TikTok potrebbe essere bandito in America da domani, 11 novembre 2020. Ma la stessa compagnia madre, ByteDance, non sa se succederà. Sembra che l’amministrazione Trump, troppo presa dalle elezioni, si sia semplicemente dimenticata delle minacce di chiusura al social network. Quindi TikTok ha chiesto una rivalutazione delle decisioni della Casa Bianca alla Commissione sugli Investimenti Esteri negli Stati Uniti d’America (CGIUS).
TikTok e il ban negli Stati Uniti d’America
Dopo l’epopea di avvertimenti minacciosi e cause intentate, l’amministrazione americana aveva dato un ultimatum a TikTok. Entro il 12 novembre dovrebbe tagliare “ogni asset o prioprietà tangibile o intangibile, ovunque siano localizzati, che rendono possibile le operazioni di ByteDance nell’applicazione TikTok negli Stati Uniti d’America”. In sostanza: l’app social può restare ma i legami con la compagnia con sede in Cina devono essere recisi.
“Per un anno intero TikTok ha collaborato con il CFIUS per rispondere alle preoccupazioni circa la sicurezza nazionale che sono state sollevate, pur non condividendole affatto. Nei quasi due mesi da quando il Presidente [Trump] ha dato la sua approvazione preliminare alle nostre proposte per rispondere a quelle questioni, abbiamo offerto soluzioni dettagliate. Ma non abbiamo ricevuto feedback sostanziali sui nostri estesi sistemi di privacy e sicurezza”. Queste le parole rilasciate da TikTok alla stampa americana, che noi citiamo da questo articolo di The Verge.
Con la scadenza di domani, gli utenti di TikTok e soprattutto i 1.500 dipendenti americani dell’azienda aspettano una risposta.
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