La recensione di Wildcat Gun Machine: un bullet hell con del potenziale inespresso

Durante gli scorsi giorni abbiamo avuto modo di provare con mano Wildcat Gun Machine, un bullet hell sviluppato negli studi di Chunckybox Games. Nonostante il gioco ci abbia divertito alquanto durante la nostra prova, presenta anche diverse criticità su cui non è possibile sorvolare in sede di recensione e che compromettono la sua offerta ludica complessiva. Scopriamo perché nella nostra recensione di Wildcat Gun Machine.

La nostra recensione di Wildcat Gun Machine

Non appena entrati in gioco, Wildcat Gun Machine non perde tempo e ci butta in un attimo nel vivo dell’azione, che vivremo interpretando una giovane ragazza senza nome che dovrà farsi strada tra quattro capitoli principali, prima di arrivare alla tanto agognata fine del gioco.

Purtroppo la trama è pressoché inesistente, dato che mancano del tutto dialoghi o una storia vera e propria, ma gli ambiente e i personaggi sono abbastanza caratterizzati da non venire immediatamente a noia.

La direzione artistica del titolo è forse uno dei suoi maggiori pregi e ci ha ricordato le atmosfere viste in titoli diventati capolavori di genere come Transistor o Bastion, riuscendo però allo stesso tempo a creare la sua specifica identità visiva, il che ovviamente è solo un fattore positivo, anche se rappresenta allo stesso tempo un’occasione mancata.

Con dei design di pregio come quelli creati dagli sviluppatori, è infatti un peccato che non ci sia quanto meno un abbozzo di trama per far brillare di luce propria in primo luogo la protagonista, che rimane un mero vessillo del giocatore e poco più che un mezzo per sparare proiettili a più non posso lungo i livelli. Un gran cruccio, visto che le potenzialità c’erano tutte.

Il gameplay

Ma quindi com’è il gameplay di Wildcat Gun Machine? Come in ogni bullet hell che si rispetti il fulcro del gameplay del gioco si basa sul continuo movimento del giocatore nelle varie arene che ci troveremo a percorrere durante la progressione, cercando di fare più male possibile ai nemici che tenteranno di farci la pelle, e schivando tutti i colpi in arrivo.

Da questo punto di vista anche l’arsenale a nostra disposizione è sufficientemente variegato, e si divide tra armi primarie e armi speciali. Le prime hanno munizioni illimitata ma fanno meno danno, le seconde invece sono in grado di infliggere danni davvero ragguardevoli, ma le loro munizione dovremo guadagnarcele con il sudore della fronte lungo i livelli.

Ci sarebbe piaciuto vedere un po’ più di varietà nel contesto delle armi primarie, ma in generale da questo punto di vista il gioco non delude, specie perché quelle speciali sono tutte uniche e molto divertenti da trovare e usare. Incisivo anche il fatto che ad ogni boss sconfitto otterremo delle nuove abilità da usare in battaglia.

Il problema principale del gioco invece riguarda la progressione delle proprie abilità, poco soddisfacente da seguire e con una marea di potenziamenti a dir poco superflui o semplicemente noiosi che invogliano poco a giocare il titolo per più di una volta. Basti pensare che una buona metà dell’albero delle abilità serve a sbloccare vite extra, che sebbene siano le benvenute, non creano esattamente quella grande voglia di continuare a giocare per sbloccarle.

In conclusione

In sede di recensione possiamo concludere che Wildcat Gun Machine può essere senza alcun dubbio un’esperienza di gioco divertente, e se state cercando un titolo da spolpare nel giro di una decina di ore, allora potrebbe essere l’esperienza che fa per voi. Se invece cercate un bullet hell dalle meccaniche profonde e con un ritmo di gioco serrato, il consiglio è di rivolgere la vostra attenzione verso altri lidi.

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