La recensione di Uncharted: Raccolta L’eredità dei ladri per PlayStation 5

L’attesa è stata lunga, ma alla fine Uncharted è arrivato anche su PlayStation 5. L’abbiamo provato in anteprima e vi raccontiamo le nostre impressioni in questa recensione di Uncharted: Raccolta L’eredità dei ladri.

Per chi, come dicono gli americani, avesse vissuto fino a ora sotto un sasso Uncharted è un franchise nato nel 2007 da Naughty Dog. Si tratta di un gioco d’azione in terza persona che propone le avventure di Nathan Drake, un ladro di reliquie che si infila sempre in grossi guai mentre viaggia in luoghi esotici. Il gioco propone un misto di azione armata, esplorazione, puzzle e strategia perfettamente bilanciate. Questa combinazione ha tenuto i giocatori incollati alla console per 15 anni.

Nathan Drake ha sempre il suo fascino

Per chi non ha ancora giocato “La fine di un ladro” prima del suo arrivo su Playstation 5, anche in questo episodio il personaggio di Nathan continua a essere il perno sul quale ruota tutta la storia. Se parlassimo con un critico cinematografico ci direbbe che lui è la sintesi di un sacco di personaggi iconici. Un avventuriero come Indiana Jones, ma ladro come Arsenio Lupin. Senza superpoteri, ma con la battuta sempre pronta come l’uomo ragno. In più, il modo in cui abbiamo imparato ad apprezzarlo è a metà tra il soldato di ventura e il bravo ragazzo alla ricerca di se stesso.

Nathan è ancora lì ad aspettarci dopo “L’inganno di Drake” (e se non ci avete ancora giocato, vi state perdendo una grande avventura) con tutti i suoi problemi e la sua umanità. Anche stavolta si mette nei guai per aiutare una persona che per lui è molto importante. Noi dobbiamo aiutarlo a uscire dai guai e tornare a casa, dove qualcuno lo sta aspettando.

La fine di un ladro è il capitolo conclusivo di una saga in quattro puntate con un finale alquanto inaspettato. E più di così non diremo, perché non vogliamo rovinare la sorpresa a chi non ci ha ancora giocato.

L’Eredità Perduta, anch’essa all’interno della raccolta, vede coinvolte Chloe Frazer e Nadine Ross, due vecchie conoscenze di Nathan, alla ricerca di un antico artefatto. Nonostante sembri giusto uno spinoff, è un’avventura che va gustata da cima a fondo soprattutto dal punto di vista narrativo, per via del rapporto che si sviluppa tra le due protagoniste.

La recensione di Uncharted: Raccolta L’eredità dei ladri

È sempre difficile fare una recensione per un gioco di questo tipo. Che sia bello lo hanno già detto in tanti e, onestamente, c’è poco da aggiungere. Per cui, potremmo limitarci a confermare l’opinione sulla versione per PlayStation 4 e chiudere. E invece no!

Perché quello che abbiamo trovato in questa versione è più di una remaster. Naughty Dog non si è accontentata di prendere il vecchio gioco, che già aveva fatto grande successo, e farlo andare su PlayStation 5. Gli sviluppatori e i designer si sono messi d’impegno e lo hanno esteso per farlo diventare un’esperienza nuova e più emozionante, non solo grazie a una piattaforma più potente.

Dovendo fare un confronto completo con l’edizione precedente, è doveroso considerare anche le meccaniche di gioco e gli elementi narrativi. La risposta è semplice: sono ancora tutti lì. D’altronde, perché cambiare qualcosa che già funziona? È stato fatto un po’ di lavoro relativamente ai controlli per renderli più fluidi e precisi, ma la differenza bisogna proprio andarla a cercare. Lo storytelling, ovviamente, non è stato toccato per nulla come pure il doppiaggio.

Visuali migliorate

Trasportare un gioco così com’è da PlayStation 4 a PlayStation 5 non garantisce di ottenere sistematicamente un risultato migliore. La nuova console sarà più veloce e più reattiva, ma per migliorare le visuali serve creare dei contenuti specifici. Contenuti che devono essere in grado di sfruttare le potenzialità offerte dalla nuova generazione. Altrimenti si rischia di avere lo stesso gioco di prima su una console più costosa. Con L’Eredità dei ladri, tuttavia, questo passaggio è stato fatto con molta cura.

