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Toothpic trasforma lo smartphone in una chiave di autenticazione

La startup italiana ha ottenuto anche la certificazione FIDO

ToothPic, la startup innovativa italiana focalizzata sulla sicurezza informatica per l’autenticazione, annuncia di aver ottenuto la certificazione FIDO per il proprio software. Questo permette di trasformare qualsiasi smartphone in una chiave di autenticazione unica e sicura e user friendly.

ToothPic

La certificazione è stata rilasciata da FIDO Alliance (Fast IDentity Online), l’associazione industriale senza scopo di lucro che promuove standard di autenticazione diversi dalla classica password a favore di moderne soluzioni di autenticazione. Obiettivo è rendere più immediato e sicuro il riconoscimento dell’utente in operazioni sensibili come accesso ai dati privati, acquisti, protezione e crittografia. La certificazione FIDO rappresenta il nuovo standard di sicurezza, promosso in tutto il mondo da aziende come Facebook, Amazon e Google. Consente di accedere a tutti gli account online in completa sicurezza, affidandosi all’autenticazione a due fattori e superando i limiti di una normale password.

Come nasce

Incubata presso l’I3P, Incubatore di Imprese Innovative del Politecnico di Torino, e fondata da 4 ricercatori e professori del Dipartimento di Elettronica e Telecomunicazioni del PoliTo inventori dei 4 brevetti alla base dei prodotti offerti dalla startup, ToothPic ha sviluppato una tecnologia MFA (Multifactor Authentication). È l’unica al mondo che permette allo smartphone di diventare una chiave di accesso unica per l’autenticazione online, eliminando così la necessità di ulteriori password, strumenti o device esterni.

Il funzionamento

Ogni fotocamera di uno smartphone infatti lascia una sua firma nascosta e involontaria, una sorta di pattern invisibile di imperfezioni che caratterizza univocamente il sensore fotografico. La tecnologia di Toothpic permette di identificare questi difetti della fotocamera e di trasformarli in una vera e propria impronta digitale unica. È praticamente impossibile produrre due smartphone con la stessa impronta digitale della fotocamera: di fatto, non può essere clonata. Quando si accede tramite smartphone ad un account o si finalizzano pagamenti, il sistema grazie a ToothPic acquisisce del tutto automaticamente delle immagini con la fotocamera e ne verifica l’impronta del sensore, che viene a sua volta utilizzata per ricavare una chiave crittografica privata. In questo modo viene verificato il reale possesso dello smartphone da parte dell’utente e si procede velocemente al login o al pagamento. In più i dati segreti che identificano l’utente non sono mai memorizzati sullo smartphone.

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