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World Password Day: gli utenti sono pronti ad utilizzare la biometria

Il World Password Day cadrà il 2 maggio, un’indagine di Nuance indica la biometria come strumento nella lotta alle frodi informatiche

Il 2 maggio ricorrerà il World Password Day. Negli ultimi dodici mesi una persona su quattro è stata vittima di una frode informatica. In media il danno ammonta a 2.000 dollari, spesso dovuto a password inefficienti. La biometria è sempre più centrale per trasformare questo scenario e semplificare l’uso di strumenti sulla sicurezza.

World Password Day

Il World Password Day è una giornata all’ insegna delle tematiche inerenti alla sicurezza digitale, con un occhio di riguardo alle tecnologie attuali e future, ed alla risposta da parte dei consumatori. Si celebra il primo giovedì di maggio e quest’anno ricorrerà il 2. Il Password Day nasce inconsapevolmente da un’idea di Mark Burnett, ricercatore sulla sicurezza digitale, dove nel suo libro “Perfect Password” del 2005 incoraggia gli utenti ad avere un “password day”: una giornata da dedicare all’ aggiornamento delle proprie password personali.

Ispirato dalla sua idea, Intel Security ha preso l’iniziativa di dichiarare il primo giovedì di maggio come World Password Day a partire da maggio 2013. La giornata ha lo scopo di creare una sempre maggiore consapevolezza delle necessità di una buona sicurezza digitale, a partire dall’ uso di password sicure per arrivare ad una serie di indicazioni sui comportamenti da attuare per evitare frodi informatiche.

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L’indagine di Nuance

Per la celebrazione di quest’anno, Nuance Communications, multinazionale di sviluppo software in ambito AI e riconoscimento vocale, ha condotto uno studio a livello europeo. L’obiettivo era scoprire quanto l’utenza percepisce, positivamente o meno, l’uso di nuove tecnologie in ambito digital security, rispetto alle password tradizionali.

L’ indagine ha rilevato che ogni consumatore gestisce in media undici account online e per accedervi devono ricordare circa nove password diverse. A fronte di questi dati, emerge che una persona su quattro dimentica queste password almeno una volta al mese. Il 28% dei campioni infatti, contatta il servizio clienti ogni tre mesi per reimpostare le credenziali di accesso. Negli Stati Uniti, addirittura, un consumatore su dieci effettua questa chiamata più di una volta a settimana.

Oltre che rappresentare una grande sfida per i consumatori, le password tradizionali non sono sicure e causano molta frustrazione negli utenti. Negli ultimi dodici mesi un cittadino su quattro, con accesso a servizi telematici, su scala globale, è stato vittima di frodi informatiche. Circa il 25% della popolazione digitale ha perso in media 2000 dollari a causa della scarsa protezione del proprio, o dei propri, account. Gli utenti negli Stati Uniti sono stati i più colpiti con quasi il 40% dei consumatori vittime di una frode nell’ ultimo anno.

La reazione dei consumatori: abbandonare il servizio

Il 62% dei consumatori intervistati dichiara che la reazione ad eventuali frodi informatiche sarebbe l’immediato cambio di fornitori dei servizi sui quali hanno subito un attacco. Tuttavia, quasi il 30% delle vittime non ha provveduto a modificare le password dei propri account in seguito ad attività fraudolente, lasciando quindi nuovamente vulnerabile la propria sicurezza digitale.

La biometria: una soluzione preventiva efficace

Sempre più organizzazioni stanno implementando la biometria per consentire ai clienti di convalidare la propria identità e accedere ai servizi in modo semplice e sicuro. La biometria è una tecnologia in grado di tracciare caratteristiche fisiche e comportamentali di un utente, applicando questi stessi dati come password per il servizio richiesto. L’utilizzo di questo sistema sta crescendo rapidamente: oltre 400 milioni di consumatori in tutto il mondo generano, attualmente, più di otto miliardi di autenticazioni biometriche con successo ogni anno. Recentemente, HSBC, uno dei più grandi gruppi bancari al mondo, ha annunciato che il suo sistema di biometria vocale (VoiceID) ha impedito che oltre 300 milioni di sterline cadessero nelle mani di truffatori telefonici. Da quanto è stata lanciata, nel 2016, i clienti HSBC hanno utilizzato questa tecnologia 15 milioni di volte. Ogni mese gli utenti, complessivamente, risparmiano circa 50 settimane (8400 ore) di tempo che avrebbero altrimenti perso a reimpostare le password.

Tecnologia alla portata di tutti

Brett Beranek, General Manager, Security Business, Nuance Enterprise.

Secondo i dati emersi dall’indagine, sempre più consumatori si sentono a proprio agio nell’utilizzo della biometria.Quasi un intervistato su tre fa uso di questa tecnologia, come ad esempio impronte digitali, biometria facciale o vocale, per sbloccare il proprio smartphone.Si nota un maggiore uso nella fascia tra i 18 e i 24 anni dove più della metà sfrutta questi strumenti, rispetto agli over 50 dove solo il 20% è meno avvezzo.

Il World Password Day di quest’anno arriva nel mondo della sicurezza in un momento interessante, poiché da un lato le strategie di hacking dei truffatori continuano ad evolvere e dall’altro i consumatori richiedono un accesso più semplificato ai loro account. La biometria si distingue da PIN e password non sicuri e noiosi e pone l’accento sulle proprie caratteristiche personali, rendendo l’autenticazione non solo più sicura, ma molto più semplice da utilizzare” commenta Brett Beranek, General Manager, Security Business, Nuance Enterprise.

Curiosità: come si celebra il World Password Day

Il World Password Day, come da buona tradizione americana, è sempre più orientato a diventare una vera e propria festività digitale, con tutti i riti del caso.Per celebrare questa giornata è necessario andare sul sito PasswordDay.org dove è possibile visionare e leggere molte informazioni inerenti al buon comportamento in ambito di sicurezza digitale. Inoltre è richiesto l’impegno di condividere  sui social media, un suggerimento, preso da quelli del sito, riguardo al buon uso delle password. Fanno parte di questa “celebrazione” anche cambiare le password vecchie con nuove e più sicure, o attivare l’autenticazione a due fattori per gli account più importanti.

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Autore

  • Alessandro Santucci

    Videogiocatore nato, perito informatico, lettore, nerd, imprenditore digitale.. Mi piace definirmi "Apprendista": un apprendista multidisciplinare, essere apprendisti è uno stile di vita, non si smette mai di imparare.

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