prototipi. Non vediamo quindi l’ora di vederne una versione più definitiva, con magari anche un vero sistema operativo installato, per capire se questa sarà una delle strade di successo per i dispositivi pieghevoli o meno.

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Giovanni Natalini

Ingegnere Elettronico prestato a tempo indeterminato alla comunicazione. Mi entusiasmo facilmente e mi interessa un po' di tutto: scienza, tecnologia, ma anche fumetti, podcast, meme, Youtube e videogiochi.

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