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Too Good To Go, per sconfiggere lo spreco alimentare (e risparmiare)

Le Magic Box sono un'opportunità per voi e per i negozianti (senza dimenticare l'ambiente)

Volete fare qualcosa di positivo per l’ambiente e al tempo stesso risparmiare su pranzo e cena? Too Good To Go è un’app per smartphone che permette di combattere lo spreco alimentare e risparmiare, offrendo vantaggi ai consumatori, alle attività commerciali e anche all’ambiente. Abbiamo chiacchierato con Eugenio Sapora, Country Manager di Too Good To Go in Italia, per farci spiegare come funziona questa app. E soprattutto: cosa possiamo trovare dentro le Magic Box?

Too Good To Go: come funziona l’app contro lo spreco alimentare

Nata in Danimarca nel 2015 e arrivata in Italia nel 2019, Too Good To Go sta avendo un grande successo: ma come funziona esattamente? Per gli utenti che vogliono risparmiare su alcuni ingredienti e preparati per la cena, il pranzo o un aperitivo, non c’è niente di più facile.

Una volta scaricata l’app su Android o iOS, dovete semplice aprirla e se volete attivare la geolocalizzazione (in alternativa, potete cercare la vostra zona sulla mappa). In un raggio variabile in base alle vostre preferenze, vedrete tutti i locali che partecipano all’iniziativa.

Scegliete la vostra Magic Box

Selezionata la zona, troverete diverse attività commerciali che non vogliono sprecare cibo: dalla panetteria al grande supermercato. Potrete sfogliare le offerte per categorie, cercare direttamente il nome del negozio oppure salvare i vostri preferiti.

Oltre a indicare il nome del locale, trovate una descrizione della Magic Box che vende. Infatti non avrete un elenco preciso dei cibi, ma solo le categorie cui appartengono: il senso è proprio questo, per evitare lo spreco alimentare. Potete per esempio prendere una Magic Box salata in panetteria, senza sapere se avrete pizzette o focacce nella confezione. Inoltre, sarà indicato se sono Magic Box Grandi, Piccole o Medie, in base a quello che vi serve.

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Il prezzo della Magic Box, in ogni caso, sarà un terzo del valore di mercato: se acquistate una box da 4,99 euro, avrete i prodotti che fino a un’ora prima erano in vendita a prezzo pieno, per 15 euro. Ma che il giorno dopo il commerciante dovrebbe buttare” ci spiega Sapora.

L’altra informazione che troverete riguarda l’orario di ritiro: Too Good To Go non funziona come un delivery, dovete andare voi in negozio a ritirare la confezione. In questo modo, i commercianti possono farsi conoscere. E magari la prossima volta che vi serve un prodotto passerete in negozio a comprarlo direttamente.

Tanta selezione e varietà per chi acquista (ma dovete correre)

Noi abbiamo testato alcune Magic Box nella nostra zona e la scelta era tanto ampia da poter puntare su alimentari, pasticcerie e panetterie che già conoscevamo (e apprezzavamo). Il contenuto era di qualità, anche se forse non avremmo scelto proprio quei prodotti: ma la gioia della sorpresa compensava bene la mancanza di scelta (al di là del prezzo stracciato). L’esperienza quindi è assolutamente positiva.

In Italia Too Good To Goo lo trovate in oltre 600 comuni, con più di 22 mila partner commerciali (che hanno salvato oltre 9.7 milioni di pasti). Quindi trovare il vostro negozio preferito è probabile, soprattutto nelle grandi città ma anche nei piccoli centri (anche se forse dovrete prendere i mezzi o la bicicletta per arrivare a destinazione).

Too Good To Go come funziona min

Tuttavia, tenete presente che ci sono anche 6,6 milioni di utenti sull’app. “Per i nostri partner più gettonati a volte bisogna davvero correre per prenotare la propria Magic Box, perché quelle a disposizione spariscono subito”.

