Dopo un’attesa di quasi due anni, torna su Apple TV+ The Morning Show, serie con Jennifer Aniston e Reese Witherspoon che ha nobilitato la piattaforma streaming di casa Apple fin dal suo debutto. Anche con questa seconda stagione, disponibile a partire dal 17 settembre con episodi pubblicati a cadenza settimanale ogni venerdì, The Morning Show si conferma uno dei progetti seriali che meglio riesce ad adattarsi alla contemporaneità. Mentre la prima stagione era riuscita a inserirsi con puntualità ed efficacia nel dibattito proiettato all’ordine del giorno dal #MeToo, questo secondo ciclo di episodi deve inevitabilmente confrontarsi con l’evento che purtroppo ha stravolto la vita di tutti noi negli ultimi due anni, cioè la pandemia di COVID-19.
La prima puntata della seconda stagione della serie corre infatti su due binari. Da una parte, la prosecuzione della trama principale, con il Cory Ellison di Billy Crudup impegnato a convincere Alex Levy (Jennifer Aniston) a riformare la fortunata coppia con Bradley Jackson (Reese Witherspoon) dopo la rocambolesca conclusione del passato ciclo di episodi, con un’indimenticabile denuncia in diretta televisiva ai vertici della rete per comportamenti tossici sul posto di lavoro. Al tempo stesso, The Morning Show si incunea nel nostro immaginario, mostrandoci già nei primi minuti le strade di New York deserte durante la prima ondata della pandemia e riportandoci poi a qualche mese prima con un opportuno flashback, che ha il compito di proiettarci verso l’arrivo di COVID-19.
The Morning Show: la televisione ai tempi della pandemia
Il primo episodio stagionale colpisce dove fa più male, soffermandosi sul Capodanno 2020 di New York, simbolo della socialità perduta in questi difficili mesi. Fra assembramenti, festeggiamenti e innocui starnuti, che con la consapevolezza di oggi diventano decisamente sinistri, The Morning Show diventa quasi l’apologia di un mondo che non c’è più, rimpiazzato da un altro che la serie esplorerà nei prossimi episodi. In attesa di scoprire l’evoluzione degli eventi e le potenzialità dei nuovi personaggi (fra cui quelli di Julianna Margulies, Valeria Golino e Will Arnett), la serie Apple ci consegna nuovamente un Cory Ellison sugli scudi, che nonostante i cambiamenti, le ascese e le cadute, continua a restare in sella e a tramare dietro le quinte. Ritroviamo inoltre Alex e Bradley: sempre più lanciato (ma non abbastanza) il personaggio di Reese Witherspoon, solitario e lontano dalle luci dei riflettori quello di Jennifer Aniston.
Solo le prossime puntate potranno dirci se il cast tecnico e artistico è riuscito nel miracolo di regalarci un prodotto solido e coerente, pur con prolungati stop alla produzione per via della pandemia e con ampie riscritture per inserire il COVID-19 all’interno del racconto. I presupposti ci sono tutti, a partire dallo sguardo lucido e disincantato con cui si racconta il dietro le quinte della televisione, che nonostante l’evoluzione della sensibilità del pubblico è rappresentato come un ambiente in cui si continua ad agire con estremo cinismo e senza il minimo rispetto per le persone. Il covo di egocentrismo, prevaricazione e opportunismo che abbiamo imparato a conoscere e che ci terrà nuovamente compagnia anche nelle prossime settimane.
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