La recensione di Wacom Cintiq Pro 16, il display interattivo 4K

Non chiamatela “tavoletta grafica”. La Wacom Cintiq Pro 16 è infatti un display interattivo, ossia uno schermo con penna che potete collegare al vostro computer e che potete usare esclusivamente per disegnare, ritoccare foto e, volendo, persino per il montaggio video.
Ma come si comporta sul campo? Cosa offre rispetto ad un normale tablet? Per scoprirlo l’abbiamo messa alla prova per qualche settimana.

La recensione di Wacom Cintiq Pro 16

Prima di addentrarci nella recensione di Wacom Cintiq Pro 16 vorremmo chiarire un punto importante: cosa caspita è un display interattivo?
Qualche anno fa avevamo unicamente le tavolette grafiche, quelle tradizionali. Niente schermo quindi ma solo una superficie, più o meno grandem che veniva abbinata ad una penna digitale e che richiedeva un’ottima coordinazione mano-occhio; questo perché i professionisti e gli appassionati si trovavano ad operare sulla tavoletta guardando però il monitor del computer.
Questo tipo di tavolette grafiche è ancora presente sul mercato ma non è l’unica tipologia a disposizione di artisti o aspiranti tali. Pensate che negli anni questi device si sono evoluti così tanto da diventare vere e proprie workstation, ossia computer autonomi che si comportano sia da tavoletta grafica che da laptop. A metà troviamo loro, i display interattivi, che, come anticipato, sono schermi che possono interagire con l’immancabile penna ma hanno bisogno di essere collegati ad un PC o ad un Mac. Questo significa che non sono autonomi ma consentono comunque di disegnare senza dover guardare altrove.

Come si configura?

Wacom Cintiq Pro 16 non ha una batteria interna e non funziona lontano da un PC. Ecco perché sul retro trovate 3 ingressi, con almeno due di essi che dovranno essere debitamente collegati per riuscire ad utilizzare questo display interattivo.
Perché “almeno”?
La porta a destra è quella dell’alimentazione perché sì, la Cintiq Pro 16 ha bisogno della corrente per funzionare. Per altro l’ingresso è proprietario, quindi dovrete affidarvi necessariamente al caricabatterie ufficiale.

Il connettore centrale è un USB-C mentre a sinistra abbiamo l’HDMI, l’unico che teoricamente potreste evitare di usare.
In che senso?
Se il vostro PC ha un ingresso USB-C che supporta la DisplayPort Alternate Mode, allora vi basta un cavo USB-C/USB-C sia per trasmettere i vari input sia per duplicare o espandere lo schermo del computer.
Se non avete questo tipo di porta, allora dovrete usare il cavo USB-C/USB-A per il trasferimento degli input e l’HDMI per l’espansione o la duplicazione dello schermo.
Tutti questi cavi sono inclusi nella confezione.

Una volta effettuato il collegamento, dovrete scaricare il software ufficiale dal sito web di Wacom. Seguite le indicazioni, riavviate il PC o Il Mac e a quel punto sarete pronti a sfruttare la tavoletta.

Design, display e Pro Pen 2

Sulla parte frontale abbiamo un display da 16 pollici con risoluzione 4K, rivestito con un trattamento speciale che serve a creare attrito e quindi a simulare la sensazione di disegnare sulla carta. Lo schermo poi ha un rivestimento opaco, che riduce i riflessi, ed è stato progettato per evitare la parallasse, il che significa che il cursore è esattamente dove ti aspetti di vederlo.

Le cornici sono piuttosto ingombranti e lo spessore non è uniforme, con la tavoletta che quindi è più spessa nella parte alta e più sottile nella parte bassa. Questo le permette di avere già una sua naturale inclinazione, inclinazione che potete aumentare usando i piedini che trovate sul retro e che la tengono inclinata di 20°. Qualora voleste modificare ulteriormente l’inclinazione dovrete necessariamente acquistare il supporto VESA di Wacom, in vendita a 79,90 €.

