Arriva il caldo estivo: è tempo di organizzare un barbecue in giardino o magari di prendere il sole galleggiando su un Lapras. Poi un ronzio fastidioso vi fa agitare come se foste indemoniati. Iniziate a prendervi a schiaffi cercando di eliminare un nemico troppo piccolo e subdolo. Avete bisogno di un prodotto antizanzare per potervi godere un pomeriggio sotto il sole ed una notte tranquilla. Ma quale scegliere? Se non sopportate creme o lozioni, ci sono alcune tecnologie efficaci per combattere questi insetti succhia-sangue. Ma ce ne sono anche altre che hanno poco effetto. Andiamo quindi a distinguere fra quelle che funzionano e quelle che invece servono a poco, dando anche un’occhiata a cosa ci riserva il futuro delle tecnologie antizanzare.
Tecnologie antizanzare: cosa NON funziona
La brutta notizia è che le tecnologie antizanzare che NON funzionano sono molte più di quanto avremmo sperato.
Repellenti ad Ultrasuoni
Uno dei metodi che sta prendendo più piede negli ultimi anni è l’uso degli ultrasuoni. Questi dispositivi da attaccare alla presa (ma ci sono anche braccialetti e persino app per smartphone) dicono di utilizzare suoni molto acuti (troppo per essere sentiti dalle orecchie umane) per scacciare le zanzare. Alcuni prodotti sostengono di farlo imitando il suono prodotto dalle zanzare maschio (che non pungono) per allontanare le femmine. Altri dicono di riprodurre il rumore di predatori. Tuttavia, secondo la American Mosquito Control Association (AMCA) 10 studi negli ultimi 15 anni hanno dimostrato che questa tecnologia antizanzare non produce risultati.
Trappole elettriche
Questi dispositivi usano una forte luce per attrarre gli insetti, per puoi ucciderli per elettrocuzione quando si avvicinano troppo. Se è vero che c’è una certa soddisfazione nel sentire la trappola che avete messo sul terrazzo eseguire una condanna a morte su un insetto, il problema è che in media solo il 4-6% degli insetti uccisi sono zanzare, ancora meno zanzare femmine (che pungono). Questo non solo ha un impatto negativo sull’ecosistema del vostro giardino, ma è controproducente come metodo antizanzare: molti degli insetti che uccidete in questo modo hanno le zanzare al centro della propria dieta. Uno studio condotto in Israele ha rilevato che queste trappole possono aumentare il numero di punture di zanzare pro capite.
Gli stessi problemi si presentano per le trappole a luce UV e per le trappole aspiranti, che risucchiano gli insetti nel loro raggio di azione. Di certo uccidono molti insetti, ma non diminuiscono le punture vi tengono svegli la notte. Oltretutto, le zanzare sono attratte dall’anidride carbonica che emettiamo più che dalla luce: quindi queste trappole funzionano solo se noi non siamo in giardino o nella stanza.
Metodi naturali
Se pensate di risolvere la situazione con un metodo naturale, ci dispiace informarvi che funzionano poco. Piante come i gerani, l’incenso o la celebre citronella non diminuiscono il numero di punture di zanzara: negli anni sono stati condotti decine di studi, tutti dall’esito negativo. Gli estratti di citronella, se messi sulla pelle, allontanano le zanzare per un paio d’ore, ma non con la stessa efficacia dei prodotti chimici commerciali. Le candele alla citronella aiutano, ma solo perché producono fumo: se non siete nelle immediate vicinanze servono a poco.
Anche le casette per pipistrelli sono poco efficaci: questi animali sono predatori eccellenti di insetti, ma le zanzare costituiscono solo una piccola percentuale delle loro prede. Però circondare la vostra casa di pipistrelli potrebbe portare i vicini a chiamarvi “Batman”, quindi potrebbe valerne la pena.
Cosa funziona
Innanzitutto è bene controllare di non aver acqua stagnante in giardino ed usare lampade LED, che si scaldano di meno ed attirano meno insetti. Se possibile evitate il giardino all’alba e al tramonto, quando le zanzare sono più attive. Per la notte, le zanzariere sono metodi efficaci per limitare il problema. Le zanzare sono delle volatrici pessime: se accendete un ventilatore, eviteranno le correnti d’aria.