Non stiamo parlando solo dell’aggiunta della tecnica di Ray Tracing, che permette di avere superfici riflettenti e specchi. In questa versione possiamo osservare un uso molto più raffinato della luce e del colore. Il risultato finale è un’immagine più realistica e naturale grazie a delle ombre soffuse, molte più sfumature e dei contrasti più vividi, soprattutto in lontananza. Tutto questo porta L’Eredità dei ladri più vicino alla resa di un film di quanto già non lo fosse il suo predecessore.

Feedback aptico coinvolgente

Il feedback aptico, ovverosia la reazione fisica trasmessa dal controller Dual Sense è l’altra cosa che ci ha colpito molto. È un peccato che, per ovvi motivi, possiamo descriverlo solo a parole.

Naughty dog ha lavorato molto su come la vibrazione del controller ci può rendere partecipi della scena. Questo anche grazie al supporto per il DualSense. Quando spariamo o lanciamo una fune per arrampicarci è come se la nostra mano fosse davvero sottoposta alla reazione fisica. Improvvisamente, è come se sentissimo di essere lì a contribuire ad ogni gesto del personaggio. Questo, come amano dire i game designer, “ci mantiene meglio e più a lungo nel flusso del gioco”.

Audio 3D

Forse, l’innovazione che si nota per ultima è quella del comparto audio. Lo si nota per ultimo, un po’ perché occorre un certo tipo di sensibilità d’orecchio, un po’ perché serve essere in una scena movimentata. Per la seconda, dovrete aspettare di progredire un minimo nella storia.

Quando però sarà il momento, ci si trova nel mezzo di un suono completamente spazializzato. Avendo le giuste cuffie riusciremo a percepire la direzione di provenienza di una voce o di un proiettile. Anche qui, purtroppo, non è possibile andare oltre le parole ma, fidatevi, in certe scene è come trovarsi seduti al centro di un palcoscenico.

La recensione di Uncharted raccolta: l’eredità dei ladri, in sintesi

Se non ci avete ancora giocato, Uncharted continua a essere un classico che non può mancare alla vostra collezione. L’ultimo capitolo ha ormai 5 anni, ma se li porta splendidamente. Anche chi ci ha già giocato, potrà godere di un’avventura più coinvolgente e immersiva. Noi stessi, siamo partiti con l’idea di provarlo per vedere che cosa fosse cambiato e abbiamo finito per ri-giocarcelo tutto quanto.

Uncharted: l’Eredità dei ladri non è un semplice remaster: prende un grande gioco e lo riveste grazie alla nuova tecnologia per farlo diventare più realistico sia dal punto di vista visivo sia, grazie al controller DualSense, dal punto di vista dell’interazione. Rivivere l’avventura vale assolutamente la pena, anche per chi ci ha già giocato su PlayStation 4.

Prima di chiudere, però, vogliamo ricordare a tutti che Uncharted non si ferma più solo al videogioco. Infatti, è prevista in uscita a breve sul grande schermo la prima trasposizione cinematografica del franchise. Tom Holland vestirà i panni di Nathan Drake e Mark Wahlberg quelli di Victor Sullivan. Siamo anche noi molto ansiosi di poter vedere il film, che promette di essere un’avventura epica e piena di azione; ovviamente, alla ricerca del più grande tesoro mai trovato.

Uncharted: Raccolta L'Eredità dei ladri - PlayStation 5

• La nuova versione remastered sfrutta a pieno le caratteristiche hardware di PS5 e si presenta con grafica e prestazioni...
• Gioca nei panni di Nathan Drake e Chloe Frazer e vivi le loro avventure in giro per il mondo alla ricerca di antiche...
• UNCHARTEDTM: Raccolta L'eredità dei ladri include le acclamate avventure single player di UNCHARTED 4: Fine di un ladro...

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