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Sempre sul retro troviamo 8 tasti fisici Express Key, con cui però non siamo riusciti a stringere un vero rapporto d’amicizia.
Vi spieghiamo meglio.
Da un lato hanno un bel feeling, sono comodi e potete personalizzarli per adattarli alle vostre necessità. Ad esempio, potete usarli per passare al volo dalla Cintiq Pro 16 al display del PC o per richiamare il software di Wacom.
Dall’altro lato però ci capita spesso di toccarli quando solleviamo e spostiamo la tavoletta. Probabilmente un posizionamento più basso ci avrebbe aiutato ad evitare le pressioni involontarie.

Sul bordo posteriore abbiamo infine un tasto e uno switch: il primo è quello per l’accensione e lo spegnimento, mentre il segno permette di abilitare o disabilitare il multitouch. Questo perché potete interagire con Wacom Cintiq Pro 16 sia usando la penna sia sfruttando le vostre dita. Non sempre però il display nipponico riesce a distinguere correttamente il tocco della Pro Pen 2 da quello della mano; questo apre la strada ad interazioni involontarie, con dita e palmo che possono selezionare accidentalmente colori, strumenti e opzioni. Ecco perché Wacom ha optato per un interruttore che disabilita il touch.
A nostro avviso però non è la miglior soluzione possibile perché lo switch risulta meno immediato di un tasto, cosa che vi rallenta un po’ durante l’utilizzo. Quando infatti state disegnando, capita spesso di usare le dita per zoomare o puntare l’area che vi interessa; con questo sistema perdete qualche secondo nel trovate lo switch, abilitarlo, sistemare l’area di disegno e poi disabilitare di nuovo il touch per continuare la vostra opera.
L’alternativa è l’acquisto dell’apposito guanto Wacom, che copre anulare, mignolo e la parte esterna della mano per evitare proprio i tocchi accidentali. Il costo? In realtà super-contenuto: 9,98 €.

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Concludiamo con la Pro Pen 2, affiancata dall’apposito stand e dalle punte di ricambio. A caratterizzarla troviamo oltre 8000 livelli di pressioni, la gomma posteriore e due pulsanti che potete personalizzare usando il software Wacom. Noi abbiamo scelto di associarli al click destro del mouse e ad Annulla, così possiamo eliminare al volo l’ultima cosa che fatta, siete però liberi di abbinarli alle funzioni che più usate o preferite.

La prova sul campo

Ok, veniamo all’uso quotidiano. Come si comporta la tavoletta?
Nel complesso molto bene.

16 pollici non sono tantissimi. O meglio, non sono sufficienti a sostituire il monitor principale e quindi a fare tutto con la Cintiq Pro 16. Dovrete quindi affiancare due monitor e questo richiede sicuramente dello spazio sulla scrivania o sul vostro tavolo di lavoro.
Detto questo, la sensazione durante l’utilizzo è piacevolissima. Non ci sono fastidiosi riflessi, non c’è lag e la penna riesce ad accompagnarvi agevolmente in ogni situazione. Per altro, grazie all’assenza di una batteria interna, è molto leggera quindi potete usarla anche per lunghi periodi di tempo senza affaticare la mano.  

Lo schermo è ottimo, con una copertura dello spazio colore Adobe RGB del 98% quindi avete una riproduzione realistica delle varie tonalità, cosa che torna utile sia se disegnate sia se volete usare la tavoletta per il fotoritocco. 

Wacom Cintiq Pro 16 recensione: conclusioni

Wacom Cintiq Pro 16 è in vendita a 1.499,98 €. 
Non sono pochi ma non è una tavoletta che scegliete se avete semplicemente la passione per il disegno. E’ un prodotto che comprate se siete dei professionisti con esigenze specifiche. Con quella cifra infatti vi portate a casa un dispositivo con una qualità costruttiva elevatissima, un’ottimo display 4K, 8 tasti rapidi e una delle migliori penne del mercato.
Qualcuno di voi penserà “va beh, compro un tablet”. Non è sbagliato ma non è la stessa cosa. Anche qui dipende dalle vostre esigenze. La tavoletta vi permette di interagire e usare programmi che magari non esistono su tablet. Pensate ad esempio alla suite Adobe. E’ vero che sugli store trovate app analoghe ma non proprio uguali.
Se invece pensate che Illustrator Draw o ProCreate siano più che sufficienti e che non abbiate bisogno del vostro PC o del vostro Mac per disegnare e lavorare, allora ha senso risparmiare e andare su un tablet. 

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