Trappole all’anidride carbonica
Le trappole all’anidride carbonica hanno prodotto buoni risultati nella lotta contro le zanzare. Queste trappole hanno di solito una bombola o una coppia di reagenti che producono CO2, attirando le zanzare femmine. Tuttavia, a seconda della grandezza della popolazione di zanzare e della sottospecie possono produrre risultati più o meno efficaci. Il vero problema con queste trappole è l’odore che emettono, che le rende appropriate per il giardino ma non da usare in casa. Il prezzo piuttosto elevato e la manutenzione (cambiare le bombole, svuotare le trappole, ecc.) le rendono soluzioni convenienti soprattutto per chi passa molto tempo in giardino, o per i proprietari di attività commerciali all’aperto, specie se vicino a bacini d’acqua.
La migliore trappola alla CO2 pronta in pochi minuti
Ma c’è anche un modo casalingo per costruire una trappola a CO2 spendendo pochi centesimi. Basta una bottiglia di plastica, dell’acqua, zucchero e lievito di birra. La reazione fra lievito e zucchero produrrà anidride carbonica, ingannando le zanzare che entreranno nella vostra micidiale trappola.
Prendete la bottiglia e tagliate via la parte superiore. Ora riscaldate l’acqua in un pentolino per eliminare tracce di cloro ed aggiungete lo zucchero, mischiando per farlo sciogliere. Lasciate raffreddare l’acqua e zucchero, poi versateli nel fondo della bottiglia. Aggiungete il lievito di birra senza mischiarlo e “tappate” la trappola inserendo il collo della bottiglia che avete tagliato capovolto (a imbuto). Sigillate i bordi con del nastro adesivo e mettete la vostra trappola in un punto umido e buio. Le zanzare saranno attirate dall’anidride carbonica prodotta e non riusciranno più ad uscire dalla trappola.
I cari e vecchi diffusori elettrici di repellente
Il metodo migliore per allontanare le zanzare è usare un repellente. E se spalmarvi di antizanzare è fastidioso, un diffusore elettrico è più comodo ed è efficace. Inoltre, queste tecnologie antizanzare costano veramente poco e si possono trovare facilmente sia online che al supermercato. Questi diffusori non emettono insetticidi, ma repellenti DEET (dietiltoluamide) che le aziende chimiche studiano e perfezionano da oltre 50 anni. La concentrazione è molto bassa, da un minimo di 5% al 30%. A queste concentrazioni, nessuno studio in letteratura riporta problemi per la salute umana.
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Creme e spray
Un altro metodo semplice per combattere questi maledetti insetti è cospargersi di creme o spruzzarsi addosso dello spray antizanzare. Gli estratti di citronella o altre piante hanno effetto solo in alte concentrazioni per un paio di ore al massimo. Meglio affidarsi anche in questo caso a prodotti contenenti DEET. La percentuale del repellente permette di valutarne la durata: il primo prodotto che vi consigliamo ha il 15% di DEET e durerà anche fino a 6 ore; il secondo ha il 50% di principio attivo e durerà fino a 8 ore (sconsigliato per i bambini). Questi prodotti potrebbero irritare la pelle.
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Il futuro delle tecnologie antizanzare
Le tecnologie antizanzare sono un oggetto di studio continuo, sia per il potenziale commerciale sia perché aiuterebbero a ridurre malattie come la malaria. Una soluzione presentata di recente al CES 2020 è Bzigo, un dispositivo che usa un puntatore laser per individuare le zanzare anche di notte. In questo modo avremmo il tempo per concentrarci ed eliminare le zanzare a mano o con una ciabatta, con tutta il sadismo di cui siamo capaci.
Sono però le soluzioni genetiche quelle che potrebbero davvero cambiare la situazione, soprattutto per quello che concerne la lotta alla malaria. Si va dalla sterilizzazione dei maschi alla produzione di milioni di zanzare malate, che dovrebbero infettare le altre, fino addirittura ad una vera e propria guerra batteriologica contro le zanzare. Il problema di questo tipo di approcci è la difficoltà nel prevedere tutti gli effetti che potrebbero avere sull’ecosistema. Un’idea particolarmente interessante nella lotta alla malaria è quella di curare la malattia direttamente nelle zanzare, usando l’editing genetico per sopprimere l’infezione.
Aspettando che la scienza trovi una soluzione definitiva per le punture di zanzare, possiamo dormire tranquilli sapendo che i repellenti funzionano. E se non bastassero, una zanzariera a baldacchino trasformerà la vostra camera da letto in una stanza di Versailles. O quasi.
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