Come funziona Too Good To Go per i commercianti

Sapora ci spiega che sull’app “abbiamo dalla panetteria di quartiere fino alle catene di grande distribuzione, perché le attività di ogni dimensione vogliono evitare di buttare via il cibo”. Il vantaggio principale per loro è quello di non dover gettare il cibo e alimentare lo spreco alimentare. Vendendo i prodotti a un terzo del prezzo, non hanno un vero guadagno. Ma rientrano delle spese ed evitano di buttare i propri buoni prodotti.

Inoltre, possono avere un ritorno di immagine. Sia perché collaborano a una attività che fa bene all’ambiente, sia perché possono raggiungere clienti che magari non li conoscevano e conquistarli con la propria qualità. E poi, visto che passate in negozio, possono fare il cosidetto ‘upselling’: mentre ritirate la Magic Box in pasticceria magari vedete una torta perfetta per la cena della sera successiva e la comprate.

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Per le attività che vogliono entrare nella rete di Too Good To Go, la fatica è davvero minima. Sapora ci spiega che devono solamente compilare un form prima di essere contattati da una persona dell’app che li guida. In alternativa, c’è un gruppo vendite che propone l’iniziativa ai negozianti.

In seguito c’è una formazione sulla missione di Too Good To Go e una spiegazione chiara e trasparente di come gestire prezzi e promozioni. Inoltre, imparano a preparare le Magic Box e gestire l’app. Una volta avviata l’attività, resta sempre un servizio di supporto attivo per i commercianti.

Ma c’è anche un costumer care per noi consumatori. “Le Magic Box sono in sé un atto di fiducia, quindi invitiamo i nostri utenti a farci sapere se ci sono problemi con alcuni esercizi commerciali per capire come risolverli insieme”.

Too Good To Go chiede ai commercianti una commissione fissa sulle Magic Box vendute, senza nessun tipo di quote o barriere minime. Perché l’idea è che determino il prezzo e le quantità in base allo spreco alimentare. Se un giorno terminano tutte le scorte, semplicemente non pubblicano le disponibilità sull’app. Anzi, l’obiettivo è ridurre lo spreco: se un domani non buttassimo più via il cibo, Too Good To Go raggiungere il suo obiettivo (e per assurdo, non ci servirebbe più).

Un vantaggio per l’ambiente

Abbiamo voluto lasciare la questione spreco alimentare per ultimo nell’articolo, sebbene sia la cosa che ci abbia incuriosito e convinto a chiamare quelli di Too Good To Go. Perché ci sembra che sia un’attività conveniente sia per chi acquista che per chi vende anche senza considerare l’aspetto ambientale.

Ma l’impatto ambientale c’è. In media, nel mondo si sprecano 2,5 tonnellate di cibo, un terzo del totale prodotto. Senza quello spreco, la produzione di cibo produrrebbe il 10% in meno di gas serra. Inoltre, lo spreco alimentare vale 1,2 trilioni di dollari nel mondo, qualcosa di particolarmente intollerabile se si pensa che 800 milioni di persone soffrono la fame.

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Una parte del cibo si spreca durante la lavorazione, ma gli esercenti commerciali incidono per il 12% degli scarti, i retailer il 5% e in casa addirittura il 53%. Quindi, se già imparassimo a non sprecare il cibo che abbiamo nel frigorifero o in dispensa, farebbe la differenza. Ma è un problema che va affrontato anche a livello della distribuzione.

Ogni Magic Box, in media da un chilogrammo di cibo, permette di non vanificare la produzione di 2,5 Kg di CO2 impiegate a produrlo. Se acquistaste una Magic Box alla settimana, potreste risparmiare fino a 400 euro l’anno e evitereste di sprecare 52kg di cibo, evitando che 130 kg di CO2 siano vanificati.

Insomma, Too Good To Go funziona su tutta linea: come soluzione per risparmiare, per consocere esercenti (che evitano lo spreco alimentare). Ma soprattutto funziona per l’ambiente.

Se siete interessati, fate un salto sul sito ufficiale.

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Stefano Regazzi

Il battere sulla tastiera è la mia musica preferita. Nel senso che adoro scrivere, non perché ho una playlist su Spotify intitolata "Rumori da laptop": amo la tecnologia, ma non fino a quel punto! Lettore accanito, nerd da prima che andasse di moda.

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