Si è fissato nell’immaginario di molti un clamoroso evento, a partire dal quale la brillante carriera di Mark Zuckerberg sembra aver iniziato a palesare più di un problema.
Ci riferiamo ai Facebook Papers, un insieme di documenti pubblicati in anteprima dal Wall Street Journal e poi, in contemporanea, da 17 tra i massimi quotidiani degli Stati Uniti.
Non torneremo nel dettaglio su quello scandalo, che ha palesato enormi pecche nella gestione di quello che allora era il principale social network del mondo (sino ad arrivare ad accuse di fiancheggiamento di alcuni regimi liberticidi).
Il periodo tormentato per Zuckerberg
Da allora c’è stato il ben noto rebranding da Facebook a Meta. Facebook che ha perso la sua centralità e – non a caso – social del 2021 è stato unanimemente eletto TikTok. E, se la tendenza non muta, nel futuro prossimo il social network cinese supererà proprio Facebook per quanto riguarda il numero di utenti.
Zuckerberg ha dovuto poi affrontare diversi momenti difficili in Borsa, e viene periodicamente ammonito (se non multato) dagli organi di controllo per un utilizzo un po’ troppo disinvolto dei dati dei suoi utenti.
Non sono poi mancati i momenti di imbarazzo. Pensiamo all’immagine del suo avatar accanto alla Sagrada Familia e alla Torre Eiffel, diventata subito meme per la non eccelsa definizione. Nonostante le ambizioni del patron di Meta di portare un miliardo di persone nel metaverso.
O al chatbot di Meta che, durante la presentazione alla stampa, ha rilasciato dichiarazioni non troppo lusinghiere proprio nei confronti di Zuckerberg.
Zuckerberg annuncia il primo taglio del personale
Potrebbe insinuarsi il dubbio che ci sia aria di complottismo nei confronti dell’azienda con sede a Menlo Park, e che il momento non sia poi così complicato.
Ma i dubbi dei più strenui difensori di Meta dovrebbero dissolversi alla notizia che Zuckerberg ha annunciato un taglio del personale. E la decisione risulta ancora più clamorosa se si pensa che la riduzione del personale avviene per la prima volta dopo 18 anni.
La notizia, recentissima, è emersa nelle scorse ore. Quando l’ad ha delineato un piano di riorganizzazione aziendale che comprende, tra l’altro, un assottigliamento dell’organico.
La rivelazione è stata data in anteprima da Bloomberg nella giornata di sabato 29 settembre. A passare la notizia al medium statunitense sarebbero state persone presenti all’incontro che Zuckerberg tiene settimanalmente con i suoi dipendenti.
Scopriamo cosa è emerso.
La prima volta in 18 anni
Mark Zuckerberg avrebbe annunciato il taglio del personale con queste parole: “Per i primi 18 anni di vita dell’azienda, siamo cresciuti rapidamente ogni anno, ma di recente il nostro fatturato è stato per la prima volta piatto o leggermente in calo”.
Le conseguenze sono che nel 2023 Meta sarà un’azienda “leggermente più piccola”.
Zuckerberg avrebbe poi detto: “Il nostro piano è di ridurre costantemente la crescita dell’organico nel prossimo anno. Molti team si ridurranno in modo da poter spostare l’energia in altre aree e volevo dare ai nostri leader la possibilità di decidere all’interno dei loro team dove raddoppiare e dove ristrutturare i team”.
I tagli alle spese pubblicitarie
Il calo dell’1% dei ricavi patito da Meta nel secondo trimestre del 2022 rispetto allo stesso periodo del 2021 ha una causa principale. E cioè i tagli alle spese pubblicitarie, principale fonte di guadagno per l’azienda. È una conseguenza della crisi economica, che ha coinvolto la quasi totalità delle società del settore. Ma per Meta, abituata a crescere costantemente, è stata una spiacevole novità.
Bloomberg fa sapere che la ristrutturazione, o meglio la riorganizzazione al ribasso di Meta, non riguarderà solo il taglio del personale. In diversi settori anche il budget a disposizione dei team sarà decurtato.
- Ichbiah, Daniel (Autore)
Il periodo no di Zuckerberg
Meta potrebbe dunque essere il primo colosso tech a licenziare da quando è iniziata l’attuale crisi economica.
Tra i motivi delle difficoltà dell’azienda ci sono anche il boom di TikTok, che sta attraendo molti inserzionisti (oltre che utenti), e i cospicui investimenti nel metaverso.
Le conseguenze si riflettono anche sullo stesso Mark Zuckerberg. Per la prima volta dal 2015, il patron di Meta non è più tra le dieci persone più ricche degli Stati Uniti. Dal settembre del 2021 avrebbe perso oltre la metà del suo patrimonio, stimabile in 76,8 miliardi di dollari.
Se prima Zuckerberg era al terzo posto nella lista di Forbes delle 400 persone più ricche degli States, ora è scivolato in undicesima posizione.
Pare che nessuno, in America, nell’ultimo anno abbia perso tanto denaro quanto lui.
Ultimo aggiornamento 2024-10-06 / Link di affiliazione / Immagini da Amazon Product Advertising API
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